Manciano, caos in consiglio: riconosciuta la Palestina ma in sala scoppia la protesta | MaremmaOggi Skip to content

Manciano, caos in consiglio: riconosciuta la Palestina ma in sala scoppia la protesta

Seduta accesa oggi, 27 novembre, in consiglio comunale a Manciano, dove si discuteva il riconoscimento dello Stato di Palestina. Nonostante l’accordo iniziale tra maggioranza e minoranza, l’assessore Caccialupi si è astenuto al momento del voto, spiazzando l’aula. La mozione è comunque passata grazie ai voti del resto della maggioranza. Durante la seduta si sono registrate tensioni tra il pubblico, con urla e un attacco verbale rivolto alla consigliera Hannah Lesch
Il comune di Manciano, nell'antica Rocca Aldobrandesca, risalente al XII secolo
Il comune di Manciano, nell’antica Rocca Aldobrandesca, risalente al XII secolo

MANCIANO. Doveva essere una seduta tranquilla, dal valore simbolico e condiviso. Invece il consiglio comunale di Manciano, riunito oggi 27 dicembre, si è trasformato in un pomeriggio teso, concluso tra urla e proteste in sala.

All’ordine del giorno c’era la mozione per il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina, un atto già deliberato dalla Giunta a ottobre e che avrebbe dovuto trovare conferma formale da parte dell’intero consiglio. La maggioranza si era espressa a favore, così come la minoranza: l’approvazione sembrava scontata.

Poi è arrivato l’imprevisto.

Al voto si rompe l’accordo: l’assessore Caccialupi si astiene

Durante la votazione finale l’assessore Andrea Caccialupi, unico rappresentante di Fratelli d’Italia presente in aula, ha scelto di non votare a favore, astenendosi nonostante avesse sostenuto lo stesso atto in Giunta nelle settimane precedenti. Una mossa improvvisa che ha spiazzato l’intero consiglio, in particolare la minoranza promotrice della mozione.

Il sindaco non era presente: la seduta è stata gestita dal vicesindaco Bulgarini, che ha tentato di mantenere l’equilibrio e riportare calma dopo la spaccatura politica. Alla fine, grazie ai voti favorevoli del resto della maggioranza, la mozione è comunque passata.

Ma la tensione non è rimasta dentro ai banchi.

Caos tra il pubblico: insulti alla consigliera Lesch

Scatta la richiesta di vigilanza in aula

Tra i presenti sugli spalti c’era Enzo Vincio, presidente della sezione locale di Fratelli d’Italia. Durante la discussione, e ancor più dopo il voto, avrebbe iniziato ad agitarsi, fino ad arrivare ad urlare contro la consigliera di opposizione Hannah Lesch, di origini tedesche.

Secondo quanto riferito, a un certo punto avrebbe detto alla consigliera:

«Te stai zitta che neppure sei italiana».

Un episodio che ha fatto infuriare l’opposizione e che ha portato alcuni presenti a ventilare l’ipotesi che ai prossimi consigli possa essere richiesta la presenza della polizia municipale, per garantire ordine e rispetto dei ruoli istituzionali.

La nota dell’opposizione: «Un momento che poteva unire, rovinato dall’interesse di parte»

La minoranza, che aveva presentato la mozione, ha commentato l’accaduto con amarezza:

«La nostra proposta chiedeva al consiglio di unire Manciano in un atto umanitario, condiviso e già approvato dalla Giunta. L’astensione dell’assessore Caccialupi è inspiegabile e ha rovinato quello che poteva essere un voto unanime».

Il gruppo sottolinea come la tensione sia esplosa soprattutto dopo la votazione, contestando il comportamento del presidente locale di FdI e l’attacco verbale rivolto alla consigliera Lesch:

«Un gesto inopportuno e offensivo, che nulla ha a che fare con il dibattito politico. Nei banchi dell’aula c’erano i lavori dei bambini per la Festa della Gentilezza: un paradosso amaro, perché qualcuno ha dimostrato di avere ancora molto da imparare».

Un voto che passa, ma lascia ferite aperte

La mozione è stata approvata: Manciano riconosce ufficialmente lo Stato di Palestina, un gesto simbolico ma dal forte valore politico e istituzionale. Il risultato, però, arriva dopo una spaccatura nella maggioranza e un clima infuocato che ha oscurato un momento potenzialmente storico.

Dove avrebbe potuto nascere unità, è nata invece divisione.

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