GROSSETO. La scomparsa di Alessandro Scapecchi è stato un vero colpo da ko per i tanti appassionati di pugilato della Maremma. In poche ore la notizia ha fatto il giro della città e i ricordi di quel ragazzo diventato campione sono riaffiorati come lo sgorgare di una sorgente.
Purtroppo la malattia, che lo seguiva da molto tempo, non gli ha lasciato scampo all’età di 67 anni, dopo aver combattuto con tutte le sue forze l’ultima battaglia.
Il carro funebre accompagnerà la salma di Alessandro Scapecchi nel pomeriggio a Grosseto, dove sarà esposta all’obitorio del Misericordia.
Una vita sul ring cominciata con Amedeo Raffi
La carriera di Alessandro Scapecchi è iniziata da adolescente e a seguirlo nella sua crescita è stato Amedeo Raffi.
«Era un momento che mi ero allontanato dalla boxe – ricorda Raffi, presidente della Fight Gym – e fu Giannini a indicarmi che quel ragazzino aveva delle doti. Iniziai a seguirlo, aveva 14 anni, e grazie anche a lui mi sono riavvicinato alla boxe. Uno dei primi incontri lo facemmo a San Donato e da lì è partita di fatto la sua carriera».
«Alessandro è sempre stato un atleta vero – sottolinea ancora Raffi – un ragazzo d’oro, un gran lavoratore. Era molto tecnico ma sapeva far “male”. La commozione per la sua scomparsa è tanta. Se ne va una parte di me».
Conti Cavini: «Alessandro simbolo e riferimento della boxe a Grosseto»
«Per tante generazioni Alessandro è stato simbolo e punto di riferimento di uno sport che amiamo profondamente – racconta la promoter internazionale Rosanna Conti Cavini – prima da atleta e poi da istruttore. Lascia un vuoto incolmabile, quello di un grande campione, di vita e di sport».
Un percorso ricco di soddisfazioni, quello di Alessandro Scapecchi, sul ring come campione italiano dei pesi leggeri e superleggeri, fuori dal ring come maestro, accolto a braccia aperte dalla Pugilista Grossetana, dell’allora presidente Umberto Cavini. Non è un mistero che tra uomini di sport di grande spessore ci fosse sintonia e ammirazione reciproca.
«Tra Alessandro e mio padre c’è sempre stato un feeling particolare – ricorda la manager Monia Cavini – è sempre stato il suo pupillo. Se ne sono andati entrambi troppo presto, alla stessa età. Oggi perdiamo un altro pezzo della nostra storia, ma anche della nostra vita, perché ad Alessandro sono legati tantissimi momenti positivi che abbiamo vissuto insieme. Il dolore per la sua scomparsa è immenso. Ricordiamo l’atleta, ma anche l’uomo, per noi uno di famiglia».
Lo staff della RCC Boxe si è subito recato a Perugia, dove Alessandro Scapecchi era ricoverato, per l’ultimo saluto al campione.
«Averlo conosciuto è stato un grande privilegio – conclude Fabrizio Corsini, presidente della Pugilistica Grosseto Umberto Cavini – ogni suo insegnamento diventa ricordo prezioso che cercheremo di tramandare a tutti quei ragazzi che quotidianamente frequentano la nostra palestra».
Tutta la RCC Boxe e la Pugilistica Grossetana Umberto Cavini, si stringono attorno alla famiglia di Alessandro Scapecchi, alla moglie Catia e alla figlia Gessica, esprimendo il più profondo cordoglio per la grave perdita.
La lettera di Gessica Scapecchi per il padre
È stata Gessica, la figlia del campione, ad avvisare in nottata che suo padre se n’era andato. E al padre Alessandro, Gessica ha voluto dedicare il suo saluto pieno d’amore.
Un grande campione nel pugilato ma soprattutto nella vita. Un padre e un marito spettacolare, sempre presente. Io e mamma abbiamo potuto contare su di te in ogni momento della nostra vita. Poche settimane fa abbiamo guardato le tue adorate cassette dei tuoi combattimenti e i ricordi della nostra famiglia, che emozione!
Ci siamo commossi insieme e sorriso insieme. Papi mio, spero che tu sia volato tanto in alto e che lassù tu abbia trovato una bella palestra, come hai sempre sognato te, con un bel ring, dove potrai allenare ancora altri campioni. Mi mancheranno i tuoi “buongiorno pulcina mia”. Ti porterò sempre con me in ogni momento della mia vita. Proteggi me e la mamma, che tanto ti ha amato, anche da lassù come hai sempre fatto. Per me siete stati un grande esempio di amore immenso. Ti amiamo papi mio. Lo sai che non amo pubblicare cose private ma lo faccio perché so che a te farebbe piacere. La tua pulcina e l’amore della tua vita. Riposa in pace amore nostro.
Il cordoglio dell’Ussi
Anche l’Ussi, l’Unione dei giornalisti sportivi di Grosseto, è vicino alla famiglia di Alessandro Scapecchi in questo momento di dolore.
«Scapecchi oltre che un grande pugile e un ottimo allenatore è stato “maestro” a tutto tondo, nello sport e nella sua professione nella pubblica amministrazione. Una persona sempre disponibile, diretta, vera, anche con i giornalisti sportivi che sapevano di avere da lui la massima collaborazione. Con poche parole sapeva raccontare il suo mondo, quello fatto di palestra e sudore, andando però nel profondo e facendo comprendere come la boxe non fosse solo una disciplina sportiva, ma luogo di integrazione, inclusione e di riscatto sociale. Ricorderemo i suoi successi, le sfide che hanno portato la Maremma e la sua tradizione pugilistica lontano dai confini nazionali. Ci mancherà il campione e lo sportivo, ma soprattutto la persona”. Così Carlo Vellutini, consigliere regionale Ussi Toscana ricordando Alessandro Scapecchi.



