GROSSETO. Sul Ponte Mussolini, all’ingresso della città, qualcuno pensava di essere in autostrada. Anzi, su un circuito. Durante i monitoraggi effettuati sul tratto, in pieno cantiere di messa in sicurezza, un’auto è stata registrata a 146 km orari, quasi cinque volte oltre il limite fissato a 30.
Un dato che ha fatto scattare l’allarme immediato della Provincia di Grosseto, impegnata da giugno nei lavori sul ponte sull’Ombrone. Una velocità simile, in un tratto ristretto, con operai presenti e new jersey come unica barriera, avrebbe potuto trasformarsi in un disastro.
Caos al rientro a scuola: traffico paralizzato
I lavori sono partiti a giugno, quando sono chiuse le scuole, con il ponte ristretto e una sola corsia per senso di marcia. Al rientro scolastico il risultato è stato inevitabile: code infinite, traffico bloccato, auto in fila fin dentro la Cittadella dello studente.
Per evitare giorni di paralisi del traffico, i tecnici provinciali hanno ripristinato il doppio senso di marcia, riducendo al minimo l’area di cantiere, così da permettere agli operai di lavorare pur mantenendo la circolazione fluida.
Nel frattempo sono stati installati new jersey in cemento per proteggere chi sta operando sul ponte. Ma anche quella barriera, con un impatto ad alta velocità, non avrebbe retto.
Il dato shock: il 96% degli automobilisti non rispetta i 30 all’ora
Le telecamere hanno parlato chiaro: quasi tutti corrono troppo. Il 96% degli automobilisti non rispetta il limite, passando sul ponte tra frenate dell’ultimo secondo e sorpassi rischiosi.
Un impatto a 60, 70 o 80 km orari sul new jersey potrebbe spostare la barriera e far precipitare l’auto oltre il ponte. Il pericolo non riguarda solo chi guida, ma anche gli operai che lavorano a pochi metri.
La Provincia corre ai ripari: autovelox e telecamere in funzione
Di fronte ai numeri, la Provincia ha richiesto un incontro urgente in Prefettura con polizia stradale, municipale, carabinieri e con la prefetta Paola Berardino, per trovare una soluzione. La risposta è stata una sola: installare gli autovelox fissi e attivi 24 ore su 24
Da quando l’impianto è entrato in funzione, la situazione è cambiata: le auto rallentano, le velocità sono calate e il traffico è più sicuro.
Sul ponte ci sono ora anche telecamere di controllo, e i lavori – partiti con un investimento di circa 1 milione di euro – sono arrivati a 1,5 milioni, proprio per le misure aggiuntive necessarie a mettere in sicurezza il cantiere.
Obiettivo: zero rischi
La messa in sicurezza del Ponte Mussolini continua, ma il messaggio è chiaro: non è una pista di velocità. Qui si lavora con mezzi, uomini e cemento, e la prudenza è un obbligo, non un consiglio.
Gli autovelox stanno funzionando, e ora la speranza è una sola: che nessuno abbia più voglia di toccare quota 146 km/h.



