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Anche i tifosi del Grifone in aiuto della piccola Asia

Anche la curva “scende in campo”. Continua la corsa della beneficenza in favore della bambina nata prematura a sole 24 settimane e 4 giorni, pesava 730 gr
Babbo Giuseppe con la piccola Asia
Babbo Giuseppe con la piccola Asia

GROSSETO. Il 17 marzo è nata una bambina coraggiosa. Si chiama Asia. È nata all’ospedale di Grosseto, prematura, dopo solo 24 settimane e 4 giorni. Pesava 730 grammi e 32 centimetri era la sua altezza. Rianimata durante il parto è stata trasferita al Policlinico Le Scotte di Siena, dove ha passato diversi mesi.

Asia ha ancora bisogno di cure, e i tifosi del Grosseto hanno deciso di dare il loro contributo. 

Il babbo, Giuseppe Biaggioli, amichevolmente chiamato Pino, è un metalmeccanico molto conosciuto in città anche per le sue iniziative musicali a scopo benefico. Nel 2007 fu autore della canzone “vola Grosseto“, e ora sarà, di nuovo, sulle labbra di tutta la curva biancorossa. Questa volta però, per l’amore di sua figlia. Un sentimento che gli ha fatto superare il brutto periodo del covid e le enormi difficoltà iniziali passate in corsia negli ospedali.

La mamma, Valeria Chiesa, dopo le 13 ore di travaglio non ha mai lasciato di mezzo passo la figlia Asia. Trovatasi in difficoltà col lavoro, ha trovato appoggio anche dal “Movimento per la Vita” di Grosseto.

«C’è stata una grande solidarietà tra le mamme che hanno vissuto la sua esperienza. E come associazione, grazie anche alla Fondazione cr Firenze siamo riuscite a darle una borsa lavoro – racconta la presidente dell’associazione Lina Pettinari – è di soli 4 mesi, ma è un aiuto. Poi cercheremo di aiutare la famiglia anche per le altre esigenze, dai medicinali a pagamento che serviranno, agli integratori».

Tifare e donare, pensando ad Asia

I tifosi del Grifone in curva nord
I tifosi del Grifone in curva nord @maremmaoggi

I tifosi del Grosseto hanno appunto organizzato un’iniziativa di raccolta fondi. Prima della partita di domenica 23 novembre, una scatola dove fare le offerte sarà preparata e disponibile al Bar sport. Ognuno potrà dare il suo contributo. Poi farà anche il giro di tutta la curva e sarà riconsegnata a babbo Giuseppe.

Chi non segue le partite ma sarà intenzionato a fare un gesto che viene dal cuore può inviare un bonifico a questo iban: IT15H3608105138289690789694   intestato a Giuseppe Biaggioli, causale “Aiuto per Asia”.

Si possono anche effettuare donazioni al conto IT72C3608105138249661149669, intestato alla mamma Valeria Chiesa, con la medesima causale.

Asia, la bambina coraggiosa

Crescendo forse Asia si renderà conto che non è nata nel migliore dei mondi possibili, ma nonostante questo sembra determinata a migliorarlo. Perché anche se non forse lo sa, lei sta lottando senza tregua per la sua vita, supportata dall’amore dei suoi genitori. Che ha conquistato già da prima di venire al mondo.

La sua nascita prematura purtroppo le ha lasciato in dote problemi come una sindrome da distress, retinopatia, anemia e disturbi alimentari. Nonostante la maggior parte di questi se ne stia andando man mano che abbandona la fase prematura, è arrivata anche una diagnosi positiva per la distrofia miotonica di tipo 1 (o Distrofia di Steinert).

Dovrà sostenere visite specialistiche, neurologiche e portare avanti diverse attività motorie per fronteggiarla: la malattia è rara e curarla è difficile, sono a disposizione solo farmaci sperimentali.

«Ci siamo accorti della gravidanza tardi – racconta Giuseppe – abbiamo avuto malapena il tempo di fare un esame e siamo dovuti correre all’ospedale perché Valeria doveva partorire. È stata tutta una sorpresa, una rincorsa. Ora Asia è a casa, finalmente. Il peggio della fase di prematurità sembra passato – prosegue – abbiamo già un appuntamento a Pisa per una settimana di ricovero per accertamenti».

Giuseppe Biaggioli e Valeria Chiesa, i genitori di Asia

«Dopo 232 giorni d’ospedale – ricorda il babbo – Mangia in autonomia anche se ha sempre bisogno del gavage (alimentazione con un piccolo tubo) per completare la dieta giornaliera. Speriamo sia una cosa temporanea. Certo c’è la distrofia a rallentare tutto, ma il suo attaccamento alla vita mi sta facendo ben sperare, è una bimba forte».

Oggi Asia è una bambina di 4,4 kg, è alta 55 cm e la corsa di solidarietà che è partita per dare una mano alla famiglia è stata come un arcobaleno dopo un giorno di pioggia. «Sono stato sorpreso dalla solidarietà delle altre mamme – racconta Pino – La mia famiglia ha dovuto far fronte a grandi difficoltà, e il covid non ha certo aiutato, anzi. Io non ero molto propenso per chiedere aiuto agli altri, mi sarei rivolto probabilmente a una banca per un prestito».

«Poi abbiamo trovato una mamma in ospedale che ci ha aiutato a fare la raccolta – conclude – e da lì abbiamo deciso di accettare questo aiuto sincero che ci arriva dalle tante persone che vogliono bene ad Asia. Desideriamo ringraziare tutti e tutte, questo aiuto ci commuove e ci è davvero utile per andare avanti».

 

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