GROSSETO. La nascita è uno dei momenti più intensi e importanti nella vita di una famiglia.
Da questa consapevolezza prende vita il progetto «La prima foto», promosso dalla sala parto dell’ospedale di Grosseto, con l’obiettivo di rendere il percorso nascita sempre più umano, accogliente e vicino alle persone.
Grazie alla donazione di un dispositivo fotografico da parte dell’associazione Nasdaq, la Sala parto si è dotata di una stampante che permetterà di regalare ai neo genitori la prima fotografia della loro nuova famiglia, scattata subito dopo il parto e consegnata come ricordo indelebile di un momento unico.
Un gesto semplice che diventa memoria
La fotografia viene stampata in stile polaroid e applicata su un cartoncino personalizzato, trasformandosi in un dono semplice ma carico di significato emotivo.
«La cura non è fatta solo di competenze cliniche, ma soprattutto di gesti, attenzione e memoria – spiega la coordinatrice del Blocco parto, Ida Tuccillo – Con questo progetto vogliamo lasciare alle famiglie un segno tangibile dell’accoglienza ricevuta».
La donazione dell’associazione Nasdaq
«Abbiamo deciso di accogliere la richiesta della sala parto di Grosseto – dice Guglielmo Maggi, dell’associazione Nasdaq – donando questo dispositivo che permette di arricchire l’esperienza di tutte e di tutti. Si tratta di un piccolo gesto con cui riaffermiamo la nostra vicinanza al nostro punto nascita».
Un percorso nascita sempre più umano
Il progetto è stato accolto con convinzione anche dalla direzione sanitaria. «Abbiamo voluto e sostenuto questo progetto – afferma Rita Puzzuoli, direttrice Ginecologia e ostetricia di Grosseto – perché ne riconosciamo il valore all’interno di un percorso assistenziale moderno, centrato sulla persona e orientato verso prese in carico sempre più umanizzate».

Un ringraziamento finale arriva anche dal direttore medico di presidio, Michele Dentamaro:
«Ringraziamo l’associazione Nasdaq per un gesto che va nella direzione di rendere sempre più attrattivo il punto nascita di Grosseto e colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale ostetrico, infermieristico e medico del reparto».





