GROSSETO. Dal 1° ottobre 2025 in Toscana parte ufficialmente la campagna di vaccinazione antinfluenzale. Tutto pronto: vaccini già stoccati nei magazzini regionali e circolare inviata alle Asl.
Diversa la situazione per il vaccino Covid aggiornato 2025: il ministero della salute e Aifa non hanno ancora comunicato la data di consegna delle dosi. Questo comporta un rinvio della partenza, che inizialmente era stata annunciata in contemporanea con l’antinfluenzale.
Quando parte la campagna vaccinale antinfluenzale in Toscana 2025
Dal 1° ottobre si comincia nelle Rsa, con la somministrazione del vaccino ad alto dosaggio da parte dei medici di famiglia e del personale Asl.
Dal 6 ottobre 2025 partiranno le vaccinazioni per le altre categorie prioritarie:
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negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta
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nei centri vaccinali delle Asl
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nelle farmacie convenzionate aderenti
Vaccino Covid Toscana 2025: quando parte
Per il vaccino anti-Covid aggiornato alla variante L.P.8.1 la Regione è costretta ad aspettare. Non ci sono ancora certezze sulla consegna delle dosi e quindi il portale Prenota Vaccino Toscana non sarà attivato dal 1° ottobre. Sarà online soltanto quando si conoscerà la data ufficiale di avvio delle somministrazioni.
Chi ha diritto al vaccino antinfluenzale gratis
La Regione Toscana offrirà gratuitamente il vaccino antinfluenzale a:
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bambini tra 6 mesi e 6 anni
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persone con più di 60 anni
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donne in gravidanza
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persone fragili di qualsiasi età
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ospiti delle Rsa
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caregiver che assistono soggetti fragili
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personale sanitario e sociosanitario, compresi tirocinanti
Novità 2025: vaccino ad alto dosaggio per gli over 80
Quest’anno il vaccino ad alto dosaggio sarà esteso a tutti gli over 80, oltre che agli ospiti delle strutture residenziali, per una maggiore protezione della popolazione fragile.
L’appello della Regione Toscana alla vaccinazione
Il presidente della Regione e l’assessore al diritto alla salute sottolineano: «La vaccinazione è uno strumento fondamentale di prevenzione, protegge la salute individuale e collettiva e riduce la pressione sugli ospedali durante i picchi influenzali».
La Regione ribadisce che sarebbe stato preferibile poter somministrare influenza e Covid insieme, ma conferma la piena disponibilità di medici e pediatri, punto di forza di un modello che ha collocato la Toscana tra le regioni più virtuose in Italia.