Campiglia, ecco il piano della mobilità. Tortolini:« Era nel nostro programma» | MaremmaOggi Skip to content

Campiglia, ecco il piano della mobilità. Tortolini:« Era nel nostro programma»

La sindaca Ticciati ha presentato il piano di mobilità ottenendo il sì de “La Svolta” e il no di Albertoni. Si pensa allo svincolo di Venturina Nord, ecco dove verrebbe
L’incrocio fra la Provinciale e via di Citerna e Tortolini, Ticciati e Albertoni

CAMPIGLIA MARITTIMA. La sindaca Ticciati ha presentato nell’ultimo consiglio il piano sulla mobilità con focus sulla ferrovia, sullo svincolo per la variante e sulla pista ciclabile.

L’opposizione ha dato voto favorevole, in quanto tali progetti erano nel programma elettorale de La Svolta.

Cambiamo Futuro ha votato no, in quanto tali promesse per la cittadinanza «non solo sono vecchie di almeno vent’anni, ma anche perché» secondo Albertoni, «non sono altro che ulteriori utopie che andranno ad illudere nuovamente i residenti».

Gli obiettivi dell’amministrazione

L’amministrazione, grazie al lavoro dell’ingegner Luciano Della Lena in sinergia con Anas e Regione Toscana ha presentato un piano per migliorare la mobilità all’interno del Comune. Le criticità sono molteplici, dal creare collegamenti diretti con la stazione, in modo da poterla rendere facilmente raggiungibile, sia in auto che a piedi che in bicicletta, alla necessità, riconosciuta anche dagli enti preposti, dello svincolo nord di Venturina Terme

Uno svincolo sull’Aurelia che, allargando viabilità esistente, si collegherebbe con la provinciale all’altezza della via di Citerna, per capire quella che va alle Cave.

Questo comporterebbe numerosi vantaggi al traffico, non ultimo il fatto che i camion con il materiale delle Cave, invece di svoltare a destra ed arrivare fino a San Vincenzo Sud, passando qui per Lumiere, andrebbero dritti sull’Aurelia.

Il voto favorevole de La Svolta

Il voto di Tortolini, Sinibaldi, Poli e Vaccarini è stato favorevole, dal momento che i punti presentati in consiglio – dicono «non solo non facevano parte del programma elettorale di Impegno Comune, bensì erano in quello proposto lo scorso anno da La Svolta». 

«Da opposizione seria e non astratta o demagogica ne prendiamo atto con piacere – scrive Tortolini in una nota -, sia del ravvedimento operoso, sia della celerità con cui è arrivato il piano in consiglio, tuttavia non basta».

«Il nuovo svincolo Venturina Nord, una nuova infrastruttura di collegamento tra le Lumiere e la quattro corsie, era nel nostro programma elettorale ed è stata assunta dalla maggioranza nel piano della mobilità, il nostro voto, quindi, non poteva che essere favorevole».

Un sentimento di profonda delusione

«Questa infrastruttura importantissima per un minore impatto ambientale causato dal transito di camion e veicoli l’abitato delle Lumiere e perfino via della Principessa, superando la vecchia ipotesi di utilizzo di via delle Caldanelle con la complanare, non era nel programma votato dai cittadini della sindaca Ticciati e nemmeno nel documento unico di programmazione votato in consiglio comunale a dicembre. Questo per dire quanto contano gli atti amministrativi e i programmi elettorali. Il 28-11-2024 presentammo una mozione favorevole a questa infrastruttura che dopo modifiche fu votata all’unanimità. Ora questa soluzione entra a far parte come novità principale nel piano della mobilità del Comune».
 

Tortolini:« Più che impegno comune serve un impegno concreto»

 
Sono tre i principali elementi su cui l’opposizione vuole porre l’attenzione dell’amministrazione attuale. I passi che dovrebbero essere compiuti, secondo Tortolini sono:
 
«Modificare gli strumenti urbanistici e stralciare definitivamente la complanare che prevedeva l’utilizzo di via delle Caldanelle. Completare la progettazione dell’infrastruttura aprendo un confronto con i proprietari dei terreni. Da subito, occuparsi del finanziamento dell’opera superando l’idea che solo l’Anas ci possa risolvere il problema. Dobbiamo evitare di fare previsioni, pensiamo al prolungamento di Via dell’aeroporto, di infrastrutture che rimandano a strumenti di finanziamento incerti che ne impediscono la realizzazione lasciando queste scelte solo sulla carta».
 

Il voto contrario di Albertoni

 
Per Cambiamo Futuro sono progetti vecchi di almeno vent’anni, ripetuti nel tempo come promesse concretizzabili, ma mai realizzate. Si parla ancora una volta di progetti utopici, dispendiosi e che richiedono tempo e risorse per essere portati a termine.
 
«In estrema sintesi, se certe idee non sono state messe in pratica in 20 anni, perché i cittadini dovrebbero credere che ora si possano fare senza peraltro avere la disponibilità di fondi e bandi?  – si chiede Albertoni – Inoltre, è importante notare che due terzi dei progetti non dipendono dal Comune, il che rende ancora più incerta la loro realizzabilità».
 
«Qualcuno potrebbe dire che “Sognare non costa nulla…” no, costa eccome! Costa ai cittadini per soldi e tempo sprecati, costa per un futuro che resta solo un’accozzaglia di sogni sbagliati e inverosimili, costa il fatto che non si fanno cose fattibili e a breve termine ma si rimanda al futuro e ad altri di lavorare per cose che un domani forse nemmeno serviranno e allora si perderà altro tempo a fare altri studi, tavoli, progetti e inseguire “visioni” per restare ancora indietro fino a quando non ci sarà nemmeno più spazio per sognare ma solo dover prendere coscienza che questo territorio è stato distrutto, svenduto, massacrato e rovinato da pessimi amministratori che sapevano solo fare bene una cosa: prendere in giro i cittadini».

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  • Collaboratrice di MaremmaOggi.Nel giornalismo non esistono sabati né domeniche, non c'è orario e neppure luogo. C'è passione, c'è talento. Il mio lavoro è il mio sorriso. Da sempre curiosa, amo il sapere: più apprendo più vorrei conoscere. Determinata o testarda? Dipende. Vivo di sogni e li realizzo tutti.

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