GROSSETO. Dopo l’intervento di Serena Remi sulle pari opportunità pubblicato venerdì 31 ottobre su MaremmaOggi, arriva la risposta di Alessia Baldi, titolare del negozio Inferno in via Galileo, in pieno centro storico.
Baldi spiega di voler esprimere una posizione diversa, ma senza alimentare polemiche: «Trovo il suo pensiero legittimo – dice – ma ho semplicemente un punto di vista diverso che vorrei esprimere. Perché le differenze tra chi vive e lavora in centro e chi vive e lavora in altri quartieri della città, ci sono».
«Qui lavoro e vivo: ho investito nel cuore della città»
Baldi parla come cittadina e imprenditrice che ha scelto il centro per la propria attività e la propria vita:
«Il centro storico non è come gli altri rioni. Ha sempre rappresentato l’intera comunità grossetana. Il forte cambiamento, quello più visibile, è avvenuto dentro le Mura».
La titolare di Inferno sottolinea il ruolo centrale che il cuore della città continua ad avere per turismo, commercio ed eventi:
«Il centro storico continua ad accogliere turisti, manifestazioni, feste – dice – Infatti l’affitto dei fondi commerciali e le utenze rimangono più alte rispetto ad altre zone».
«Memoria storica e senso di appartenenza»
Baldi richiama infine l’importanza di conservare un’identità condivisa:
«Esiste una memoria storica e dovrebbe coesistere un senso di appartenenza e amore verso la città».
Una visione che vuole essere un contributo costruttivo al dibattito sul presente e sul futuro del centro di Grosseto.



