MAGLIANO IN TOSCANA. Un cric per alzare la serranda, mazze e picconi per sfondare le vetrine, anche attrezzature sofisticate per impedire all’allarme di suonare: una banda di ladri, incappucciati con i passamontagna per non farsi riprendere in volto dalle telecamere, ha assaltato nella notte fra martedì e mercoledì la gioielleria Divitiae (dal latino, Ricchezze) in via 24 Maggio a Magliano in Toscana, proprio davanti al municipio.

I ladri hanno preso oro, argento e gioielli per svariate migliaia di euro, la titolare Stefania Severi, che conta di riaprire venerdì 8, non ha ancora finito l’inventario. Il danno è grosso, considerato anche che deve sostituire la serranda e quasi tutte le vetrine.

I malviventi, che sono andati sul posto con una Panda, abbandonata e risultata poi rubata, hanno tentato anche di portare via la cassaforte, ma non ci sono riusciti.

«Svegliati dalle mazzate, sono amareggiata»

A raccontare l’accaduto è la titolare, Stefania Severi, che da 40 anni, ha aperto nel 1985, gestisce la gioielleria.

«Sono amareggiata e arrabbiata – racconta – dopo tanti anni di lavoro questa è una botta grossa. Sono consolata solo dalle tante, tantissime manifestazioni di solidarietà dalla gente di Magliano, sindaco compreso. Già oggi (giovedì 7) in tanti sono venuti per comprare qualcosa, ma sono ancora chiusa, per abbracciarmi, per dirmi parole di conforto. Sto provando a rimettere a posto, ho fatto la denuncia, sono andata all’assicurazione, ho ordinato la nuova serranda e le vetrine. Ripartirò, con la stessa forza di prima».

Il colpo è avvenuto intorno alle 3 di notte.

«Ho parenti che vivono sopra al negozio, sono stati svegliati dalle mazzate che i ladri stavano dando alle vetrine. Si sono affacciati, hanno fatto in tempo a vedere che avevano passamontagna, poi sono fuggiti con il bottino. Hanno dato l’allarme al 112 e mi hanno chiamato. Nella zona ci sono tante telecamere, speriamo che abbiano ripreso qualcosa. Sono venuti i carabinieri di Magliano, anche quelli di Orbetello, sono stati professionali e gentilissimi, confido nelle loro indagini».

Prima il cric, poi le mazze

I malviventi sono arrivati con una Panda. Hanno usato un cric idraulico a martinetto per sollevare la serranda. Poi hanno spaccato le vetrine con mazze e picconi, abbandonati dentro al negozio. Avevano anche i guanti, per non lasciare impronte digitali.

«Hanno preso tutto quello che era nelle vetrine, non sono ancora in grado di quantificare il valore, ma sono parecchi soldi. E poi ci sono i danni agli arredi e alla serranda. Per fortuna ho l’assicurazione, almeno per la roba rubata».