SCARLINO. Cala Martina, uno dei tratti più suggestivi della costa maremmana, è stata nuovamente deturpata da scritte no vax.
Nella notte tra mercoledì 3 e giovedì 4 settembre, ignoti hanno imbrattato gli scogli con simboli e frasi riconducibili al pensiero antivaccinista. Si tratta di un gesto che richiama quanto già accaduto circa un mese fa, quando nella stessa caletta erano comparse le prime scritte contro i vaccini.
Il ritorno degli antivaccinisti a Cala Martina
Le frasi, realizzate con vernice spray, riportano concetti tipici della propaganda no vax. Un chiaro tentativo di ribadire un messaggio ideologico legato alla libertà antivaccinale.
Le autorità competenti e le Bandite di Scarlino sono state avvisate: nei prossimi giorni con ogni probabilità interverranno per ripulire la scogliera e cancellare i segni lasciati dai vandali.
Un fenomeno che arriva da lontano
Secondo il professor Giuseppe Bersani, psichiatra della Sapienza di Roma, l’antivaccinismo non è un semplice “no” alla vaccinazione ma un fenomeno sociale complesso che si intreccia con correnti politiche pseudoscientifiche e complottiste.
«La letteratura antiscientifica – spiega Bersani – non nasce con la pandemia del 2019, ma si incrocia con altre teorie alternative: dai terrapiattisti ai negazionisti dello sbarco sulla Luna, fino ai sostenitori delle scie chimiche o della cospirazione QAnon».
Scritte che danneggiano il territorio
Oltre al contenuto ideologico, resta la gravità del gesto: le scritte hanno deturpato un bene paesaggistico di grande valore. Cala Martina è infatti tra le mete più apprezzate di Scarlino, un patrimonio naturalistico che ogni estate richiama residenti e turisti.
Il modo incivile con cui è stato scelto di ribadire un pensiero rischia di risultare controproducente: oltre a violare le regole del vivere civile, danneggia uno degli angoli più belli della costa maremmana.





