ORBETELLO. Questa mattina il consiglio comunale di Orbetello ha compiuto un passo fondamentale: con voto unanime è stato approvato lo statuto del nuovo Consorzio di gestione ambientale della Laguna di Orbetello, destinato alla tutela e alla valorizzazione di uno degli ecosistemi più preziosi della Maremma Toscana.
Un risultato che ha visto convergere sia la maggioranza che l’opposizione, in un raro momento di unità istituzionale.
La decisione viene considerata un segnale forte di attenzione all’ambiente, allo sviluppo sostenibile e al futuro della laguna di Orbetello, patrimonio naturale di rilievo nazionale.
Un progetto senza costi aggiuntivi per i cittadini
L’amministrazione comunale ha sottolineato come la quota a carico del Comune non comporterà né aumenti di tasse né riduzioni di servizi.
Per il 2025 sono stati stanziati 122 mila euro, attingendo all’avanzo di bilancio: una scelta che sarà replicata anche per il 2026 e il 2027.
Il messaggio è chiaro: il Consorzio nasce «a costo zero» per i cittadini e punta a rafforzare la gestione ambientale della laguna di Orbetello senza pesare sulle famiglie.
La struttura e le quote del nuovo ente
Il nuovo Consorzio per la laguna di Orbetello vedrà il coinvolgimento di diversi soggetti istituzionali, con questa ripartizione delle quote:
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47% Ministero dell’Ambiente
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35% Regione Toscana
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12% Comune di Orbetello
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1% Comune di Monte Argentario
Lo statuto prevede che bilanci e programmi vengano approvati solo all’unanimità, garantendo così al Comune un potere di veto a tutela del territorio e delle sue risorse ambientali.
Prossimi passi e governance
Con l’approvazione dello statuto si apre la fase operativa. Tra i prossimi obiettivi:
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definizione della perimetrazione dell’area d’azione del Consorzio
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istituzione degli organi di governance: amministratore unico nominato dal Ministero, comitato tecnico-scientifico e collegio dei revisori dei conti
La roadmap prevede a breve l’adozione definitiva dei confini da parte del consiglio comunale e, successivamente, il decreto ministeriale che renderà pienamente operativo l’ente.
Un percorso che si inserisce nel più ampio quadro delle politiche di governance ambientale in Toscana.
Una vittoria per la città e per l’ambiente
Il voto unanime rappresenta un successo politico e amministrativo per la città di Orbetello.
La laguna, considerata il cuore naturale della Costa d’Argento e una delle aree umide più importanti della Maremma, sarà gestita attraverso un modello innovativo che unisce tutela ambientale, trasparenza e partecipazione istituzionale.
Un passo che l’amministrazione definisce «straordinario» e che segna l’inizio di una nuova stagione per la laguna di Orbetello, la Maremma e la Toscana sostenibile.
Cosa prevede la legge 11/2025 sul Parco ambientale della laguna di Orbetello
Istituzione e natura dell’ente
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Nasce il Parco ambientale della laguna di Orbetello, gestito da un consorzio di diritto pubblico con sede a Orbetello. Partecipano: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comune di Orbetello, Comune di Monte Argentario. Non si applica la legge-quadro 394/1991 sulle aree protette. Gazzetta Ufficiale
Organi
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Assemblea degli enti consorziati
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Comitato tecnico-scientifico
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Amministratore unico
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Collegio dei revisori dei conti.
Funzioni e attività del consorzio
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Salvaguardia della laguna e supporto agli enti per Natura 2000 e aree protette.
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Gestione/manutenzione di impianti e mezzi (pompaggi, paratoie, grigliatura, monitoraggio).
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Manutenzione del sistema lagunare (anche escavazioni fanghi).
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Raccolta e trattamento delle alghe e possibile riutilizzo a fini ambientali.
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Monitoraggi chimico-batteriologici e ricerca per l’ecosistema.
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Manutenzione di sponde e canali.
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Supporto tecnico agli enti locali per la legge «SalvaMare» 60/2022 e per i piani di gestione acque/alluvioni dell’Autorità di bacino.
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Possibilità di avvalersi di uffici e società in house di Regione/enti locali e Stato (senza nuovi oneri, salvo le spese autorizzate).
Statuto e dotazione
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Lo statuto è approvato con decreto del Ministero entro 150 giorni dall’entrata in vigore, previa intesa con gli altri enti.
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Lo statuto definisce perimetro del Parco, quote e rapporti finanziari, contributo ordinario, organizzazione e regole di funzionamento.
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Dotazione organica massima: 4 unità di personale (spesa autorizzata: 177.443 €/anno + 20.000 € per concorsi 2025).
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Controllo della Corte dei conti sulla gestione finanziaria.
Assemblea
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Composta dai vertici politici degli enti (o delegati); pesi di voto proporzionali alle quote stabilite dallo statuto.
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Approva bilancio di previsione, obiettivi/interventi, rendiconto, regolamenti e nomine del comitato tecnico-scientifico.
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Nessun compenso o gettone per la partecipazione.
Comitato tecnico-scientifico
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Funzioni di indirizzo, proposta e parere: linee operative, valutazioni risultati, metodi tecnico-scientifici.
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Composizione: 5 membri effettivi + 5 supplenti (uno per ciascun ente consorziato; presidente designato dal Ministero; vice dalla Regione).
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Gettone di presenza e rimborsi entro tetti di spesa; spesa autorizzata: 13.833 €/anno.
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Si riunisce almeno 2 volte l’anno; delibera a maggioranza.
Amministratore unico
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Nominato dal Ministero, d’intesa con la Regione e sentiti gli altri enti, tra una terna di profili con competenze ambientali e esperienza manageriale o dirigenziale qualificata.
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Mandato: 3 anni, rinnovabile per 2 volte; possibili revoche per inadempienze o mancato conseguimento obiettivi.
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Incompatibile con lavoro dipendente salvo aspettativa.
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Trattamento economico definito dallo statuto entro limiti di spesa (149.497 €/anno autorizzati).
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Predispone bilancio di previsione, rendiconto e relazione annuale ai soggetti consorziati.
Collegio dei revisori
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Nominato dal Mef tra revisori legali: presidente designato dal Mef, un membro designato dalla Regione, un membro a rotazione designato dai Comuni.
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Mandato: 3 anni, una sola conferma possibile.
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Indennità entro tetti fissati dallo statuto; spese autorizzate: 35.493 €/anno (+ 4.093 €/anno per rimborsi).
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Parere obbligatorio su bilanci; relazione annuale ai consorziati; controllo su efficienza e tutela dell’interesse pubblico.
Entrate e finanza
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Contributi ordinari annuali (quota Ministero 479.641 € nel 2025, 499.641 € dal 2026) + quote di Regione e altri enti in proporzione allo statuto.
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Risorse dalle autorizzazioni di spesa (artt. 3, 4, 6-8), contributi straordinari degli enti, altri proventi e finanziamenti da bandi regionali/nazionali/UE.
Bilanci e risultati
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Bilancio di previsione (annuale e pluriennale) adottato entro 31 ottobre; rendiconto entro 30 aprile; entrambi trasmessi al Ministero dell’ambiente con parere del collegio.
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Bilancio secondo i principi del codice civile; il rendiconto include relazione dell’amministratore unico sugli obiettivi.
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Risultato positivo: accantonamento a riserva (almeno 20% indisponibile per coprire perdite future); il resto può finanziare investimenti o iniziative straordinarie, su autorizzazione dell’assemblea.
Coperture e decorrenze
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Autorizzazione di spesa: 1 milione €/anno dal 2025 per gli oneri (artt. 3, 4, 6-8 e 9, lett. a), con copertura sul fondo speciale del Mef.
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Entrata in vigore: 26 febbraio 2025.




