Bilancio di previsione 2026 approvato in consiglio: «Conti solidi e nessun aumento di tasse» | MaremmaOggi Skip to content

Bilancio di previsione 2026 approvato in consiglio: «Conti solidi e nessun aumento di tasse»

Voto a maggioranza per il documento finanziario che conferma la tempistica virtuosa dell’Ente. L’assessore Petraroja: «Garantiti investimenti e stabilità». Unico ritocco sui parcheggi di Baratti per la tutela ambientale. Critica l’opposizione: «Manca una visione per il futuro»
Una veduta di Piombino
Una veduta di Piombino

PIOMBINO. È stato approvato a maggioranza, nella seduta del consiglio comunale, il bilancio di previsione del Comune di Piombino per l’anno 2026.

L’approvazione entro il 31 dicembre conferma una tempistica virtuosa ormai consolidata, che consente all’Ente di evitare l’esercizio provvisorio e di operare fin dall’inizio dell’anno in piena efficienza amministrativa e gestionale.

Le tempistiche confermano l’efficienza dell’amministrazione

«Anche quest’anno – spiega l’assessore al bilancio, Riccardo Petraroja – il Comune di Piombino riesce ad approvare il bilancio di previsione entro i termini, confermando una buona pratica amministrativa che garantisce il pieno funzionamento della macchina comunale sin dai primi mesi dell’anno. Questo risultato assicura continuità, efficienza e stabilità, evitando le limitazioni operative dell’amministrazione provvisoria e garantendo il buon andamento dell’Ente per l’intero esercizio finanziario”.

Il bilancio 2026 consolida le scelte di buona amministrazione adottate negli ultimi anni, improntate alla costruzione di un futuro solido e virtuoso per la città. Una strategia che punta all’equilibrio dei conti e alla prudenza nella gestione finanziaria, valorizzando gli investimenti e privilegiando i grandi progetti di lunga portata, capaci di incidere in modo strutturale sullo sviluppo urbano, economico e sociale di Piombino.

«Si tratta di un bilancio solido ed equilibrato– prosegue l’assessore Petraroja – che consente all’Ente di affrontare con sicurezza anche contesti economici complessi e mutevoli. L’impostazione del bilancio previsionale è una scelta di responsabilità che tutela il bilancio corrente e permette di assorbire eventuali aumenti improvvisi dei costi, come già accaduto in passato per utenze e materie prime, mantenendo un equilibrio virtuoso tra entrate e uscite».

La gestione responsabile delle risorse

L’impostazione del bilancio consente, inoltre, di salvaguardare le opere pubbliche già avviate, quelle in fase di completamento e i nuovi interventi in fase di progettazione, destinati a migliorare l’aspetto e la vivibilità della città nei prossimi anni. Trattandosi di un bilancio previsionale, nel corso dell’anno sarà possibile rimodulare alcuni indirizzi sulla base dell’andamento effettivo delle entrate e delle spese, anche in vista dell’approvazione del bilancio consuntivo 2025, che potrà determinare un avanzo di amministrazione utile a finanziare ulteriori azioni. Un avanzo che non rappresenta un “tesoretto”, ma l’effetto di una gestione responsabile delle risorse pubbliche.

Sul fronte delle ricadute immediate per i cittadini, il bilancio 2026 conferma una particolare attenzione alla sostenibilità sociale: non sono previsti aumenti della pressione fiscale e la tariffazione rimane sostanzialmente invariata. Restano confermati gli importi relativi all’IMU e all’addizionale IRPEF, così come la tassa di soggiorno.

L’aumento dei parcheggi a Baratti in vista della salvaguardia dell’area

Unico ritocco alla tariffa dei parcheggi nell’area di Baratti, che aumentano del 20%, un scelta indirizzata ad una maggiore salvaguardia di questa delicata area dalla pressione veicolare, incoraggiando in tal modo l’uso della navetta gratuita messa a disposizione dal Comune.  Prosegue parallelamente l’impegno dell’Amministrazione nel recupero delle risorse e nel contrasto all’evasione fiscale.

«Questo bilancio – dichiara il sindaco Francesco Ferrari – è pienamente coerente con l’approccio che questa Amministrazione ha adottato fin dall’inizio del mandato: consolidare le finanze comunali, operare nella massima sicurezza e costruire le basi per un futuro solido e virtuoso, senza rinunciare agli investimenti necessari allo sviluppo di Piombino. La gestione attenta e responsabile dei conti ci consente di portare avanti grandi progetti di lunga portata, mantenendo al centro l’attenzione verso i cittadini”.

Ferrari: «L’obiettivo è rafforzare il sostegno alle fasce più fragili»

Negli ultimi anni, il Comune ha, infatti, proseguito con decisione nel percorso di riduzione dell’indebitamento, grazie a un utilizzo attento del ricorso ai mutui e a un significativo accesso a finanziamenti provenienti da enti sovraordinati e fondi europei. Questo ha consentito di ridurre sensibilmente il peso delle rate sul bilancio, liberando risorse da destinare a nuovi interventi e servizi.

«Come negli anni precedenti – conclude il sindaco Ferrari – il forte impegno sugli investimenti si accompagna all’abbattimento dell’indebitamento, a dimostrazione della virtuosità dell’azione amministrativa. Accanto alle grandi opere, continueremo a mantenere alta l’attenzione sugli aspetti concreti della vita quotidiana, rafforzando il sostegno alle famiglie e alle fasce più fragili della popolazione”.

Il bilancio di previsione 2026 si conferma dunque come uno strumento di stabilità, responsabilità e visione strategica, capace di coniugare rigore finanziario, sviluppo della città e attenzione costante ai bisogni della comunità.

Il no dell’opposizione: «Manca una visione per la città»

Nel corso della discussione in Consiglio comunale sul bilancio di previsione 2026–2028 del Comune di Piombino i gruppi di opposizione PD e Piombino Domani hanno espresso voto contrario a un documento che, dicono, pur risultando formalmente corretto e tecnicamente sostenibile, è politicamente privo di una visione capace di affrontare le sfide economiche, sociali e occupazionali della città.

Il bilancio restituisce infatti l’immagine di un ente che privilegia l’equilibrio immediato dei conti e la continuità amministrativa, rinunciando a una strategia di sviluppo in grado di attrarre risorse esterne, innovare le politiche pubbliche e ridurre nel medio periodo la pressione fiscale sui cittadini.

«Forte dipendenza da entrate tributarie»

«Un elemento particolarmente critico – dicono le opposizione – è la forte dipendenza dalle entrate tributarie, che nel 2026 rappresentano circa il 48% del totale. In questo modo il peso della tenuta dei conti ricade quasi esclusivamente sui contribuenti, in un contesto segnato da inflazione, aumento dei costi energetici e rinnovi contrattuali del personale. Non parliamo poi della scelta di aumentare ancora la tariffa dei parcheggi di Baratti, scelta che si poteva evitare e che porterà davvero pochi soldi in più e un danno d’immagine importante nei confronti dei turisti».

«Questa impostazione è aggravata dalla scarsa capacità di attrarre risorse esterne. I contributi agli investimenti ammontano a soli 2,7 milioni di euro nel 2026, una cifra modesta e non coerente con le potenzialità di Piombino. L’assenza di obiettivi legati alla ricerca di fondi PNRR, europei e programmi regionali per rigenerazione urbana, transizione ecologica e infrastrutture non è un limite tecnico, ma una precisa impostazione che porta a rinunciare alla progettazione per il territorio».

«Pochi investimenti per le opere pubbliche»

«Il Piano triennale delle opere pubbliche conferma questa impostazione. Nel 2026 sono previsti modesti investimenti per circa 2 milioni e cento mila euro, quasi interamente riferiti a opere già previste per il 2025 e rinviate: canile sanitario, bonifica industriale, illuminazione a LED, manutenzione della palestra Perticale, restauro delle mura leonardesche per appena 200 mila euro. L’unica novità è il finanziamento di 500 mila euro per l’adeguamento sismico del Teatro Metropolitan. Gli investimenti crescono nel 2027 e soprattutto nel 2028, superando i 34 milioni di euro, ma si tratta in larga parte di opere prive di finanziamenti certi che si trascinano di bilancio in bilancio».

«Non si costruisce il futuro»

«Il risultato è un bilancio che amministra l’esistente ma non costruisce futuro: nel 2026 le spese in conto capitale si fermano al 14,5% della spesa complessiva, mentre le spese correnti restano elevate. Gli indicatori confermano la solidità tecnica dell’impianto, ma mascherano una fragilità politica evidente: mancano investimenti strutturati su rigenerazione urbana, portualità, cultura, innovazione e sviluppo economico».

«Per queste ragioni abbiamo votato contro il bilancio di previsione 2026–2028. È necessario affiancare a questo documento una strategia chiara e misurabile, capace di intercettare risorse esterne, aumentare la quota di investimenti e ridurre la dipendenza dalle entrate tributarie. Senza questa svolta, Piombino rischia di restare un ente “in equilibrio” dal punto di vista contabile, ma senza una prospettiva credibile di rilancio  per il proprio futuro».
 
 
 

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