GROSSETO. Il Comune di Grosseto, d’accordo l’assessore Riccardo Ginanneschi, il dirigente Luca Vecchieschi e il funzionario addetto al verde pubblico, Stefano Spallone, ha acquisito da Grosseto Città Aperta la relazione del professor Luigi Sani, la controperizia sugli alberi “condannati” al taglio che evidenzia che la maggior parte sono sani e potrebbero essere tagliati.
Questo non significa che si sia deciso di tornare indietro, la determina è già stata fatta e sono stati assegnati i lavori per i tagli, ma certo una riflessione ci sarà. E non è escluso che il Comune, in autotutela, decida di fare un passo indietro. Staremo a vedere.
È quanto è emerso questa mattina, giovedì 20 novembre, nel corso della commissione consiliare di garanzia, presieduta dal consigliere Stefano Rosini.
«Abbiamo consegnato volentieri tutta la documentazione – spiega Carlo De Martis, di Grosseto Città Aperta – e siamo pronti a dare anche ulteriori contributi. Certo se ci si fosse mossi prima, senza fare tutto così in fretta e con la determina già fatta, sarebbe stato assai meglio».
E De Martis, dopo quanto avvenuto questa mattina via Giusti, dove un albero è caduto su un furgone, ci mette anche il carico: «Quanto avvenuto in via Giusti conferma quando stiamo dicendo da tempo: non esiste un piano organico delle manutenzioni del verde. L’albero non era fra quelli inseriti nella lista dei tagli, ma è venuto giù lo stesso. L’impressione è che si rischi di tagliare piante sane e ne restino su altre che rappresentano un pericolo».
La sentenza del Tar, il sindaco rettifica
In merito alle dichiarazioni fatte lo scorso 29 ottobre dal sindaco di Grosseto nel comunicato “Vittoria del Comune di Grosseto al Tar: respinto il ricorso sull’abbattimento degli alberi in piazza Ponchielli” e con sottotitolo “Il commento del sindaco” visto quanto discusso stamani, 20 novembre, durante la riunione della quinta commissione consiliare il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna rettifica e precisa
«La sentenza non è entrata nel merito delle scelte prodotte dall’amministrazione comunale, ma ha dichiarato il ricorso inammissibile per difetto di legittimazione attiva in capo al soggetto ricorrente. Il collegio ha infatti rilevato che il comitato si è costituito solo il 16 settembre 2025, pochi giorni dopo l’adozione della delibera impugnata. Secondo la giurisprudenza amministrativa, questo non configura un’entità dotata di quell’adeguata rappresentatività e di quel collegamento territoriale stabile necessari per tutelare un interesse diffuso e collettivo in giudizio. La protezione degli interessi diffusi, come specificato in sentenza, richiede che l’ente possieda un’effettiva capacità rappresentativa e sia preesistente, in linea con i principi del Consiglio di Stato e la natura stessa della giurisdizione. Tutto ciò precisato, permane in me la certezza che l’abbattimento degli alberi ritenuti a rischio è doveroso e rispondente alle norme e al buonsenso. Si tratta di interventi delicati e che non vengono fatti a cuor leggero: la sicurezza dei cittadini è la nostra priorità assoluta e su questo non faremo mai un passo indietro. Credo sul tema sia necessario evitare divisioni ideologiche e puntare a una convergenza basata su pareri tecnici».
L’elenco delle piante da abbattere, via per via
È un elenco che pesa, perché dietro ogni nome di via c’è un albero che non ci sarà più. Il Comune ha deciso l’abbattimento di 215 alberature, tutte giudicate in classe D, cioè a rischio crollo secondo la semplice, e molto contestata, valutazione Vta.
Dove saranno effettuati i tagli? E quali specie sono coinvolte? Ecco la mappa completa, zona per zona, via per via.
Stadio e vie limitrofe
È la zona più colpita: 36 pini domestici tra marciapiedi e aiuole di via dei Veterani dello sport, viale Giotto, area dello stadio, via Parini.
Via Vetulonia (spartitraffico)
Un altro fronte molto significativo: 27 piante, quasi tutte olmi campestri, più una tamerice.
È uno dei viali cittadini che cambierà volto.

Piazza Donatello
Nel parcheggio sono previsti 9 abbattimenti: 8 pini domestici e un pioppo nero.
Barbanella
Interventi diffusi in tutto il quartiere, soprattutto attorno alle scuole: via De Amicis: 12 pini domestici, via Rovetta: 7 pini domestici, via Uranio: 2 pini domestici, via Giusti: 5 pini domestici, via Manzoni: 1 pino domestico.

Via Cipro e via Ruggero Leoncavallo
4 pini domestici, tra aiuole e marciapiedi.
Via Batignanese – Roselle
Nel parco giochi è previsto l’abbattimento di 1 pino domestico.
Via Podgora – via Jugoslavia – via Portogallo
Nel parco giochi e nelle aree limitrofe verranno rimossi 11 pini domestici.

Piazza Ponchielli
Qui scompaiono 4 platani ibridi che ombreggiavano i marciapiedi.
Via Gramsci
Previsti 3 alberi dei sigari (catalpa).
Via Manetti – Club Tennis
Rimozione di un cedro del Libano.
Parco Pollini, via Ximenes
1 pino domestico e 1 leccio saranno abbattuti.
Piazza Volturno
L’intervento riguarda 4 pini domestici, alcuni dei quali di grandi dimensioni.
Via Topazio
Prevista la rimozione di 1 pino domestico nello spartitraffico.
Zona Gorarella
Coinvolte molte aree scolastiche: via Einaudi: 7 pini domestici, via Giotto: 1 pino domestico, via Fiesole: 2 pini domestici, via Giordano: 8 pini domestici, via Lago Maggiore / Lago di Varano / Brigate Partigiane: 5 pini domestici, via Portogallo (scuola media): 15 abbattimenti fra pini e platani.

Via Emilia
Previsti 4 abbattimenti, tutti platani ibridi.
Via Calabria
Nello spartitraffico saranno tagliati 8 pini domestici, di cui alcuni molto alti (fino a 20 metri).
Via Sicilia – scuola elementare
Una delle zone con la concentrazione maggiore: 14 pini domestici, molti oltre i 60–70 cm di diametro.

Via Senese – complesso scolastico
Nell’area esterna fra le scuole scompariranno 9 alberi fra catalpe, platani ibridi e un pioppo.
Scuole di via Papa Giovanni XXIII, via Merloni, via Marche
Ulteriori abbattimenti distribuiti tra pini domestici, platani, eucalipti e un albero di Giuda.
Roselle – via delle Terme
Qui è prevista la rimozione di 1 pino domestico.
Il totale: 215 alberi destinati al taglio
Sono 215 in tutto, come comunicato dal Comune.
In molti casi si tratta di alberi di grandi dimensioni, spesso oltre i 60–80 cm di diametro.



