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Claudio come Billy Elliot, dal cinema alla realtà

Il 25enne di Arcidosso è un ballerino professionista e un coreografo. Ora vive a New York, dove ha debuttato con il suo primo spettacolo
Claudio Caverni
Claudio Caverni

ARCIDOSSO. Un sogno che si realizza attraverso passione, dedizione e capacità: è questa la storia del ballerino Claudio Caverni. La vita del ragazzo, nato nel 2000, ha molte similitudini con il film “Billy Elliot”, che racconta la storia del ballerino Philip Mosley.

Il film diretto da Stephen Daldry racconta la storia di un ragazzo figlio di minatori in una piccola provincia, che sognava di diventare una star della danza classica. Una storia molto simile a quella di Claudio, nato in un posto minerario e in una piccola provincia, ma con babbo Doriano sempre pronto a sostenerlo

Claudio ha da sempre amato la danza e si è sempre impegnato in quella disciplina, così mattoncino dopo mattoncino ha costruito la sua carriera, prima come ballerino e poi come coreografo. Il ballerino amiatino ha studiato a New York, dove lo scorso marzo ha debuttato con il suo primo spettacolo da coreografo: Exousia.

Da Arcidosso a New York

Claudio, dopo aver frequentato i primi anni delle superiori a Castel del Piano, si è trasferito giovanissimo a Siena per l’ammissione, a soli 16 anni, all’Ateneo della danza, in cui si è diplomato nel 2021. Nell’ateneo ha studiato danza classica, passo a due, contemporaneo, floorwork e danza di carattere. Durante gli studi ha collaborato con vari coreografi tra cui Camille Granet, Fabila Zecovin, Arianna Chieppa e Pablo Girolami e ha anche danzato nel balletto Don Quijote diretto da Marco Batti.

A settembre 2021 si è trasferito a New York per proseguire gli studi alla Ailey school, dove ha completato il corso, studiando diverse tecniche tra cui l’horton, graham, dunham e contemporaneo. Durante il suo percorso da studente, Claudio si è esibito con l’Alvin Ailey american dance theater per l’apertura del Night gala a dicembre 2021 in “Bird lives” di Alvin Ailey, selezionato da Clifton Brown. L’anno successivo ha nuovamente danzato per la compagnia, esibendosi in “Festa barocca” di Mauro Bigonzetti.

Nel maggio 2023 la prima ballerina della compagnia Hope Boykin ha scelto Claudio per esibirsi allo Spirit gala nella sua nuova creazione “Chasing the spirit“. Claudio ha, inoltre, danzato in memoria di Alvin Ailey durante la stagione newyorkese della compagnia nel 2023 e successivamente al Bam nel 2024.

La carriera di Claudio

Conclusi gli studi, ha iniziato a lavorare come freelance, esibendosi con la Baroque chamber orchestra of Colorado e, nel 2024, ha iniziato a collaborare con inDANCE, debuttando con “Rowdies in love” a dicembre 2024. Fa parte anche di Ikada contemporary dance company e Tabula rasa dance theater.

Claudio è anche coreografo: la sua prima creazione è Exousia, che ha debuttato allo Spark festival di New York nel marzo 2025, ed è stata successivamente selezionata per la residenza artistica Studio to stage con Alpha omega theatrical dance company. Ha inoltre coreografato e danzato nel progetto “Shorelines”, diretto da May Joseph, presentato presso la galleria d’arte Wallach per la Columbia university, esplorando il tema dell’estetica climatica attraverso il movimento.

Il padre Doriano è molto orgoglioso del figlio prodigio e si lascia andare volentieri ai ricordi d’infanzia, a quando Claudio metteva in riga le sue amiche e insegnava loro i passi di danza con rigore e precisione. «Ha sempre preferito essere un coreografo piuttosto che ballerino – dice – Anche se devo dire che gli riescono bene entrambi».

 

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