GROSSETO. Venerdì 26 novembre alle ore 18,30, la Libreria Palomar di Grosseto presenterà il libro :“F. Nietzsche, Dalla mia vita. Gli anni della giovinezza 1844-1858, introduzione, traduzione e note di Simone Zacchini”. Il professor Simone Zacchini e la dott.sa Francesca Gori ne discuteranno insieme.
Verrà servito un aperitivo a cura degli sponsor: Caseificio Il Fiorino, Coop Pescatori di Orbetello, Corsini, Frantoio Franci, Moris Farms.
Dalla mia vita è la prima autobiografia di Nietzsche. Scritta nell’estate del 1858, vi si trova il racconto coinvolgente ed appassionato dei suoi primi tredici anni di vita. Il testo, contenuto in un quaderno di 137 pagine, ricostruisce gli anni di Röcken, la morte del padre, il trasferimento a Naumburg, le prime esperienze scolastiche, l’incontro con i classici, le passeggiate con gli inseparabili amici Krug e Pinder, con i quali compone musica, poesie, brevi opere teatrali (messe poi in scena con i familiari) e manuali di guerra a seguito dell’interesse per gli eventi di Crimea.
L’importanza che riveste questo documento, come è facile intuire, va ben oltre la semplice e ovviamente scarna raccolta cronologica di eventi di un ragazzo di neanche quattordici anni; ciò che interessa, invece, è il mondo culturale che emerge dal suo limpido racconto, la sua educazione religiosa, che fa perno sul pietismo luterano, le sue aspirazioni e la forma attraverso la quale li descrive. Ne viene fuori un dialogo costante tra elementi biografici e ambiente culturale, tra dati personali e contesto educativo familiare, tra il linguaggio delle proprie creazioni poetiche e musicali e il linguaggio religioso che permea tutto il suo mondo sociale. Si tratta di una lettura che non procede lineare, cosa che sarebbe per noi meno interessante, ma si dispiega cartograficamente come una mappa, come un paesaggio entro il quale gli occhi intelligenti e già penetranti di questo giovane ci rimandano commenti pungenti, allusioni, abitudini quotidiane, speranze, vocazioni e qualche sorpresa, come l’uso del termine Übermensch attestato qui per la prima volta.
Quello che stiamo dispiegando in queste pagine, tuttavia, non è il testo dove cercare anticipazioni filosofiche del tutto improbabili e fuori luogo. E non è neppure una mera curiosità giovanile di una persona destinata a diventare uno dei pensatori più influenti dei decenni a venire. Quest’opera va letta come il riflesso di un mondo culturale, sociale e religioso colto con gli occhi di un giovane eccezionalmente sensibile, solitario, chiuso ed introspettivo. E questo sguardo è estremamente importante perché sarà proprio in lotta contro questo mondo che questo giovane diverrà Friedrich Nietzsche.
Simone Zacchini è nato ad Arezzo nel 1969. È ricercatore in Storia della filosofia presso l’Università degli Studi di Siena. Si è occupato a lungo del pensiero estetico di Nietzsche e in particolar modo delle sue composizioni musicali. Ha pubblicato su questo tema numerosi articoli e saggi, in relazione alla sua biografia e al suo pensiero, a partire dalla pubblicazione Al di là della musica. Friedrich Nietzsche nelle sue composizioni musicali (Milano 2000). Ha inoltre dedicato saggi e libri alla filosofia della musica, alla fenomenologia e al pensiero contemporaneo. Tra questi si ricorda: Stravinsky. Caos, nulla disincanto, (Padova 2001), Il corpo del nulla. Note fenomenologiche sulla crisi del pensiero contemporaneo (Milano 2005) e La collana di Armonia. Kant, Poincaré, Feyerabend e la crisi dell’episteme (Milano 2010). Recentemente, Una instabile armonia. Gli anni della giovinezza di Friedrich Nietzsche (Pisa 2016). Si occupa inoltre di portare la filosofia nei luoghi di confine, come carceri ed ospedali. Da queste esperienze ha tratto il volume Sfogliare tramonti. Esperienze di filosofia in carcere (Pisa 2018).
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