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Metropolitan, Pd: «Il teatro può riaprire». Il Comune replica: «Sulla sicurezza non si scherza»

Pd e Piombino Domani chiedono la riapertura del Metropolitan: «Nessun atto ne ha disposto la chiusura». Ma l’amministrazione ribatte: «Niente propaganda, serve l’adeguamento antisismico»
Il cinema teatro Metropolitan a Piombino
Il Metropolitan

PIOMBINO. Il Partito democratico e Piombino Domani riaccendono il dibattito sul Metropolitan, chiedendo che il teatro riapra e che la cooperativa che lo ha gestito fino a luglio possa tornare ad operare. Secondo i gruppi consiliari, infatti, non esisterebbe alcun atto formale del Comune che ordini la chiusura della struttura, nonostante la sospensione delle attività del 25 luglio.

I consiglieri spiegano che la relazione sullo studio di vulnerabilità sismica – commissionata nel 2024 a una società specializzata – non indicherebbe la necessità di interrompere l’attività del teatro.

L’opposizione: «L’edificio è sano»

Da qui il dubbio: se i lavori non sono ancora stati avviati e non esiste documentazione che obblighi a fermare lo spettacolo, perché il Metropolitan resta spento?

Le opposizioni sostengono che il documento tecnico evidenzi un edificio complessivamente sano: solai integri, assenza di fessurazioni significative, pilastri e copertura solidi. Le criticità sarebbero riconducibili a carenze statiche tipiche di costruzioni anteriori alle normative sismiche moderne, ma – aggiungono – nessuna di queste renderebbe indispensabile la chiusura immediata.

Pd e Piombino Domani ribadiscono anche un altro punto: mancherebbe l’incarico per il progetto di miglioramento sismico, nonostante le dichiarazioni pubbliche sui futuri interventi. Nel piano triennale delle opere, precisano, non si troverebbero risorse dedicate ai lavori annunciati, né nel 2025 né nel 2026.

Da qui la proposta: «Si potrebbe riaprire subito. Il teatro è agibile, non è stato chiuso da nessun atto e la cooperativa ha ancora una proroga del contratto fino a giugno 2026», spiegano. Per loro, l’intervento sismico potrebbe essere programmato nell’estate 2026, periodo in cui l’attività cinematografica è ridotta.

La replica del Comune: «Prima la sicurezza, poi gli spettacoli»

Durissima la risposta dell’amministrazione Ferrari, che respinge al mittente le accuse parlando di propaganda politica.

«Sulla sicurezza non si gioca – replica il Comune – Quando tecnici qualificati segnalano la necessità di miglioramenti sismici, un’amministrazione responsabile agisce con prudenza». Per la giunta, la tutela dei cittadini non può essere messa in discussione né banalizzata per ottenere consenso politico.

Il Comune sottolinea come non sia in discussione il valore culturale del Metropolitan ma il metodo: «Le decisioni richiedono tempo, competenze e trasparenza – dicono dal Comune – Lavoriamo per restituire a Piombino un teatro sicuro e adeguato alle aspettative della comunità».

L’amministrazione accusa poi Pd e Piombino Domani di minimizzare i rischi e di non rispettare il principio di precauzione: «Proposte al limite della legittimità – commentano – che sacrificano la sicurezza pubblica a favore dello scontro politico».

Secondo la giunta Ferrari, il percorso è già in atto: programmazione degli interventi, valutazioni tecniche e pianificazione futura dell’apertura, ma tutto con una premessa non negoziabile: «Prima la sicurezza, poi gli spettacoli. Piombino merita una discussione adulta, non tensioni alimentate per un titolo di giornale».

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