GROSSETO. Piazza San Francesco venerdì 26 settembre sarà teatro di un’istallazione artistica a partire dalle 18. L’opera si intitola “The Wall” e si collega al tema “Anni 80” della Città Visibile 2025, la manifestazione di arte e animazione culturale urbana che animerà la città fino a domenica 28 settembre.
La pittura, la scultura e l’installazione di Giacomo Carnesecchi, caratterizzata da una forte ricerca estetica e concettuale, si interseca con gli spazi aperti, creando un’esperienza che va oltre la semplice esposizione, ma che si fa partecipe di un vero e proprio intervento nel tessuto urbano.
L’intento è quello di portare l’arte nelle strade, di aprire i confini tra pubblico e privato, di avvicinare l’arte al cuore stesso della città. «Immaginate per un attimo un muro, una struttura imponente che si erge al centro della piazza – spiega Carnesecchi – Inizialmente, questo muro apparirà chiuso, impenetrabile, con la sua superficie interamente rivestita da teli dipinti. Questi teli, con i loro colori e le loro forme, creeranno una barriera visiva e fisica, suscitando curiosità e senso di separazione».
Ma “The Wall” non è destinato a rimanere una barriera statica. L’opera raggiungerà il suo culmine, il suo momento di “nascita”, quando i teli verranno aperti. «In quell’istante, il muro cesserà di essere un ostacolo e si trasformerà in un varco, in un passaggio. Ciò che prima era divisione diventerà connessione, invitando lo sguardo e il corpo ad attraversare lo spazio. Ma la trasformazione non si ferma qui».
“The Wall” è un’opera viva, destinata a evolvere grazie all’interazione del pubblico. Da quel momento in poi, gli spettatori saranno invitati a prendere con sé delle parti del muro. Non semplici souvenir, ma frammenti di un’esperienza collettiva. Ogni pezzo portato via contribuirà a smaterializzare ulteriormente la barriera iniziale, a rendere il muro sempre più permeabile, fino alla sua progressiva scomparsa. Quest’opera vuole essere una riflessione sulla natura dei confini, siano essi fisici, sociali o mentali.
Interroga sulla loro rigidità e sulla possibilità di superarli attraverso un atto di apertura e di condivisione. “The Wall” ci ricorda che spesso sono le nostre azioni, la nostra volontà di interagire e di abbattere le barriere, a rendere uno spazio veramente vivo e accessibile. Alla realizzazione dell’opera hanno partecipato Michel Sassu Interior Designer, il laboratorio di progettazione Hub Project, The Wall e El Barro bistrot.
Giacomo Carnesecchi
Giacomo Carnesecchi è nato a Pistoia il 5 febbraio del 1979. Nella sua città frequenta l’istituto d’arte Petrocchi. Si iscrive all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, dove segue il corso di pittura del professore Umberto Borella. Nel 2002 si laurea con una tesi in storia dell’arte contemporanea. Insegna arte e immagine nella scuola secondaria di primo grado.





