GROSSETO. L’autunno è appena iniziato, ma in Maremma si comincia già a parlare di influenza. I primi casi, dicono i medici, potrebbero arrivare già a fine ottobre.
E il virus, quest’anno, sembra tutt’altro che leggero.
«Le varianti in circolazione sono più aggressive rispetto al passato – spiegano i medici di base –: febbre alta, dolori articolari e un decorso più lungo sono i sintomi che ci aspettiamo di vedere».
Picco da novembre in poi: sarà un’influenza impegnativa
Secondo le previsioni epidemiologiche, il picco influenzale in Toscana è atteso tra fine novembre e le prime settimane di gennaio, quando le temperature più rigide favoriranno la diffusione del virus.
Già a ottobre, però, si registreranno i primi casi, soprattutto tra i bambini e chi lavora a contatto con il pubblico.
L’anno scorso, nella provincia di Grosseto, oltre 25.000 persone sono state colpite dall’influenza stagionale.
Quest’anno – dicono gli esperti – il numero potrebbe salire fino a 30.000.
Le varianti in circolazione: sintomi più forti e decorso più lungo
I laboratori che monitorano i ceppi influenzali in Italia segnalano la presenza di tre varianti principali:
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H1N1, la cosiddetta “suina”, tornata in forma più aggressiva;
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H3N2, che colpisce soprattutto gli anziani;
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B/Victoria, tipica dei più giovani.
Tutte e tre sono incluse nel vaccino antinfluenzale 2025, ma chi si ammala può aspettarsi febbre sopra i 38°C, dolori muscolari intensi, forte spossatezza e tosse secca che può durare anche due settimane.
Il consiglio dei medici: «Vaccinatevi, soprattutto se siete fragili»
Il messaggio che arriva dalle associazioni dei medici di famiglia è chiaro: vaccinarsi è la miglior difesa.
La campagna antinfluenzale inizierà a fine ottobre e interesserà in particolare:
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over 60,
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persone con patologie croniche (respiratorie, cardiache, metaboliche),
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operatori sanitari e scolastici,
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bambini tra 6 mesi e 6 anni,
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e donne in gravidanza.
«La vaccinazione non solo riduce il rischio di ammalarsi – spiegano dal dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana Sud Est – ma anche la gravità dei sintomi e le complicanze, che nei soggetti fragili possono diventare pericolose».
Per informazioni sulle modalità di prenotazione è possibile consultare il sito dell’Asl Toscana Sud Est o chiedere al proprio medico di base.
La stima in Maremma: fino a 30.000 casi
I dati degli ultimi anni parlano chiaro: in Maremma il virus si diffonde rapidamente, soprattutto nei mesi freddi e negli ambienti chiusi.
Gli esperti stimano fino a 30.000 casi nella provincia di Grosseto tra novembre e febbraio.
La raccomandazione, per tutti, è quella di non sottovalutare i primi sintomi, evitare automedicazione e – in caso di febbre persistente o difficoltà respiratorie – consultare subito il medico di famiglia.
Quando fare il vaccino
Il momento ideale per vaccinarsi è tra fine ottobre e metà novembre, in modo da avere la copertura attiva prima del picco.
Le vaccinazioni saranno disponibili gratuitamente per le categorie a rischio nei centri vaccinali dell’Asl e negli studi dei medici di base.
Come riconoscere l’influenza
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Febbre alta (oltre 38°C) che compare bruscamente
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Dolori muscolari e articolari diffusi
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Mal di testa e spossatezza intensa
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Tosse secca e mal di gola
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Brividi e perdita di appetito
Se i sintomi durano più di 4-5 giorni o peggiorano, è bene rivolgersi al medico.
Cosa fare se ci si ammala
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Restare a casa e evitare il contatto con altre persone
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Bere molti liquidi e riposare
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Non assumere antibiotici se non prescritti
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Usare antipiretici solo in caso di febbre alta
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Coprirsi bene e aerare le stanze



