GROSSETO. Con ancora qualche giorno di festa, arriva una proposta di lettura che guarda lontano dalle classifiche più scontate. A suggerirla è lo scrittore Alberto Prunetti, che ha selezionato cinque titoli di narrativa del 2025, da regalare – ma anche da regalarsi.

Cinque libri consigliati da Alberto Prunetti

«Fare una lista dei miei cinque titoli da leggere per le vacanze è sempre un problema – dice Prunetti – Il problema è quello delle liste: cosa divertente da fare ma mutevole. Ogni giorno potrei scrivere una lista diversa. Comunque i miei cinque titoli di narrativa del 2025 sono i seguenti».

 Yonnondio. La storia degli Holbrook di Tillie Olsen

“Yonnondio. La storia degli Holbrook” di Tillie Olsen (Marietti1820, traduzione di Giovanna Scocchera)

«Si tratta di un romanzo di realismo sociale scritto da una grande autrice working class nordamericana» spiega Prunetti. 

Yonnondio, parola ripresa da una poesia di Walt Whitman, e che nella lingua della tribù degli irochesi significa «lamento per una perdita», è la storia della famiglia Holbrook che poco meno di un secolo fa provò a credere nel sogno americano. 

Mensaleri di Wu Ming 2

Al secondo post c’è “Mensaleri” di Wu Ming 2 (Einaudi), «per raccontare un secolo di conflitti di classe in un villaggio industriale» dice Prunetti.

Agli albori dell’Italia industriale, in una provincia remota, la tecnologia si scontra con un culto segreto. Da un lato le macchine e i loro sortilegi, dall’altro un rituale sempre sul punto di scomparire ma che ogni volta riemerge. Una saga lunga oltre un secolo, tra ribellioni, lotte operaie, e un misterioso sterminio di farfalle.

“La giusta distanza dal male” di Giorgia Protti

“La giusta distanza dal male” di Giorgia Protti, «una storia – spiega Prunetti – che si svolge in un pronto soccorso, con un filo conduttore allucinatorio che ci restituisce le difficoltà della sanità contemporanea e la sofferenza emotiva di chi si esegue un lavoro di cura necessario e spesso mal pagato ed usurante».

È notte, una giovane dottoressa stacca dall’ennesimo turno in Pronto soccorso. Il suo lavoro è diventato un buco nero dentro cui sparisce tutto il resto – il fidanzato, le amiche, le passioni, la vita fuori di lì. A furia di difendersi dal dolore degli altri, dalla rabbia, dalla frustrazione, dall’impazienza dell’umanità varia che affolla quelle stanze, sta iniziando a non provare più nulla.

“Lessico delle prode” di Stefano Erasmo Pacini e Sandro Fracasso

“Lessico delle prode” di Stefano Erasmo Pacini e Sandro Fracasso, «È un piccolo dizionario di idiomi e modi di dire delle Colline Metallifere dell’Alta Maremma – spiega Prunetti – pieno di aneddoti ironici e sarcigni».

Un affascinante viaggio attraverso il dialetto maremmano-senese raccontato attraverso aneddoti vivaci e coinvolgenti. Questo libro unico nel suo genere è una preziosa raccolta di parole e modi di dire che risuonano ancora nei tavoli delle osterie e nelle conversazioni dei vecchi saggi della terra toscana

“Noi bei pezzi di carne” di Colwill Brown

L’ultimo titolo è “Noi bei pezzi di carne” di Colwill Brown (Sellerio, traduzione di Benedetta Dazzi). «È un romanzo di formazione di tre adolescenti nel nord dell’Inghilterra massacrata dalla dottrina Thatcher. Al contrario di quel che sostiene un personaggio (o forse è la voce narrante), però – ironizza Prunetti – io sono uno che ancora si esalta per la scomparsa della vecchia megera».

Una letteratura che parla di classe sociale

«In definitiva – conclude lo scrittore – sono 5 titoli del 2025 che alternano case editrici piccole e grandi, autori italiani e stranieri, scrittori e scrittrici, ma che sempre tengono al centro del racconto, da prospettive diverse, la classe sociale».