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Bomba d’acqua: azienda devastata dall’esondazione – IL VIDEO

I campi si sono trasformati in torrenti. Danneggiata una serra, ettari di ortaggi e frutteti sono a rischio. Quando il torrente è tornato a riposare sul suo letto, la conta dei danni è salita a diverse migliaia di euro
il fosso esondato vicino Roselle
L’esondazione in località Vallerotana

GROSSETO. La tanto attesa pioggia primaverile purtroppo non ha mancato di seminare distruzione in Maremma. Non è mancata l’esondazione di un torrente. «Le precipitazioni intense delle ultime ore hanno provocato non pochi disagi nelle campagne – dice Coldiretti Grosseto – decine di ettari di terreni agricoli coltivati sono finiti sotto diversi di centimetri di acqua».

Vicino a Roselle le piogge di mercoledì 10 maggio hanno trasformato il tranquillo torrente Salica in un pericoloso e agitato torrente.

Il torrente Salica nei ponti vicino a Roselle
Il torrente Salica vicino a Roselle

Il livello dell’acqua del Salica, vicino alla frazione grossetana, ha riempito quasi del tutto le arcate dei ponti. In località Vallerotana, un suo affluente, il fosso del Bottegone ha esondato. È uscito prepotentemente dal suo corso trascinando via le piantine degli ortaggi appena seminate nel campo lì vicino, danneggiando diverse attrezzature di un’azienda agricola.

Serra e frutteto compromessi

Le immagini e il video girato dal giovane imprenditore colpito dall’esondazione lasciano ben poco alla fantasia.

Il torrente in piena ha travolto tutto ciò che ha incontrato portandosi via, insieme alle piante di pomodori, insalata e zucchine, anche l’impianto di irrigazione e i teli per la pacciamatura. «Il danno maggiore è quello subito dalla serra – racconta l’imprenditore agrario – oltre al danno all’impianto l’acqua ha letteralmente portato via le piantine seminate. Quello che non riusciamo ancora a stimare è quello relativo al dissesto del terreno. L’acqua è come se avesse aperto delle ferite nei campi». 

 

Il frutteto dell’imprenditore, con piante tra i 4 e gli 8 anni di età, è in età produttiva. L’unica fortuna è quella che non sia stato toccato per intero dall’esondazione. «Ora molti alberi hanno le radici esposte, l’acqua gli ha portato via i primi centimetri di terra – dice l’imprenditore – Se le lascio così non so se rischierà tutta la pianta, se intervengo con qualche macchinario per ricoprirle rischio di danneggiarle». Fare la cosa giusta, in una situazione critica come questa, è difficile.

Quando il torrente è tornato a riposare sul suo letto, la conta dei danni è salita a diverse migliaia di euro. Questo singolo episodio ha azzerato il lavoro di settimane e costringe l’azienda a ripartire da capo. «Per le coltivazioni che erano sotto alla serra ho timore che non sia più possibile fare qualcosa – dice rammaricato il giovane – Per quelle nei campi all’aperto interverremo appena asciugheranno i terreni. Riproveremo a fare tutto da capo – conclude – Il lavoro da fare sarà tanto, servirà diverso tempo per riparare tutto l’impianto e mettere tutto in sesto».

La pioggia fa bene alla campagna, troppa la distrugge

La pioggia, come spiega Coldiretti Grosseto, è necessaria per combattere la siccità ma per essere di sollievo deve durare a lungo cadere in maniera costante. «Quando cade troppo intensamente come durante i forti temporali, c’è il rischio che la pioggia provochi diversi danni», dice l’associazione di categoria-

I terreni infatti non riescono ad assorbire l’enorme mole di acqua che cade e, non assorbita, “scivola via” provocando frane e smottamenti. «L’allagamento dei terreni agricoli rende impossibili le lavorazioni e mette a rischio i futuri raccolti che potrebbero “soffocare” a causa del ristagno prolungato dell’acqua» dice Coldiretti Grosseto.

Maremma verso la tropicalizzazione

Coldiretti Grosseto sostiene che siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici. «Gli eventi estremi si sono moltiplicati – dice l’associazione – sono 25 quelli che hanno interessato la Toscana nel 2022 e il clima tende alla tropicalizzazione. C’è una più elevata frequenza di eventi meteo violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense. I passaggi da una situazione di cielo soleggiato al maltempo sono sempre più rapidi. Il risultato – conclude Coldiretti Grosseto – è un conto per l’agricoltura di 14 miliardi di euro di danni a livello nazionale in un decennio. Diviso tra perdite della produzione nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture».

Il monitoraggio dei danni da parte di Coldiretti Grosseto sta proseguendo. L’associazione invita gli agricoltori a rivolgersi agli uffici di zona per eventuali segnalazioni di danni.

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