PIOMBINO. Valentina Capuano, 36 anni, piombinese, lavoratrice in una cooperativa sociale e candidata del Partito Democratico alle elezioni regionali, è finita nel mirino degli haters sui social.
Su Facebook sono comparsi commenti offensivi e frasi sessiste come «Donna senza dignità» e «Vergognati schifosa». E anche di peggio, con allusioni sessuali pesanti. Un attacco personale che non riguarda solo la politica, ma la sua identità di donna impegnata in prima persona nella vita pubblica.
La presa di posizione del Pd Piombino
A condannare con fermezza l’accaduto è il segretario dell’Unione comunale del Pd di Piombino, Fabio Cento, che denuncia il clima di odio e la violenza verbale sempre più diffusa in rete:
«La violenza verbale non è confronto democratico. Registriamo attacchi ricorrenti contro le nostre candidate: è intollerabile e sarà perseguito nelle sedi opportune».
Cento aggiunge un messaggio di sostegno alla candidata:
«A Valentina Capuano un grande abbraccio e tutta la nostra vicinanza. Andiamo avanti a fare bella politica anche per contrastare quest’odio. Zero tolleranza per il sessismo».
Sessismo e politica: un fenomeno diffuso
Il caso Capuano si inserisce in un contesto più ampio, che vede sempre più donne in politica bersaglio di attacchi sessisti e offese sui social. Un problema che non riguarda solo la Toscana, ma che interessa tutto il Paese e che mette in discussione la qualità del confronto democratico.
Il Pd di Piombino ribadisce così la necessità di mantenere «toni consoni e rispettosi», invitando i cittadini a condannare ogni forma di violenza verbale e discriminazione.
La solidarietà di Silvia Gesess: «Dinamiche tribali»
A Valentina arriva la solidarietà di Silvia Gesess, candidata al consiglio regionale lista Giani Presidente Casa Riformista.
«Vorrei prima di tutto esprimere massima solidarietà a Valentina Capuano, candidata al consiglio regionale per il Pd.»
«Purtroppo non è la prima volta è non sarà neanche l’ultima, che una donna diventa bersaglio di violenza verbale e sessista sui social, soltanto perché semplicemente ha deciso di impegnarsi in politica».
«Alle volte non importa neanche candidarsi per essere oggetto di queste spregevoli attenzioni, il villaggio globale ha dinamiche tribali, le tribù di denigratori attaccano soprattutto coloro che ritengono più deboli, ma sbagliano, perché noi donne siamo la metà della popolazione mondiale e siamo decise a prenderci i nostri spazi, senza chiedere il permesso a nessuno».
«Viva Valentina, viva le donne in politica».