GROSSETO. La cancellazione del Corridoio tirrenico è ufficialmente completa. A dirlo è Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione ambiente alla Camera, che denuncia come il governo abbia definanziato l’opera e rimossa dall’elenco delle infrastrutture prioritarie.
Una svolta che arriva mentre, negli ultimi mesi, si sono registrati incidenti gravissimi sull’Aurelia, con la strada che rimane uno dei punti più pericolosi della viabilità toscana.
Per questo Simiani ha scritto ai prefetti di Grosseto, Paola Berardino, e di Livorno, Giancarlo Dionisi, chiedendo una riunione urgente.
«Situazione gravissima: convocare subito un tavolo con enti locali e Anas»
«Considerata la gravità della situazione – dice Simiani – ritengo necessario un incontro istituzionale con Regione Toscana, enti locali, Anas e forze dell’ordine, per individuare misure urgenti sulla sicurezza stradale e valutare gli sviluppi relativi al completamento dell’infrastruttura».
Secondo il deputato Pd, il recente aggiornamento dell’accordo di programma tra Anas e Ministero delle Infrastrutture recepisce la delibera Cipess pubblicata in Gazzetta Ufficiale:
«La cancellazione della Tirrenica è completa – sottolinea – e soprattutto visibile a tutti: basta consultare il documento pubblicato sul sito del ministero delle Infrastrutture».
«Una decisione che penalizza il territorio»
Per Simiani, la decisione non è tecnica ma politica: «Il governo Meloni ha bloccato il passaggio delle competenze tra Sat e Anas per utilizzare le risorse già stanziate per altri scopi – dice – Questa è la verità dei fatti e dei documenti».
Ma al botta e risposta tra maggioranza e opposizione, Simiani preferisce parlare della penalizzazione del territorio. «Questa scelta penalizza due province – dice – Soltanto venerdì 31 ottobre si è registrato l’ennesimo episodio sull’Aurelia a Capalbio. La statale è pericolosa e non può essere cancellata in questo modo».
Prima il taglio di 80 milioni, ora l’esclusione del lotto 5A
Come riportato da MaremmaOggi nei giorni scorsi, erano già stati tagliati 80 milioni destinati al progetto.
Adesso è arrivata la conferma dell’esclusione totale del lotto 5A, quello più atteso per la sicurezza del tratto maremmanno.
Un doppio colpo che, per il Pd, «penalizza ancora una volta la Toscana e soprattutto la Maremma».
«Non ci fermeremo»
Simiani ribadisce che la battaglia continuerà:
«La Tirrenica è un’opera strategica, attesa da decenni – dice ancora il deputato – Non può essere cancellata con un colpo di penna. Come Pd continueremo a opporci e a chiedere che siano rispettati gli impegni verso i territori».