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Addio al medico che regalava il sorriso ai bambini di Chernobyl

Paolo Diciotti aveva fondato l’associazione “Volontari per l’infanzia-Progetto Chernobyl”: aveva 70 anni. Il ricordo di Marco Simiani
Paolo Diciotti

GROSSETO. Per tutta la vita, ha fatto parlare la sua associazione, i suoi volontari. Raccogliendo e raccontando le storie dei tanti allora bambini cresciuti all’ombra del disastro di Chernobyl. Li ha aiutati a trovare, nella nostra città, una seconda casa, a conoscere seconde famiglie che per un periodo più o meno breve li hanno accolti con amore. 

Paolo Diciotti, medico e fondatore dell’associazione “Volontari per l’Infanzia – Progetto Chernobyl”, se n’è andato a 70 anni.

La Maremma, sabato 28 giugno, ha perso uno dei punti di riferimento del volontariato. Un uomo che era riuscito con la sua associazione a dare il sorriso a centinaia e centinaia di bambini. 

La seconda casa dei bambini di Chernobyl

Un’associazione, quella guidata da Diciotti, che non è servita solo a far venire in Italia per passare un periodo lontani dalle radiazioni i bambini che vivono nelle zone vicine alla centrale, ma che ha fatto tanto anche in Bielorussia. 

Dove ora, la guerra tra la Russia e l’Ucraina, ha creato una situazione ancora più difficile da gestire.

Paolo quel Paese lo aveva conosciuto bene e aveva scelto di aiutare quei bambini ad avere una prospettiva e un futuro diverso. Per questo oggi lo piange tutta la Maremma. 

Simiani: «La solidarietà era la sua missione quotidiana»

«La Maremma perde un uomo straordinario, che ha fatto della solidarietà una missione quotidiana. Paolo Diciotti è stato il cuore e la mente dei “Volontari per l’Infanzia – Progetto Chernobyl”, grazie al quale per oltre vent’anni centinaia di bambine e bambini provenienti dalle zone contaminate della Bielorussia hanno trovato a Grosseto una seconda casa, accoglienza e calore umano – scrive il parlamentare del Pd Marco Simiani – Il suo impegno non si è mai fermato. Con il più recente Progetto Bambini Esploratori, Paolo ha voluto che anche i bambini di Grosseto avessero l’opportunità di conoscere e amare il loro territorio, favorendo inclusione, scoperta e crescita in un contesto comunitario e sereno».

Un impegno, quello per i più piccoli, che il medico non aveva mai abbandonato. Ed anzi, aveva continuato a coltivare anche a Grosseto, grazie alla fondazione della nuova associazione. 


«Un uomo buono, determinato, generoso – aggiunge Simiani – Il suo esempio è un’eredità preziosa che tutti dobbiamo custodire. Venire a sapere della sua perdita mi addolora profondamente. Alla sua famiglia e a tutti i volontari e le volontarie che ha guidato con passione, va il mio abbraccio più sincero. 
Grazie Paolo, per tutto quello che hai dato e per tutto quello che grazie a te, potrà ancora essere fatto».

Il cordoglio di Legambiente

Legambiente esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Paolo Diciotti, medico, volontario e fondatore dell’associazione “Volontari per l’Infanzia – Progetto Chernobyl”. Una figura di straordinaria umanità, che ha fatto della solidarietà il fulcro della propria vita, operando sempre con discrezione, ma con un impegno concreto e costante al fianco dei più fragili. 

«Paolo ha collaborato con Legambiente sin dagli albori del nostro Progetto Rugiada, offrendo supporto psicologico e contribuendo in modo determinante alla sua realizzazione –  dice Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – È stato una presenza costante, un punto di riferimento insostituibile nel percorso di accoglienza e cura per tanti bambini». 

Diciotti è stato una figura centrale in tutto questo: ha accompagnato personalmente i bambini nel percorso di recupero fisico e psicologico, ha visitato i villaggi colpiti, costruito relazioni con le comunità locali e non ha mai smesso di credere nel diritto a un futuro migliore per quei minori, anche nei momenti più difficili, aggravati dalla guerra tra Russia e Ucraina. 

Paolo Diciotti ha proseguito il suo impegno a favore dei bambini di Chernobyl attraverso l’Associazione Volontari per l’Infanzia – Progetto Chernobyl, continuando a portare aiuto alle popolazioni colpite dal disastro nucleare. Il suo contributo è stato significativo e costante, recandosi frequentemente nelle zone più colpite della Bielorussia. 

«Con Paolo se ne va una persona straordinaria, buona, determinata, generosa – conclude Gentili – La sua eredità morale è un patrimonio prezioso da custodire. Continueremo a portare avanti il suo impegno con lo stesso spirito, certi che il suo esempio continuerà a illuminare il nostro cammino.» 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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