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Adotta un bambino, Benini babbo per la seconda volta

Atterrato a Fiumicino insieme a tutta la famiglia, il sindaco ha scoperto di essere positivo al Covid: «Difficile spiegarlo a un bambino, ma presto comincerà la sua vita»
Il sindaco Andrea Benini con la moglie Simonetta e i figli Antoine e Michele
Il sindaco Andrea Benini con la moglie Simonetta e i figli Michele e Antoine-Innocent

FOLLONICA. È atterrato all’aeroporto di Fiumicino e ha scoperto di essere positivo al Covid. Ma nemmeno il coronavirus, la febbre e la tosse spengono l’entusiasmo del sindaco di Follonica Andrea Benini. In viaggio, Benini c’era andato con tutta la famiglia: partiti in tre, sono tornati in quattro. 

Oggi, lunedì 29 novembre, il primo cittadino della città del golfo compie gli anni. Un compleanno speciale, quello di Benini, rientrato da Santo Domingo con Antoine-Innocent, un terremoto di 6 anni adottato ad Haiti. Speciale, ma purtroppo in isolamento, perché il primo cittadino di Follonica ha contratto il Covid.

Antoine, terremoto arrivato da Haiti

Ha gli occhi vispi, Antoine-Innocent, il bambino arrivato a Follonica con Simonetta, Andrea e Michele, il figlio quindicenne della coppia. «È entrato nella nostra vita come un uragano – dice Benini – Avevamo cominciato le pratiche per l’adozione diversi anni fa, la nostra è stata una scelta di famiglia, che abbiamo condiviso e portato avanti tutti insieme. Ora c’è questo bambino di sei anni, un bambino vivace e vispo, arrivato quasi all’improvviso dopo una brusca accelerata, quasi in maniera inaspettata. È difficile per ora spiegare cosa stiamo provando, credo che ci sarà bisogno di un po’ di tempo».

Andrea e Simonetta hanno cominciato il percorso per l’adozione 9 anni fa, quando loro figlio Michele, oggi studente del liceo, era ancora piccolo. «Nostro figlio ha partecipato con noi a tutti gli incontri organizzati dall’associazione alla quale ci siamo rivolti – racconta Benini – ha seguito con me e con mia moglie i corsi. E questo è stato utilissimo anche per combattere un pregiudizio che a volte si crea in queste circostanze, ovvero quello della disparità tra figli biologici e figli adottati. Antoine, per ora, cerca più Michele di noi, ha più rapporto con lui».

Antoine all'aeroporto
Antoine all’aeroporto

Benini e la moglie avevano individuato inizialmente un altro Paese, il Gambia. «Poi ci fu un colpo di Stato – dice – Potevamo a quel punto mollare, invece abbiamo deciso di ripartire da capo, nonostante la frustrazione. E con l’Aibi abbiamo deciso di tentare l’adozione ad Haiti». Un’isola, quella caraibica, senza governo, dove a fare il bello e il cattivo tempo sono le bande criminali che vivono di sequestri di persone. «È saltato tutto là – racconta – la corruzione è a tutti i livelli, non ci sono più né leggi né regole».

Antoine-Innocent frequentava la prima elementare, ma ha dovuto smettere di andare a scuola. «Era diventato pericoloso – dice Benini – perché hanno cominciato a sequestrare anche i bambini, visto che turisti e uomini d’affari sull’isola non ce n’erano più. Ha dovuto smettere di andare a scuola, ma sa già scrivere in stampatello e in corsivo, conosce i numeri. È un bambino vispo e intelligente, recupererà senza problemi».

Antoine e Michele
Antoine e Michele

I dubbi, le paure, le tantissime domande che hanno affollato la mente di Andrea e Simonetta si sono dissolti quando Antoine ha fatto capolino dalla porta degli arrivi all’aeroporto di Santo Domingo. «Antoine non è un neonato, è un bambino con un passato doloroso che noi non conosciamo – dice Andrea Benini – ma quando è arrivato ci ha chiamati “mamà e papà”. Bisognerà lavorare un po’ sulla parola “babbo”, ma credo che non ci metta tanto a imparare».

In isolamento con febbre e raffreddore

L’arrivo a Follonica del bambino è stato un po’ traumatico. Non tanto per il panorama, totalmente diverso, ma per il Covid. Il sindaco è risultato positivo appena atterrato a Fiumicino. «Avevo fatto il tampone molecolare prima di partire da Santo Domingo ed era negativo – racconta – ma ora ho la febbre, la tosse e non sento più i sapori. Ho alta carica virale: per fortuna ho fatto due dosi di vaccino, altrimenti le conseguenze sarebbero state davvero peggiori».

Il sindaco di Follonica è in isolamento domiciliare e la sua famiglia è ora tutta in quarantena. «È difficile spiegare tuto questo ad Antoine – dice – che ora non può nemmeno vedermi. Sicuramente sono stato contagiato a Santo Domingo, siamo dovuti restare una settimana in più del previsto proprio per problemi burocratici. Antoine dovrà aspettare qualche giorno prima di cominciare con la sua nuova vita e noi con lui. Per ora Follonica la vede dal terrazzo di casa. Il Covid ha solo rallentato questo percorso, per ora, un percorso che abbiamo deciso di affrontare insieme ma che presto potrà ripartire».

 

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