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Da trent’anni con ago e filo in mano

Le ragazze del progetto “L’arte della nonna” si ritrovano ogni martedì e giovedì, per creare insieme capolavori con cui poi allestiranno una mostra per aiutare i più deboli
Le donne all’opera

PORTO SANTO STEFANO. Passano pomeriggi insieme a parlare, socializzare e… sfornare capolavori. Sono le ricamatrici de “L’arte della nonna“, che si è integrata alla Cadic alla nascita, quasi trent’anni fa. Ciò che unisce queste donne, oltre all’amore per il ricamo, è la voglia di stare insieme ed aiutare i più fragili. 

Come è nata l’arte della nonna

Ai tempi la Cadic organizzava sul lungomare dei Navigatori, insieme ad alcune classi della scuola elementare, mercatini a favore del comitato per la vita di Grosseto, per fornire nuovi macchinari all’ospedale.

Durante i mercatini alla Cadic e a Licia Dubbiosi, che lavorava nell’istituto e con il ricamo ci sapeva fare, venne l’idea di metter su un corso gratuito in sala Gasparrini, per dare una bel passatempo alle bambine e alle loro mamme. L’iniziativa ebbe subito successo, infatti per il Natale di quell’anno venne realizzata una mostra con le palline natalizie fatte a mano.

Poi le bimbe furono prese da altri impegni, ma la mamme parteciparono sempre più numerose. Le donne iniziarono ad arrivare anche da Porto Ercole e Orbetello, tanto che Licia dovette chiamare altre maestre di ricamo per farsi aiutare nell’insegnamento anche delle ragazze meno esperte. Tra queste ci fu Ida Cacchioni che organizzò un corso di taglio e cucito.

Le ricamatrici di oggi

Sono passati gli anni e ancora oggi il progetto prosegue a gonfie vele, insieme a bravissime ragazze rumene che si stanno integrando sempre meglio nel tessuto sociale. I “ferri del mestiere” vengono recuperati alla meglio, qualcuno offre stoffa e cotoni, per il resto ci si affida ai parenti negli Stati Uniti dove i prezzi sono più bassi.

Tutti gli anni, intorno all’8 dicembre, viene allestita una splendida mostra con i lavori delle donne e con cui il gruppo finanzia “L’arte della nonna” e anche il progetto più importante, cioè l’inclusione dei più deboli, insieme alla Caritas parrocchiale.

Dove e quando si trovano

Attualmente sono circa 20 le ricamatrici che si ritrovano il martedì e il giovedì dalle 15.30 alle 17.30, nei locali della chiesa Immacolata. Una piccola iniziativa che è diventata un grande successo.

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