GROSSETO. Mercoledì 26 novembre alle 17 al Polo culturale Le Clarisse, l’architetto Edoardo Milesi terrà una conferenza dal titolo «Un mondo di relazioni».
Un incontro, quello organizzato dalla Società Dante Alighieri, dedicato al ruolo dell’architettura come disciplina capace di riflettere e favorire la complessità dei rapporti umani, mettendo le connessioni al centro della progettazione.
L’architettura come rete di legami
La conferenza proporrà un percorso tra esempi concreti e riflessioni teoriche, mostrando come gli spazi che abitiamo possano diventare strumenti per creare comunità, stimolare incontri e rafforzare il senso di appartenenza.
Al centro c’è l’idea che l’essere umano sia una realtà relazionale, sempre coinvolta in uno scambio continuo con gli altri, con l’ambiente e con i luoghi. La mancanza di legami rappresenta una frattura che indebolisce il senso stesso dell’esistenza, mentre il desiderio di connessione diventa la chiave per comprendere ciò che ci circonda.
La realtà – sostiene Milesi – è un intreccio di relazioni in evoluzione, principio condiviso anche da discipline come l’architettura e la teoria dei quanti, dove ogni elemento appartiene a un sistema più ampio e influente.
Dal Rinascimento a oggi: spazi che generano comunità
Un richiamo importante arriva alla visione dei grandi architetti del Rinascimento, che consideravano città ed edifici come organismi viventi, costruiti per durare e per interagire con chi li abita.
Spazi progettati non solo per essere funzionali, ma per favorire relazioni, incontri e vita sociale: un’eredità che Milesi porta nel suo lavoro contemporaneo.
Chi è Edoardo Milesi: il percorso dell’architetto della sostenibilità
Edoardo Milesi è un architetto italiano noto per la sua attenzione alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione del territorio. Laureato al Politecnico di Milano nel 1979, ha fondato lo studio Archos, specializzato in progettazione architettonica e riqualificazione urbana e paesaggistica.
Tra i progetti più importanti:
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il Forum Fondazione Bertarelli
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l’École technique Pape Jean XXIII a Port-au-Prince
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la riqualificazione dei castelli di Vicarello e Collemassari
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il progetto del monastero di Siloe, bene architettonico tutelato dalla Soprintendenza di Siena e Grosseto
Milesi è stato membro del consiglio di amministrazione della Fabbriceria del Duomo di Siena, e dal 2020 fa parte del comitato scientifico dell’Osservatorio paesaggi costieri italiani di Legambiente.
Nel corso della sua carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui:
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Fassa Bortolo International Award per l’architettura sostenibile (2006)
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Premio Architettura Toscana (2019)
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German Design Award
È fondatore della Scuola Permanente dell’Abitare (SPdA) e ha partecipato a conferenze, workshop e mostre, dalla Biennale di Venezia a grosse esposizioni personali come «Abitare la vita», dedicata ai suoi vent’anni di attività in Toscana.
Il cuore del suo lavoro: contesto, materiali naturali e relazione
L’architettura di Milesi si distingue per l’attenzione al contesto, l’uso di materiali naturali e la ricerca costante di equilibrio tra tradizione e innovazione. Una filosofia che vede lo spazio costruito come un luogo vivo, capace di connettere persone, storie e paesaggi.





