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Volti di Maremma: Piero Fanti, il maremmano che portò l’Italia nello spazio

Un grande talento maremmano dietro l’avventura spaziale italiana: è la storia di Piero Fanti, nato a Gavorrano, fondatore di Telespazio e protagonista assoluto delle telecomunicazioni satellitari. Un Volto di Maremma che ha guardato oltre i confini del mondo
Volti di Maremma. Il centro spaziale del Fucino, Piero Fanti e la targa che lo ricorda come fondatore di Telespazio
Volti di Maremma. Il centro spaziale del Fucino, Piero Fanti e la targa che lo ricorda come fondatore di Telespazio

Inizia con questo articolo una collaborazione di MaremmaOggi con Rossano Marzocchi. Ecco “Volti di Maremma“, un percorso attraverso i personaggi che hanno fatto grande la nostra terra. E che ancora la stanno facendo.

di Rossano Marzocchi

GAVORRANO. La più antica azienda al mondo operante nell’ambito dei servizi spaziali è una joint-venture tra Finmeccanica e Thales con sede a Roma e circa duemilacinquecento dipendenti: il suo nome è Telespazio. Cosa c’entra, si dirà, con la Maremma? C’entra eccome, poiché la paternità ce l’ha un maremmano Doc: l’ingegnere Piero Fanti.

Nato a Gavorrano nel 1924, Piero si trasferisce con la famiglia a Grosseto, in un villino in via Porciatti. Persona semplice, dal carattere schivo e quasi timido, Fanti frequenta il liceo classico cittadino per iscriversi, dopo la maturità, alla facoltà di Ingegneria elettronica dell’Università di Pisa, dove si laurea nel 1949.

La crescita professionale

Nel 1951 viene assunto dalla Italcable e destinato al servizio tecnico della direzione generale. Le sue capacità professionali lo pongono subito in luce, tanto che nel ’57 assume la sovrintendenza della stazione cablografica della Italcable a Malaga.

Richiamato in Italia due anni dopo, si occupa di telecomunicazioni satellitari fino all’anno della svolta, il 1961.

La nascita di Telespazio

In quell’anno, infatti, alla guida di un gruppo di ingegneri, crea Telespazio, di cui lo stesso Fanti assume la direzione. Nel 1963, in provincia dell’Aquila, a Fucino, sorge il centro spaziale “Piero Fanti”, riconosciuto come il primo e più importante “teleporto” al mondo per usi civili. Nel 1967, Fanti diventa presidente del Consorzio per Sistemi di Telecomunicazioni Spaziali e l’anno dopo viene nominato direttore generale di Telespazio.

Un italiano nello spazio… prima di tutti

Sembra impensabile che un italiano possa autorevolmente trattare i principali aspetti di una tecnologia che è patrimonio esclusivo di altri continenti, invece Fanti, forte della grandissima competenza, si fa sentire e ottiene credibilità.

Una scomparsa troppo precoce

Come tutte le belle avventure, purtroppo anche quella di Piero Fanti finisce troppo presto, perché scompare nel 1970, all’età di quarantasei anni.

Ci piace però immaginarlo nel suo studio, chinato sulle carte e con lo sguardo fuori dalla finestra, rivolto al cielo.






Rossano Marzocchi, nota biografica

Rossano Marzocchi è nato e vive a Grosseto. Giornalista pubblicista, già direttore di banca, è un attento studioso e cultore di storia locale, tematica che da molti anni tratta su quotidiani e periodici legati al territorio.

In particolare, dal 2011 al 2025, su La Nazione Grosseto ha ripercorso ogni domenica le vite di uomini e donne che hanno segnato la Maremma, raccontando negli anni le storie di oltre seicento personaggi.

 

È membro delle redazioni del settimanale Toscana Oggi/Rinnovamento e del mensile Maremma Magazine, del consiglio di amministrazione della Fondazione Luciano Bianciardi e dell’Arciconfraternita di Misericordia di Grosseto.

Ha ricoperto in passato incarichi pubblici e istituzionali, tra i quali membro della Commissione Toponomastica del Comune di Grosseto, della Commissione consultiva del Teatro Comunale degli Industri e commissario dell’Azienda Farmaceutica Comunale. Per il suo impegno per il territorio, nel 2005 è stato insignito anche dell’onorificenza di Commendatore della Repubblica.

È autore, inoltre, di numerosi saggi che affondano la penna nella Maremma e nella sua gente. Tra questi, Vite nel vento – Storie e persone che hanno segnato l’ultimo secolo in Maremma” (Polistampa, 2009), acquisito anche dalle biblioteche statunitensi delle Università di Princeton, Harvard e Yale, nonché dalla Library of Congress e dalla New York Public Library; Maremma voce dell’anima – Il linguaggio della nostra terra (Innocenti Editore, 2017); La storia dei Grifoni – Sessant’anni del premio della Proloco di Grosseto, scritto insieme a Umberto Carini (Innocenti Editore, 2018).

Nel 2025, La Nazione ha pubblicato il libro da lui curato “Storie di Maremma – Grosseto e la sua terra nei volti dei protagonisti”, che raccoglie una selezione di articoli dell’autore tra quelli pubblicati nel tempo per il giornale.

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