FOLLONICA. Da sabato 29 novembre, la città ha un presidio importante, lo Scudo blu.
Con la Cri patrimonio culturale al sicuro
La cerimonia è avvenuta davanti al cancello di Ghisa alla presenza del sindaco Matteo Buoncristiani, del presidente della C.R.I. comitato di Follonica Antonio Bellini e delle massime autorità cittadine, non prima però dell’incontro che si è tenuto in una tensostruttura montata per l’occasione in via Albereta dedicato alla campagna internazionale Scudi blu.

Questi simboli furono scelti a rappresentare l’azione concreta della Convenzione dell’Aja del 1954 nata proprio dalla necessità condivisa di 37 Paesi di proteggere il proprio patrimonio culturale in caso di guerra.
Un patrimonio unico e irripetibile che non solo rappresenta un valore intrinseco, ma anche un valore in quanto memoria di quel passato dal quale il futuro non può che prescindere.
Lo Scudo blu come simbolo
Gli Stati quindi si impegnarono a tutelare quel patrimonio sia in tempo di pace che di guerra. E fu proprio la Croce Rossa Italiana che, insieme ai Comuni ed altri Enti, promuove l’apposizione di questo simbolo per aumentare la consapevolezza e garantire la salvaguardia del patrimonio culturale in situazioni di pericolo.
Da sabato quindi, sulla sinistra del Cancello dell’ex Ilva appare questo piccolo simbolo che, anche non dovesse servire da scudo, certamente ricorderà quanto le radici siano importanti per i cittadini di Follonica.