PIOMBINO. Nella riunione di coordinamento svoltasi ieri presso la sede dell’autorità portuale del Mar Tirreno Settentrionale, è emerso un dato particolarmente spiacevole per il settore turistico cittadino: nel corso del 2026, il numero delle crociere che effettueranno scalo nel porto di Piombino si ridurrà a 6, rispetto alle 13 dell’anno precedente.
La replica del Comune
Purtroppo questo avviene a causa di una scelta imprenditoriale insindacabile dell’armatore, che ha deciso di dirottare altrove le sue navi. Fortunatamente, gli operatori portuali piombinesi hanno lavorato per intercettare l’interesse di altre compagnie che porteranno comunque crociere sul territorio.
«Non possiamo accettare che, nonostante l’apprezzamento dimostrato dai croceristi per Piombino e per le sue attrattive, la nostra città resti indietro. – ha dichiarato l’assessore alle attività produttive e al turismo, Sabrina Nigro – Una grande percentuale dei turisti che sbarcano a Piombino sceglie di trattenersi in visita alla città, con evidenti ricadute positive sulle attività del centro e dei quartieri limitrofi. Questo è confermato dagli eccellenti risultati delle customer satisfaction compilate dai croceristi stessi. Ora è indispensabile agire in modo forte e concreto per modificare le previsioni».
La rassicurazione dell’amministrazione
Il Comune assicura che lavorerà in piena collaborazione con gli operatori e l’autorità di sistema portuale per rendere più interessante possibile lo scalo a nuovi armatori, per ritornare ai numeri precedenti e arrivare anche a incrementare il numero degli arrivi nel porto.
Il Comune di Piombino si impegnerà, dunque, attivamente per incrementare i contatti e per rendere lo scalo più appetibile per gli armatori.
Durante l’incontro sono tra l’altro emersi segnali di interesse da parte di operatori potenzialmente molto promettenti, che costituiscono un primo e significativo segnale di ripresa e prospettiva positiva.
«Queste attività si aggiungeranno a quanto fatto dall’amministrazione piombinese in questi anni per supportare i croceristi e far loro conoscere e apprezzare il patrimonio storico-culturale e naturalistico della città, attraverso l’affidamento dei servizi specifici alla società Parchi Val di Cornia».
Il Comune di Piombino ribadisce il proprio impegno nel sostenere e rafforzare l’attrattività del porto e della città, consapevole del ruolo strategico che il turismo croceristico può ricoprire per l’economia locale e per il tessuto produttivo cittadino.
L’Autorità portuale: «Lavoriamo per una crescita di Piombino»
Se nel 2025 gli accosti sono stati 13 – dicono dall’Autorità portuale -, di cui 11 effettuati da una unica compagnia di navigazione, la Marella Cruises, e altri da due da altrettante società armatoriali, nel 2026 gli accosti ad oggi schedulati risultano essere sei: due di Marella e quattro di altre compagnie.
«Pur comprendendo la preoccupazione espressa da Confcommercio a margine di quel tavolo – dicono dall’Autorità portuale -, vorremmo precisare che i numeri sono ancora provvisori e che sono suscettibili di possibili aumenti. Va inoltre segnalato come il dimezzamento degli accosti programmati sia da attribuirsi alla volontà della compagnia Marella Cruises (quella che nel 2025 ha realizzato 11 scali) di effettuare una rotazione diversa rispetto a quella passata, programmando nuovi itinerari».
«Si tratta, peraltro, di un cambiamento che avviene con una certa frequenza nel settore delle crociere, per ragioni ascrivibili ad una molteplicità di fattori che prescindono dal rapporto di fiducia che i vettori hanno instaurato con i singoli porti in cui fanno scalo. Di contro, va evidenziato come quattro scali ad oggi programmati siano stati schedulati da quattro compagnie diverse. Un segno che il porto di Piombino ha saputo comunque mantenere una capacità attrattiva nei confronti di una aumentata platea di società armatoriali».
«Ciò detto, stiamo lavorando per potenziare ulteriormente il nostro la capacità ricettiva dei porti del nostro sistema portuale, tanto che l’anno prossimo porteremo l’Italian Cruise Day a Livorno. Sarà un momento di confronto importante grazie al quale contiamo di approfondire le eventuali criticità e individuare le eventuali soluzioni. Ovviamente, non aspetteremo l’evento per affrontare le questioni aperte. Lo faremo in modo schietto, confrontandoci apertamente con le associazioni di categoria, gli operatori e le istituzioni».
«È vero, Piombino merita di più, e sarà nostra lavorare con determinazione per arrivare ad aumentare già nei prossimi mesi il numero degli accosti programmati».