CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Nel mondo al contrario del Pd succede anche questo. Un circolo, quello di Castiglione della Pescaia, uno dei più attivi, con iscritti sempre confermati, in un Comune simbolo della Maremma che, a parte la parentesi con Monica Faenzi, è sempre stato saldamente nelle mani del Pd, prende carta e penna e scrive al segretario regionale del partito, Emiliano Fossi.
Circolo della realtà turistica e costiera con più presenze in Toscana, peraltro l’unica in Maremma rimasta nelle mani del Pd, dopo la bruciante sconfitta di Follonica.
Il circolo scrive lamentandosi della linea intrapresa, chiedendo più coinvolgimento dei territori e rispetto per gli iscritti. E sottolineando l’ottimo lavoro svolto dall’assessore uscente Leonardo Marras, il candidato che alle passate elezioni ha preso più preferenze di tutti in Toscana (18.125), superando anche quelli dei collegi metropolitani.
E lo fa perché non ha altre armi, visto che la linea dettata dal segretario regionale è chiara: “decido tutto io”.
Lo ha scritto qualche giorno fa ai segretari di tutta la Toscana: «devono essere coinvolti gli organismi dirigenti locali esclusivamente in forma consultiva, escludendo deliberazioni e votazioni» e «l’approvazione delle liste è prerogativa esclusiva della direzione regionale che verrà convocata nei primi giorni di settembre (quando si sarà già in par condicio, che scatta il 28, ndr). L’approvazione avverrà in unica votazione, compresa l’eventuale concessione delle deroghe».
Com’era autentico il Pd che partiva dal basso, spazzato via da scelte imposte dall’alto. I circoli, i territori, relegati a una “forma consultiva“, l’opposto dello spirito di un partito che ha “democratico” anche nel nome.
Eppure la stessa Schlein, alla cui corrente appartiene il segretario regionale, se guida il partito è perché lì ce l’ha messa la gente comune, il popolo di sinistra che ha fatto la fila alle primarie. Fra gli iscritti aveva perso. Ma ora quella gente in fila è solo una “forma consultiva” e guai se si azzardano a votare qualcosa.
Non sono “disturbatori”, come ha detto nei giorni scorsi lo stesso Fossi («Non ci faremo dettare la linea da poteri esterni, non ci lasceremo frenare da nessun disturbatore né da chi resiste al cammino di cambiamento che orgogliosamente abbiamo intrapreso»). Sono il popolo del partito, l’anima della sinistra, la gente che ci crede, quella che vota una persona perché sa di aver portato un piccolo contributo a sceglierla.
Quella gente che sarà chiamata alle urne il 12 e 13 ottobre.
Il Pd di Castiglione: «Profonda preoccupazione»
Questo il documento.
«Il circolo del Partito Democratico di Castiglione della Pescaia esprime profonda preoccupazione per il fatto che, a poco più di cinquanta giorni dal voto per il rinnovo del consiglio regionale della Toscana, né il livello regionale né quello provinciale del partito abbiano ancora reso noto ai circoli territoriali:
- una chiara linea programmatica di coinvolgimento dei propri iscritti;
- linee guida e criteri trasparenti per la composizione della lista dei candidati».
«L’assenza di questi elementi fondamentali rischia di compromettere la partecipazione democratica degli iscritti e il radicamento del partito sul territorio, riducendo i circoli a semplici strumenti operativi privi di ruolo nelle scelte politiche».
«Recuperiamo confronto e condivisione»
«Il nostro circolo ribadisce la necessità che il Partito Democratico recuperi immediatamente pratiche di confronto e condivisione, restituendo agli organismi territoriali la centralità che compete loro. Solo così sarà possibile affrontare la prossima scadenza elettorale con credibilità e con il pieno coinvolgimento della nostra comunità politica».
«Dopo la direzione provinciale del Partito Democratico di Grosseto tenutasi lunedì 18 u.s. è emersa forte preoccupazione tra gli iscritti per la linea imposta dalla segreteria regionale».
«La scelta di accentrare ogni decisione negli organismi regionali, svuotando i territori di ogni ruolo, rappresenta un grave passo indietro che rischia di allontanare ulteriormente iscritti ed elettori, riducendo il partito a semplice strumento elettorale».
«Il ritorno al centralismo decisionale, unito alla ricerca di mere posizioni correntizie, mortifica il lavoro degli organismi locali, trasformati in semplici spettatori di scelte calate dall’alto».
«Chiediamo che il confronto e la condivisione tornino ad essere principi fondanti della vita democratica del nostro partito e venga riconosciuto ai territori, veri protagonisti della politica attiva, un ruolo centrale anche nelle scelte dei propri rappresentanti».
«Vogliamo far sentire la nostra voce»
«Castiglione della Pescaia rappresenta una realtà economica e turistica di primaria importanza per la costa tirrenica – unica realtà costiera rimasta ad essere amministrato dal Partito Democratico, dopo la disastrosa sconfitta alle ultime elezioni comunali di Follonica (solo in ordine temporale) Per questo motivo il nostro circolo rivendica il diritto di far sentire la propria voce nelle scelte che determineranno la definizione delle liste per le elezioni di ottobre 2025».
Superare le logiche correntizie
«Gli iscritti ritengono imprescindibile che i candidati vengano individuati tra gli amministratori e dirigenti politici più conosciuti, radicati e vincenti, sia a livello locale che regionale, ed esprimono richieste precise:
- Superare le logiche correntizie, già in passato fonte di divisioni e danni politici, che invece sembrano essere sempre molto attuali nel nostro partito e che rischiano di ripetersi con conseguenze deleterie.
- Evitare il ricorso a figure elettoralmente logorate, che hanno già in passato avuto occasione di dimostrare le proprie capacità, privilegiando invece persone capaci di attrarre consenso in modo ampio nell’elettorato di centrosinistra, grazie a comprovate esperienze amministrative in essere.
- Garantire un equilibrio territoriale, individuando candidati espressione dei Comuni costieri e dei Comuni dell’interno della provincia di Grosseto che nelle amministrazioni a trazione Pd hanno dimostrato di poter vincere e saper amministrare».
«L’assessore Marras ha fatto un ottimo lavoro»
«La diversità e la complessità del territorio della Provincia di Grosseto richiedono programmi concreti di sviluppo, che mettano al centro delle proposte la gestione dei flussi turistici e migratori, il potenziamento delle reti di trasporto, una sanità realmente decentrata, la creazione di lavoro di qualità e lo spopolamento delle aree interne».
«Il lavoro svolto finora dall’assessore regionale Leonardo Marras rappresenta un esempio concreto di affidabilità amministrativa e di solido radicamento sul territorio, elementi indispensabili dai quali il nostro partito non può oggi prescindere».
«Con l’auspicio di poter contribuire attivamente alle scelte che verranno discusse nei prossimi incontri preparatori, il circolo del Partito Democratico di Castiglione della Pescaia invita il segretario provinciale a trasmettere la presente comunicazione, con le valutazioni e le proposte in essa contenute, agli organi competenti».



