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Addio al fotografo dei portici, Piombino in lutto

Piombino piange la scomparsa dello storico fotografo Massimo Fornai, stroncato da un male che lo perseguitava da tempo. Lascia moglie e figlia. I funerali
Massimo Fornai e l'insegna del suo studio fotografico
Massimo Fornai e l’insegna del suo studio fotografico

PIOMBINO. Un immenso cordoglio ha colpito questa mattina la città di Piombino: la comunità piange la scomparsa dello storico fotografo Massimo Fornai, stroncato da un male che lo perseguitava da tempo. Ha lottato con tutte le sue forze per un anno, ma alla fine il tumore ha preso il sopravvento e Massimo, all’età di 74 anni, non ce l’ha fatta.

Lascia la moglie Rita e la figlia Francesca.

Con il suo studio, aperto agli inizi degli anni 70, nel centro di Piombino, sotto i portici, era diventato nel tempo un punto di riferimento per le molte generazioni di piombinesi.

Il fotografo di tutti

Massimo Fornai, classe 1951, era una figura molto conosciuta in città, il fotografo di tutti. Una carriera iniziata con il boom dei servizi per i matrimoni, proseguita con i battesimi, cresime e comunioni, eventi sportivi calcistici, saggi e Carnevale. Indelebili, nelle case di quasi tutti i piombinesi, i suoi scatti sono negli album o nelle cornici appese, di coloro che per anni si sono forniti dei suoi servizi.

A volte anche qualche modella si affidava a lui per un book professionale e caratteristico. Massimo amava fotografare, qualsiasi cosa, dai paesaggi ai primi piani, metteva la sua autenticità, il suo sguardo, il suo punto di vista in ogni attimo immortalato. Oltre alla fotografia, la passione per i pastori tedeschi, lo ha portato a girare l’Italia. È stato per un periodo il fotografo di tutte le gare Sas italiane, dove vendeva le sue foto direttamente sul posto come professionista.

Una vita professionale passata insieme all’amico e collega Claudio Gennai con cui ha condiviso fin dalla giovinezza lo studio e la passione.

Semplicità, umiltà e gentilezza erano le caratteristiche che lo hanno fatto amare da tutti, grandi e piccini. La sua immensa professionalità, la cura per i dettagli e il tocco artistico, le qualità che lo hanno contraddistinto.

Fornai, un pezzo di storia della città

La sua dedizione al lavoro e il suo amore per la fotografia lo avevano portato ad aprire il suo studio nel ’74, in un’epoca in cui la fotografia era ancora un’arte artigianale, fatta di chimici e pellicole. Dove per vedere il risultato era necessario aspettare le lunghe ore di camera oscura. 

Aveva chiuso il negozio solo qualche tempo fa, a metà del 2021, con l’arrivo della pensione, ma ogni volta che un piombinese passa da quel punto, tornano ancora in mente gli scatti del Fornai, esposti nella vetrina dello studio. Per i primi tempi, vedere la serranda abbassata lasciava un po’ l’amaro in bocca, facendo spazio alla nostalgia dei ricordi

Sempre disponibile, pronto a scambiare una parola e regalare un sorriso con la sua bonaria ironia, la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel tessuto sociale ed economico di Piombino. Con lui se ne va un pezzo di storia della città, il fotografo di tutti rimarrà nei cuori di coloro che anche in solo un’occasione hanno, in un quadro appeso alle pareti di casa, un suo scatto che ne tiene viva la memoria.

La moglie Rita e la figlia Francesca fanno sapere che per chi volesse porgere l’ultimo saluto, i funerali si terranno alla sala del commiato del cimitero di Piombino sabato 10 maggio alle ore 9.

La famiglia ci tiene a ringraziare profondamente i medici del reparto di medicina e oncologia dell’ospedale Villamarina di Piombino che, in questo ultimo anno, hanno curato con dedizione e professionalità Massimo Fornai, offrendo anche ai famigliari il supporto psicologico necessario per riuscire ad affrontare una situazione di così forte dolore. 












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  • Collaboratrice di MaremmaOggi.Nel giornalismo non esistono sabati né domeniche, non c'è orario e neppure luogo. C'è passione, c'è talento. Il mio lavoro è il mio sorriso. Da sempre curiosa, amo il sapere: più apprendo più vorrei conoscere. Determinata o testarda? Dipende. Vivo di sogni e li realizzo tutti.

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