VAL DI CORNIA. La Val di Cornia è in allerta. Da mesi, gli avvistamenti di lupi sono diventati ormai normalità, non più limitati alle zone rurali o in fasce orarie prettamente notturne, ma sempre più frequenti e in pieno giorno anche all’interno dei centri abitati di San Vincenzo e Piombino.
Ieri, la situazione ha raggiunto un nuovo picco con lupi segnalati addirittura davanti all’ufficio postale di San Vincenzo e lungo la trafficata via della Principessa. A Piombino, i predatori sono stati visti attraversare senza timore la zona di Salivoli e alla Tolla.
La scomparsa delle prede e la ricerca di cibo
Il fenomeno, che si manifesta in quasi ogni comune della zona, è strettamente legato a uno squilibrio ecologico. Come evidenziato dai dati degli ultimi monitoraggi nazionali coordinati dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), la popolazione del lupo in Italia, e in particolare in Toscana, è in netta crescita.
L‘ultimo censimento del 2022 stimava oltre 3.300 esemplari, con una colonizzazione quasi totale degli ambienti idonei.
Tuttavia, questa espansione si scontra con la drastica diminuzione delle prede naturali come i cinghiali, portando i lupi a cercare fonti di cibo alternative e più accessibili in città.
Molti esemplari, spinti dalla fame, si dirigono verso le colonie feline, attratti dal cibo lasciato dai volontari per i gatti, oppure nei pressi delle postazioni ecologiche, richiamati dall’odore dei sacchi lasciati fuori dai cassonetti.
Le conseguenze sono drammatiche per i piccoli compagni domestici: si contano numerosi gatti scomparsi e purtroppo, come segnalato dai residenti di San Vincenzo, si sono verificati anche episodi di predazione a danno di cani.
Il lupo all’interno del contesto urbano: le cause e i comportamenti da tenere secondo il lupologo Lucchesi
Serena Malfatti, ex assessora e proprietaria dell’agriturismo Costa Etrusca in via del Castelluccio, conferma la presenza dei selvatici:
«Anche nella mia zona sono scomparsi due gatti. Non ho personalmente visto i lupi direttamente, ma ci sono le impronte e molti escrementi a dimostrazione del loro passaggio».
Sulla causa della discesa dei lupi in città ci sono, però, anche opinioni divergenti da quelle segnalate dai cacciatori della zona che riscontrano una diminuzione dei cinghiali. Secondo il biologo, esperto di questa tematica, Marco Lucchesi, le motivazioni sono ben diverse:
«È vero – spiega il lupologo Lucchesi – che i lupi vengono attirati dall’odore di cibo, ma non è affatto vero che c’è carenza di animali selvatici nei boschi. In realtà sono pieni di prede, dai cinghiali, alle lepri, ai daini. Non manca niente. Il problema è che spesso si innesca una reazione a catena: i cinghiali stessi scendono nelle vie urbane e di conseguenza i lupi li seguono».
«Inoltre, abbiamo una gestione delle colonie feline alquanto discutibile, dove i gatti sono liberi di fare ciò che vogliono e andare dove meglio ritengono a loro piacimento. Questo non è sicuro per la loro salute. I lupi sono animali che adottano un comportamento “furbesco”, preferiscono scegliere il cibo a portata di mano anziché cacciarlo. Vengono attirati soprattutto dall’odore delle crocchette. Durante il loro tragitto è naturale che incontrino anche i gatti. Nonostante le loro abilità nel fuggire grazie alla loro agilità, ci sono alcuni esemplari che hanno problemi di salute e sono quelli ad essere maggiormente a rischio. Oltre ai gatti domestici che non sono abituati alla presenza di predatori».
«Gli ultimi dati risalenti al 2022 parlano di circa 3300 esemplari in Italia, ma avvicinandoci al 2026 è molto possibile che ad oggi la popolazione di questi mammiferi si aggiri intorno ai 3500. La loro sopravvivenza dipende anche dalla quantità di bacche che riescono a trovare all’interno dei boschi. Se l’annata è proficua ci sono più nascituri che continueranno a vivere, mentre quando c’è limitatezza di bacche anche la popolazione dei nuovi nati è in calo».
«Un altro problema sono i rifiuti. Da quando viene effettuata la raccolta differenziata il numero dei lupi nelle zone urbane è aumentato. Per loro è tutto nella norma. Sentono l’odore di cibo e vengono a procurarselo. I bidoncini del porta a porta dell’umido sono semplici da capovolgere ed aprire, i sacchi lasciati a terra nelle postazioni sono un altro elemento di attrazione».
Qualora ci si trovasse davanti ad un lupo, ci sono dei semplicissimi comportamenti da adottare:
«È necessario non farsi prendere dal panico o dalla paura, ma il primo comportamento da adottare è fare rumore e scacciarlo. Non sono orsi che come ci vedono ci attaccano, i lupi hanno paura. Per cui basta semplicemente urlare e mandarli via. Se siamo in compagnia di un cane, innanzitutto è necessario che il nostro amico a quattro zampe sia al guinzaglio, poi basterà fare un po’ di confusione e il lupo scapperà. L’importante è tenere il cane ben saldo vicino a noi per la sua salute».
«Inoltre, è bene segnalare ogni avvistamento in modo ufficiale e in caso di emergenza contattare il 112. Anche sugli avvistamenti è necessario fare una differenziazione. Bisogna ragionare dal punto di vista del lupo. Sono animali intelligenti e metodici, loro studiano il comportamento umano, capiscono quali sono le fasce orarie più indicate per scendere in città senza trovarsi l’uomo davanti. Se siamo in auto o su un trattore e vediamo un lupo che non si appresta ad andarsene davanti ad una macchina bisogna comprendere il fatto che per il lupo, l’auto in movimento non è nient’altro che un elemento che fa da corredo all’ambiente che si trova di fronte. Il lupo sente attraverso gli odori, per cui se siamo all’interno di un mezzo, il lupo non può sapere che dentro c’è un uomo, vede solo la macchina e non si allontana perché per lui non è un elemento di disturbo, ma fa solo parte dell’ambiente circostante».
L’appello: segnalazioni ufficiali al posto dei social
Di fronte a una situazione così delicata, le amministrazioni locali richiamano i cittadini a un comportamento responsabile.
È sbagliato veicolare le segnalazioni attraverso allarmismi sui social. È necessario fare le dovute segnalazioni al Comune, il quale è sempre in contatto con la Regione affinché le autorità competenti possano intervenire in modo efficace.
Le segnalazioni ufficiali sono l’unico strumento valido per permettere a enti come l’ISPRA, la polizia provinciale, i carabinieri forestali e la Regione di analizzare con precisione la situazione, mappando gli spostamenti e definendo le azioni mirate per garantire sia la sicurezza dei cittadini che la conservazione della specie.
I Comuni di Piombino e San Vincenzo, hanno già sollecitato l’attivazione di “task force lupo” regionali per una valutazione puntuale delle criticità e per l’adozione di misure specifiche, nel tentativo di trovare un difficile equilibrio tra tutela della fauna selvatica e sicurezza pubblica.
Come segnalare gli avvistamenti dei lupi in Val di Cornia
La segnalazione ufficiale è un atto di responsabilità civica che contribuisce all’efficacia degli interventi, è possibile farlo attraverso i canali di emergenza, nel caso di pericolo immediato, chiamando il 112. Saranno poi gli operatoria segnalare all’ente competente la situazione.
Per segnalazioni generiche di avvistamenti o problemi legati alla presenza del predatore, che servono per il monitoraggio e la mappatura, la Regione Toscana ha messo a disposizione canali diretti:
Email dedicata: lupo@regione.toscana.it
Numero WhatsApp dedicato (solo chat): 366 6817138
Si raccomanda di fornire sempre la localizzazione esatta (se possibile, coordinate GPS), l’ora e, se disponibili, foto o video a supporto.
Le norme di comportamento in caso di incontro
- Mantieni la calma e la distanza.
- Arretra lentamente senza voltare le spalle.
- Non avvicinarti, non cercare di interagire né attirare l’animale.
- Fai rumore (parla ad alta voce, batti le mani) per farti notare e spaventarlo, rinnovando la sua naturale paura dell’uomo.
- Non scappare correndo, in quanto potrebbe innescare l’istinto predatorio.
- Se sei con un cane, richiamalo immediatamente e tienilo al guinzaglio.
- Non lasciare cibo, avanzi o rifiuti esposti che possano attrarre la fauna selvatica.
- Non lasciare animali domestici (cani o gatti) incustoditi, soprattutto di notte o in zone isolate.
- Non dare o lasciare mai cibo a un lupo.