Caro bollette: storico ristorante chiude fino a marzo Skip to content

Caro bollette: storico ristorante chiude fino a marzo

Dopo una stagione estiva soddisfacente i rincari in bolletta hanno dato una frenata al settore: un ristoratore racconta la sua scelta che sarà seguita da altri che faranno come lui
Riccardo Ardiccioni, gestore de “La lanterna” a Follonica

FOLLONICA. Un post sulla pagina Facebook, un annuncio diretto a tutti. «Comunichiamo che il locale rimarrà chiuso per ferie (caro bollette). Dal 30 novembre al 1° marzo». A scriverlo è Riccardo Ardiccioni, titolare del ristorante-pizzeria “La lanterna”, in via Matteotti 10. Un locale che la sua famiglia gestisce dal 1959.

Estate magica, inverno stregato

Dopo una stagione estiva decisamente intensa ma anche soddisfacente, l’aumentare delle bollette di luce e gas ha costretto il titolare a una scelta drastica. Chiuderà qualche mese: l’unico mezzo per limitare le perdite. «Quest’estate abbiamo lavorato bene – racconta Ardiccioni – come molti nel settore abbiamo sofferto della mancanza di lavoratori, tutti abbiamo dovuto lavorare di più del solito per questo, la fatica è stata molta. Ora però ci fermiamo e non è per la stanchezza, ma per le bollette. Ci lamentavamo della pandemia, ma ora è addirittura peggio. Prima si lavorava poco però le spese erano più sotto controllo. Ora si lavora meno e le sorprese dei rincari in bolletta sono insostenibili». 

Anche lo scorso anno “La lanterna” era rimasto chiuso per un periodo di tempo. «Quest’anno a maggior ragione, con questi costi da sostenere, non conviene restare aperti – aggiunge Ardiccioni – In estate con più clienti, i margini erano più elevati: se una o due bollette avevano un importo più alto, ci potevamo permettere di pagarle. In inverno però se sono costretto a pagare 4 o 5mila euro per le sole utenze è un problema serio». 

«Così, rimanendo chiusi, pagherò solo l’affitto del locale e il minimo delle utenze per tenere i frigo accesi», dice Ardiccioni.

Niente aperture straordinarie: «Quante cene al ristorante potranno permettersi le famiglie?»

Il ristorante, quindi, rimarrà chiuso per tutto il periodo natalizio, e anche dopo non sono previste aperture né i fine settimana né per altre festività. «Quando chiudi devi chiudere e basta – rimarca Ardiccioni – quando apri soltanto nei fine settimana, spesso gestire le scorte è un problema. Non si può ricongelare tutto. E tenere il personale per soli 2-3 giorni a settimana non è facile. Della chiusura ho parlato anche con altri ristoratori – ricorda – c’è chi probabilmente farà scelte simili e chi no. Per me non conviene restare aperti, ognuno poi fa le sue scelte, c’è chi magari decide di aprire anche solo nei week-end, ma qui in inverno il lavoro non è moltissimo. E per le festività, è vero si può lavorare di più, ma è altrettanto vero che lo si fa per pochi giorni».

L’aumento delle bollette penalizza le aziende, ma anche le famiglie non se la passano meglio. «L’energia è costosa per tutti – ci tiene a precisare Ardiccioni – anche le famiglie purtroppo troveranno dei problemi per andare a mangiare fuori, sicuramente molti eviteranno e limiteranno le spese. Anche per questo chiudiamo. Molti piuttosto che fare una cena fuori magari preferiscono continuare a mettere qualcosa di buono nel piatto a casa. È dura dirlo, ma se le spese sono alte per tutti, anche le famiglie sono costrette a tagliare da qualche parte».

«Ho dei costi che variano dagli 800 ai 900 euro al giorno – conclude Ardiccioni – rimanendo aperto dovrei pagare queste bollette decisamente insostenibili: esporrei negozio e personale a rischi fuori misura. Chi sceglie di non chiudere rischia di lavorare e rimetterci, questo inverno sarà una stagione particolarmente difficile».

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