CIVITELLA MARITTIMA. Agosto, in Maremma, è un mese lento. Le giornate si stendono pigre sotto il sole, la natura sembra risparmiare le proprie forze nel caldo, e tra le vigne regna quell’attesa sospesa che precede la vendemmia. Le mani di chi raccoglie si preparano, mentre i grappoli si prendono ancora un po’ di tempo per maturare secondo il ritmo antico della terra. Ma a Civitella Marittima c’è un luogo dove questa sinergia di forze si muove in anticipo, e la vendemmia non aspetta. Qui, tra morbide colline impreziosite da filari ordinati, l’azienda agricola Diegale ha già iniziato a raccogliere. Il primo agosto, le ceste hanno cominciato a riempirsi d’uva.
Una scelta sorprendente, certo, ma consapevole. Perché anticipare la vendemmia, in una terra che ancora sonnecchia, denota una visione ben precisa. Un modo diverso di ascoltare la vigna, di leggere il tempo, di pensare al vino non solo come risultato, ma come gesto. Un gesto che appartiene profondamente ad Alessandro Passerotti, fondatore di Diegale, e che si traduce in un’etichetta unica nel suo genere.

Cuordicru: il metodo classico che nasce dalle prime uve di agosto
Così, da un’intuizione di Alessandro Passerotti, prende forma uno dei progetti più ambiziosi di Diegale: Cuordicru, metodo classico a dosaggio zero che rappresenta l’anima più sincera e preziosa dell’azienda. Ma che cosa significa, davvero, metodo classico? E cos’ha a che fare con l’inizio anticipato della vendemmia? Il metodo classico è una tecnica di spumantizzazione antica e affascinante, che prevede la rifermentazione in bottiglia e una lunga convivenza con i lieviti. È il metodo dei grandi Champagne, ma anche di chi, come Alessandro Passerotti, sceglie di puntare sulla complessità, sull’eleganza, sul tempo.
Per ottenere un metodo classico degno di questo nome, l’elemento fondamentale è proprio la raccolta anticipata dell’uva: serve un frutto vivo, teso, con acidità marcata e zuccheri contenuti. Solo così si può dare origine a una bollicina fine, persistente, capace di conquistare il palato fin dal primo sorso. Cuordicru nasce da uve Chardonnay e Pinot Nero, raccolte a mano nelle prime giornate d’agosto, e riposa dai 36 ai 60 mesi in bottiglia, in un percorso lento di trasformazione e affinamento. «A noi interessano il tempo lungo, il dettaglio, la profondità – racconta Alessandro Passerotti – Il metodo classico è un lavoro di pazienza, e Cuordicru è il vino che più ci somiglia: parte prima di tutti, ma arriva più lontano».
Il risultato? Una bollicina dal perlage raffinato, il colore deciso e il gusto autentico della Maremma. Perché Cuordicru si prende il lusso di aspettare, ed è proprio in quell’attesa che costruisce la propria identità.

Non solo bolle: le altre etichette Diegale
Accanto a Cuordicru, l’azienda Diegale offre una selezione di vini che raccontano la Maremma con un’attitudine contemporanea. C’è Ciarlibò, il Grenache in purezza rosé, vinificato con 20 ore di macerazione sulle bucce. Un vino sincero, intenso, con sentori di melagrana, petali di rosa e agrumi in fiore.
Poi c’è Chaver, il bianco IGT ottenuto da uve Chardonnay e Vermentino, fresco e minerale. Si distingue per il suo colore paglierino, e con le sue note di miele e pesca è la scelta perfetta per accompagnare aperitivi e piatti leggeri.
Tra i rossi, poi, troviamo Diegale, un Pinot Nero in purezza IGT Toscana elegante ma beverino, con aromi di fragole, ribes, lamponi, cioccolato e note affumicate. Un rosso che unisce freschezza e concretezza, pronto da bere ma con carattere.
E poi, non va dimenticato Rossoscuro, blend di Sangiovese al 70%, Syrah e Grenache al 15%. Un rosso più strutturato e profondo, caratterizzato da frutti neri, tannini eleganti e una presenza floreale bilanciata da una tensione che lo rende unico in tutta la cantina.
Con questa selezione, lo si capisce, Diegale si impegna a offrire etichette per ogni occasione – per abbinamenti quotidiani, esperienze conviviali e, perché no, vere e proprie meditazioni. «I nostri vini guidano chi li assaggia in un viaggio dove ogni etichetta ha la sua voce, ma tutte parlano della stessa terra – la nostra», commenta Alessandro.

Un sogno divenuto realtà
Ogni etichetta Diegale nasce da un’idea precisa di vino, ma anche da un modo altrettanto preciso di intendere il lavoro dentro e fuori la cantina. Dietro le bottiglie — dal Cuordicru al Chaver, dal Ciarlibò al Rossoscuro — c’è una realtà giovane, familiare, profondamente radicata nella Maremma. Diegale nasce nel 2008 nel podere Sant’Antimo, a Civitella Marittima, da un sogno di Alessandro Passerotti e sua moglie Paola, che scelgono di partire da zero con l’ambizione di costruire qualcosa di sostenibile e duraturo.
«Eravamo già nonni – racconta Alessandro con un sorriso – e questa azienda è anche un modo per lasciare un segno, un’eredità concreta ai nostri figli e ai nostri nipoti». Non a caso, il nome Diegale nasce proprio dalla fusione dei nomi dei primi due nipoti, Diego e Alessandro. E poi, ci sono Oscar e Dario, i più piccoli, ai quali sono state dedicate le ultime due annate del Cuordicru.
L’azienda, oggi, si estende per circa 40 ettari, tra i 120 e i 280 metri sul livello del mare, in un contesto naturale suggestivo, affacciato su crinali attraversati da escursioni termiche ideali per la vite. Fin dagli inizi, Diegale ha scelto di portare avanti una viticoltura biologica, certificata e coerente. Tutto parte dalla vigna: dal rispetto per il suolo alla valorizzazione del microclima, fino alla volontà di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente.
Diegale raccoglie e riutilizza acque piovane, si avvale dell’energia fotovoltaica, e si è impegnata a ripulire le proprie vie aeree per restituire al paesaggio la sua armonia originaria. «Abbiamo sempre cercato di fare le cose per bene – spiega Alessandro – e per bene significa anche in modo pulito. Per noi produrre vino significa essere in dialogo continuo con la terra. E ogni dialogo, per essere vero, deve essere rispettoso».

Un invito alla scoperta
Assaggiare un vino Diegale permette di partecipare a un racconto fatto di gesti precisi, di scelte coraggiose, di tempo speso bene. È per questo che Alessandro e la sua famiglia aprono le porte dell’azienda a chiunque voglia conoscere da vicino la loro storia, il paesaggio che li circonda e i vini che producono. Le degustazioni si svolgono in un contesto intimo e raccolto – massimo 12 persone per volta, solo su prenotazione – per garantire un’esperienza autentica, mai affollata, dove ogni calice può essere goduto con attenzione.
È possibile prenotare pranzi, cene, oppure godersi un picnic sotto la quercia secolare di Diegale – un angolo dal fascino sospeso nel tempo, dove il silenzio della campagna incontra la bellezza di una vista mozzafiato. E presto, per chi vorrà fermarsi più a lungo, saranno disponibili anche due appartamenti immersi nel verde, pensati per offrire un’esperienza a 360° nel cuore della Maremma.
Perciò, se amate i vini sinceri e le storie che nascono da radici vere, Diegale vi aspetta. Prenotate la vostra visita e lasciate che sia il vino a fare tutto il resto.


Loc.Podere Sant’ Antimo, 17, 58045 Civitella Marittima GR






