GROSSETO. Sono saliti sulle torrette di salvataggio a giugno, senza ancora aver ricevuto un euro per il lavoro svolto. Questo in poche parole, quello che stanno vivendo sulla propria pelle alcuni giovani maremmani.
Erano entrati come bagnini sulle spiagge a inizio stagione. Il servizio di salvamento di quelle aree, dato in concessione dal Comune con un bando, se lo era aggiudicato una società grossetana. Sembrava tutto regolare, poi devono esserci stati dei problemi. A oggi 22 settembre, infatti, quei ragazzi che hanno prestato servizio per la stagione devono ancora ricevere lo stipendio del primo mese di lavoro (e dei seguenti).
Un genitore ha contattato la redazione di MaremmaOggi facendo presente tutto il disagio dei giovani. «La società che deve pagare mio figlio e gli altri ragazzi, gestisce il servizio su alcune spiagge vanno da Alberese a Marina di Grosseto – racconta – sono circa 12 i giovani che ancora attendono di essere pagati. Come tutti gli altri anche mio figlio sta aspettando. Non figurando alcun pagamento ricevuto per il lavoro, anche fare richiesta di una eventuale disoccupazione è un problema. Quindi, oltre a non aver preso quello che gli spettava, per questi ragazzi al momento è difficile anche chiedere un sussidio temporaneo».
Ai giovani, da luglio, gli stipendi sono sempre e solo stati promessi. «Anche a mio figlio la società ha sempre detto che a metà luglio avrebbe iniziato a pagare – racconta – poi metà luglio è divenuto agosto, poi agosto settembre e ancora come gli altri aspetta la prima mensilità. Nel frattempo, per la benzina e le altre necessità questi ragazzi li abbiamo aiutati noi genitori. Qualcuno di loro penso sia anche alle prime esperienze nel mondo del lavoro, non immagino come e quanto ci possa essere rimasto male».
Dai colloqui con il Comune, un primo passo avanti
L’assessore Bruno Ceccherini insieme agli uffici comunali, demanio, ragioneria e commercialisti della società avevano fatto un’ultima riunione l’11 settembre per parlare della questione. «Con la società Grosseto sport insieme abbiamo discusso anche di come risolvere il problema degli stipendi dei ragazzi – dice Ceccherini – all’epoca del bando la situazione della società era regolare. Non poteva essere altrimenti. Poi devono essere sorti dei problemi con l’erario e finché non vengono risolti per il Comune è impossibile pagare ai gestori il servizio. Così, la società a sua volta non può neanche pagare i ragazzi».
Alla cooperativa erano state presentate due soluzioni per sbloccare la situazione. «La prima – dice Ceccherini – è la procedura sostitutiva. La legge infatti permette che il Comune possa sostituire la cooperativa nei pagamenti. Doveva essere redatto da parte loro un documento dove avrebbero dichiarato dell’inadempienza retributiva, solo così il Comune poteva subentrare. La cooperativa avrebbe dovuto mandarci anche altra documentazione, come gli iban dei ragazzi ma questa documentazione non ci è mai arrivata».
«La seconda soluzione è quella che prevede il pagamento da parte della cooperativa della pendenza con l’erario. È la proposta che alla fine è stata scelta dalla società che a quanto pare sta sanando la sua situazione – dice l’assessore – ce l’hanno comunicato l’altro ieri. Ci vorrà qualche giorno prima che la situazione risulti regolare anche agli uffici del Comune, che poi procederanno al bonifico. Di conseguenza, ricevuto l’importo dal Comune, la cooperativa pagherà i ragazzi che aspettano da mesi».
Autore
-
Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli