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Altre 200 piante per salvare la duna di Principina a Mare

Studenti, Parco della Maremma e Rotary insieme per difendere l’ecosistema dunale: messi a dimora camomilla di mare, ammofila, passando per l’eringio, l’euforbia e il giglio di mare
L’intervento di piantumazione sulla duna di Principina a mare

PRINCIPINA A MARE. Un nuovo intervento di messa a dimora di piante dunali ha interessato, giovedì 23 ottobre, la duna di Principina a Mare, all’accesso nord del Parco della Maremma.
L’iniziativa è frutto dell’accordo pluriennale tra l’ente Parco e il centro ricerche “Crisba” dell’Istituto Leopoldo II di Lorena, con il sostegno del Rotary Club Grosseto, che ha cofinanziato l’attività grazie alla Rotary Foundation.

Oltre venti studenti del tecnico agrario hanno partecipato alla mattinata di lavoro, contribuendo alla messa a dimora di 200 nuove piante, destinate a rinforzare l’ecosistema della duna costiera.

Le piante “edificatrici” della duna

«L’accordo con il Parco della Maremma – spiega Lorenzo Moncini, responsabile delle attività di ricerca del Crisba – prevede ogni anno la messa a dimora di piante dunali, dalla camomilla di mare all’ammofila, passando per l’eringio, l’euforbia e il giglio di mare».

Tra le specie più preziose anche il limonio etrusco, una varietà endemica costiera che cresce quasi esclusivamente in Maremma e che nei laboratori del Crisba è stata moltiplicata in vitro per essere reintrodotta in natura.

«Le piante dunali – aggiunge Moncini – sono vere e proprie alleate dell’ambiente: contribuiscono alla costruzione e al mantenimento della duna, per questo sono dette edificatrici. L’intervento di oggi, grazie al Rotary, rafforza la biodiversità e coinvolge i ragazzi in un’esperienza concreta di tutela ambientale».

Educare alla sostenibilità

«La collaborazione con il Crisba e con l’Istituto Leopoldo II di Lorena – sottolinea Simone Rusci, presidente del Parco della Maremma – non serve solo a proteggere l’ecosistema, ma rappresenta anche un’importante occasione di educazione ambientale».

Gli studenti, infatti, partecipano a tutte le fasi del progetto, dalla semina alla reintroduzione in natura delle piante, sviluppando competenze pratiche e consapevolezza ecologica.
«C’è grande sensibilità tra i giovani – aggiunge Rusci – e iniziative come questa aiutano a rafforzarla, in un periodo storico in cui la tutela dell’ambiente è una priorità».

Il sostegno del Rotary

Il progetto, sostenuto dal Rotary Club Grosseto, rientra nella settima Area focus della Rotary Foundation, dedicata alla salvaguardia dell’ambiente.

«È un progetto cofinanziato come District grant – spiega il presidente Fabio Maria Gliozzi – e riconosciuto per il suo valore educativo e ambientale. I risultati saranno presentati nel prossimo congresso distrettuale del Rotary, in programma a maggio».

Una duna sempre più protetta

Le nuove 200 piante si aggiungono a quelle già messe a dimora lo scorso anno e completano un ampio progetto di riqualificazione dell’area.
Negli ultimi mesi, infatti, sono stati installati nuovi cartelli informativi, migliorata la segnaletica d’accesso e delimitati gli spazi protetti per rendere la fruizione dell’area più sicura e rispettosa della natura.

Grazie al lavoro congiunto di istituzioni, studenti e volontari, la duna di Principina a Mare continua a essere un esempio virtuoso di collaborazione per la tutela del territorio maremmano.

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