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Lite per i soldi spariti, gambizzato ventenne

Il ragazzo è stato ricoverato all’ospedale Misericordia: il colpo di pistola gli ha frantumato un ginocchio, aveva anche una ferita d’arma da taglio all’addome. È caccia all’uomo per trovare il responsabile
I carabinieri in una zona boschiva

GROSSETO. Sarebbe stata la sparizione di una somma di denaro a scatenare la lite e armare la mano del ragazzo che giovedì 17 settembre ha sparato a un ginocchio a un suo coetaneo sotto al cavalcavia di Grancia, frazione alle porte di Grosseto. 

Il bersaglio, un tunisino poco più che ventenne, è stato raggiunto da un proiettile al ginocchio. Quando è arrivato all’ospedale Misericordia, aveva anche una ferita di arma da taglio all’addome

La lite sfociata nel sangue

Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione sarebbe scattata per la cifra scomparsa. Soldi che probabilmente erano stati ricavati dall’attività di spaccio

I due con ogni probabilità si conoscevano quindi. Il ragazzo che ha sparato, subito dopo è fuggito facendo perdere le proprie tracce. Sul posto sono arrivati i soccorsi del 118 e le pattuglie dei carabinieri.

Il giovane ferito, in condizioni gravi ma non in pericolo di vita, è stato portato all’ospedale Misericordia di Grosseto, dove si trova ricoverato in ortopedia.

Intanto i carabinieri stanno lavorando per rintracciare l’aggressore e ricostruire nel dettaglio la dinamica di quella che appare come una spedizione punitiva legata al mondo della droga.

Il market della droga sotto al cavalcavia

È una zona tenuta sotto controllo dalle forze dell’ordine ormai da anni, quella dov’è avvenuto l’agguato. Una zona dove la presenza di spacciatori nella boscaglia e di clienti che vanno e vengono per acquistare soprattutto cocaina, è stata segnalata da chi vive nei poderi intorno più e più volte. 

E la conferma che quella è sempre stata una piazza di spaccio, è arrivata via via dalle varie operazioni delle forze dell’ordine, che hanno trovato quantitativi di sostanze stupefacenti nascoste anche sotto terra. 

Non solo spacciatori: mercoledì sera, insieme al 23enne di origini tunisine rimasto ferito con un colpo di pistola, c’era anche una donna, una grossetana, che è stata trovata dai soccorritori sotto choc

La caccia all’uomo

Ma in quel fazzoletto di terra rialzato sotto al cavalcavia, giovedì sera, ci sarebbero state anche altre persone, quando è scattato l’agguato. 

I carabinieri stanno cercando senza sosta, il ragazzo che ha fatto fuoco. È scappato portando con sé l’arma. Ha una pistola che ha già utilizzato e potrebbe farlo ancora. 

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