A spasso per Follonica con una guida d'eccezione | MaremmaOggi Skip to content

A spasso per Follonica con una guida d’eccezione

La Pievaccia esce per il suo primo trekking urbano: a illustrare la città a un’ottantina di persone il presidente dell’associazione Claudio Saragosa
Il gruppo del 1^ trekking urbano organizzato dalla Pievaccia
Il gruppo del 1° trekking urbano organizzato dalla Pievaccia

FOLLONICA. Domenica mattina, 18 maggio, si è svolto il primo trekking urbano organizzato dalla Pievaccia, associazione eno-grastronomico culturale nata nel 2009.

Primo trekking urbano della Pievaccia: l’Ilva, il giardino del Granduca e Senzuno

Con appuntamento di buon mattino al Parco della Rimembranza, il gruppo ha passeggiato per l’area ex Ilva guidato dal presidente Claudio Saragosa che, ricordiamo, è professore di urbanistica alla facoltà di architettura di Firenze: Saragosa, nel quinquennio in cui fu sindaco, si occupò per primo del progetto per la riqualificazione dell’intera ex zona industriale nata a metà ‘800 sotto Leopoldo di Lorena. Il presidente non ha quindi mancato di illustrare dettagliatamente ciò che molti cittadini spesso non conoscono, sebbene l’area faccia oramai parte del centro urbano della città. «Conoscere e capire la storia del luogo dove abitiamo, è il primo indispensabile passo per amare e tutelare la città, una tutela che deve emergere da un senso critico motivato che il cittadino deve esprimere al di là delle proprie appartenenze politiche e soprattutto oltre quelli che sono gli slogan sensazionalistici.»

Circa 80 cittadini si sono uniti al tour cittadino

Il tour è poi proseguito verso il Forno delle “ringrane“, la Torre dell’Acqua, il museo Magma, il bottaccio e il carbonile, l’orto del Granduca ed infine la casetta della Torre dell’orologio. La tappa successiva è stata nel giardino del palazzo dei Lorena, oggi sede dei Carabinieri forestali, dove era presente il comandante Quilghini che ha illustrato storia e piante presenti nel parco granducale. Un passaggio sull’argine del Petraia ha poi permesso al gruppo di arrivare nel quartiere di Senzuno, dove il presidente Saragosa ha spiegato ai presenti il recente intervento di riqualificazione che terminerà nel prossimo autunno. L’iniziativa ha riscosso un inaspettato successo: le persone che hanno partecipato erano poco meno di un’ottantina e in molti hanno chiesto di farne di nuove, magari in altre zone della città. Per questo abbiamo intervistato Claudio Saragosa.

L’intervista al presidente

Credo che l’associazione non potrà fare a meno di organizzarne un’altra, che dice?

«Direi proprio di sì. In realtà avevamo già in mente di farne più di una, ora posso dire che è praticamente un obbligo.»

Si aspettava tanta partecipazione?

«In realtà no, cioè pensavo che un po’ di gente sarebbe venuta ma non così tanta. D’altra parte è poco tempo che abbiamo ricominciato a fare iniziative pubbliche; ed invece, così come è stato per le conferenze organizzate alla sala Tirreno per trattare del territorio e dell’intelligenza artificiale, la risposta è stata sopra le aspettative. Ne siamo molto contenti.»

Questa risposta di pubblico a lei cosa suggerisce?

«Quello che da tempo pensavo convintamente, e cioè che a Follonica mancano le occasioni per parlare e confrontarci sui temi che più ci riguardano da vicino come cittadini, e poi anche come cittadini del mondo; in questo momento storico stanno accadendo tantissime cose che non possiamo ignorare e la velocità con cui i cambiamenti si stanno manifestando non permette distrazioni, sempre che non vogliamo essere tagliati fuori dal mondo che và avanti. Per esempio la crisi climatica; sappiamo che c’è e che il futuro non sarà più come ce lo immaginavamo. Per caso se ne sente parlare? Per caso qualcuno sta portando all’attenzione della città cosa potrebbe accadere e di conseguenza come pensare di affrontare questi cambiamenti? Assolutamente no. Oppure, l’avvento dell’I.A.: siamo pronti a fare i conti con una cosa gigantesca come questa? Sappiamo come influenzerà i diversi settori economici, oppure la sanità? Saremo di qui a breve in grado di capire come gestire questi fenomeni anziché subirli? Non credo, perché nessuno ne parla. Sembrano cose lontane che non ci riguardano, invece coinvolgeranno tutti che ci piaccia o no. Quindi, per stringere, la grande partecipazione che abbiamo riscontrato credo sia senz’altro la dimostrazione che c’è fame di sapere. Nel nostro piccolo cercheremo di sopperire creando appuntamenti dove esperti possano fornire a tutti almeno la conoscenza e, dove possibile, delle risposte.»

 

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Ultimi articoli

Consigliati

Zone