«Madonna quante me ne ha date»: condannato compagno violento | MaremmaOggi Skip to content

«Madonna quante me ne ha date»: condannato compagno violento

Per anni ha maltrattato la convivente, minacciandola anche con un bastone. Allontanato da casa, è stato arrestato due volte in 24 ore. Ora dovrà scontare 2 anni e 8 mesi
Il tribunale di Grosseto
Il tribunale di Grosseto

GROSSETO. Le ha fratturato una costola, l’ha colpita al volto, più e più volte. L’ha minacciata brandendo un bastone e l’ha presa a calci e pugni. Ma lei, nonostante tutto questo dolore e tutta questa violenza, non è riuscita a troncare subito la relazione con il suo compagno. 

Ora, a mettere la parola fine ai soprusi, alle botte e alle minacce è arrivata la sentenza del giudice Sergio Compagnucci, che ha condannato l’uomo, un ucraino di 33 anni, a 2 anni e 8 mesi di carcere, al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere e all’espulsione dall’Italia.

Arrestato due volte in un giorno

La donna, che viveva con il trentatreenne, più volte aveva dovuto chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Sempre dopo che lui l’aveva picchiata, soprattutto dopo aver bevuto. Un’abitudine, quella di consumare importanti quantità di alcolici, che avevano entrambi. Ma la donna, nonostante sia stata anche portata al pronto soccorso dopo aver abusato, non avrebbe mai alzato le mani sul compagno. Era lui che la picchiava, era lui che, nel maggio del 2022 era stato allontanato da casa, dopo l’ennesimo intervento.

Quella sera le aveva fratturato una costola e le aveva procurato contusioni al volto e a una mano

Difeso dall’avvocato Marco Fanti, il trentatreenne era stato allontanato da casa su disposizione del giudice. Ma dopo essersi presentato di nuovo a casa della donna e dopo averla aggredita ancora, era stato arrestato e portato in carcere. Per ben 2 volte, nel giro di 24 ore.

La relazione tossica

Era una relazione tossica, quella tra i due. Una relazione malata nella quale lui beveva e la picchiava, lei chiedeva aiuto e poi ritornava insieme a lui. Nella quale quasi sempre, quando arrivava il momento di denunciarlo, si tirava indietro. «Sono caduta dalle scale», diceva agli operatori delle forze dell’ordine, quando intervenivano chiamati dalla donna. 

La situazione era molto complicata da gestire per la donna. Ogni volta arrivava al limite e chiedeva aiuto, ma non riusciva a troncare la relazione con il compagno violento, dando ancora una volta la conferma che le relazioni abusanti sono sempre quelle più difficili da chiudere.

Minacciata anche con un bastone, era costretta a subire umiliazioni e soprusi che le hanno procurato danni psicologici e l’hanno spinta a chiedere aiuto definitivamente.

«Madonna, quante me ne ha date»

Di quello che succedeva nell’appartamento dove viveva la coppia, lo sapevano anche i vicini. Così come lo sapeva la figlia della donna, intervenuta più volte per difendere la madre che non riusciva a staccarsi da quell’uomo che nel corso del tempo era diventato il suo aguzzino. 

I vicini, gli amici e i familiari della donna, hanno testimoniato quello che accadeva in quella casa, dalla quale spesso si sentivano provenire grida e colpi. Un’amica, in un’occasione, l’aveva ospitata perché il trentatreenne l’aveva buttata fuori casa

Una situazione, che lei non nascondeva sempre. Una volta, chiamata al telefono da un vicino, preoccupato per le urla che provenivano dall’abitazione, si era lasciata andare: «Madonna, quante me ne ha date», aveva detto all’uomo. Ma anche quella volta, non era riuscita a liberarsi di lui.

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati