SAN VINCENZO. Cassonetti che straripano, sacchi dell’immondizia accumulati a terra, abbandoni sempre più frequenti. È così che si presenta ai turisti la città di San Vincenzo.
È così che i residenti sono costretti a vivere ormai da tempo, tra tessere non ritirate e bidoni con una volumetria troppo esigua rispetto all’utenza del territorio.
Il sindaco Paolo Riccucci riconosce per primo la gravità della situazione e la pesantezza del disagio con cui i cittadini convivono almeno da inizio stagione. Nonostante i numerosi dialoghi con Sei Toscana e i tentativi di apportare migliorie con aumenti nel numero delle vuotature delle postazioni e altri accorgimenti, la situazione non è cambiata di una virgola, semmai continua inesorabilmente a peggiorare.
Riccucci: «Vogliamo un’immagine decorosa»
«I cassonetti straripanti e i sacchi continuamente a terra intorno alle postazioni sono ormai da giorni a San Vincenzo un’immagine ricorrente. Ritengo che la situazione sia diventata intollerabile, oltre che indecente».
Sono le parole del sindaco di San Vincenzo, Paolo Riccucci, in merito a quanto da settimane si sta riscontrando sul territorio in merito al servizio di raccolta dei rifiuti, gestito da Sei Toscana. Dopo il ponte di Ferragosto, infatti, le cose non sono cambiate e la richiesta, adesso, è quella di una netta inversione di rotta al fine di tornare ad avere una immagine decorosa del paese.
Da Pasqua a Ferragosto, nulla è cambiato
«In occasione del ponte di Pasqua – ha spiegato il sindaco – avevamo riscontrato disservizi gravi che portarono ad un confronto con il gestore, Sei Toscana, soprattutto in vista della stagione estiva. Le rassicurazioni avute e l’attivazione di alcuni servizi come la tessera digitale, sono state accolte dall’Amministrazione con la dovuta attenzione ma non mi sono mai sembrate misure sufficienti per evitare ulteriori problemi quando, soprattutto nel mese di agosto, il paese avrebbe moltiplicato le sue presenze. Oggi appare sempre più chiaro che Sei non è stata in grado di garantire un servizio sufficiente. E a giudicare dalla situazione in altri Comuni – ha aggiunto -, non è un problema legato all’introduzione delle tessere ma a precise mancanze nel servizio fornito».
Postazioni poche, ritiri ancora meno
Un problema accentuato anche dal numero delle postazioni presenti.
«L’azienda – ha evidenziato il sindaco Riccucci – ha imposto la riduzione dei cassonetti, facendo affidamento sul ritiro dedicato alle attività e sulla previsione di una maggiore differenziazione dei rifiuti. Le stime erano del tutto insufficienti al punto da prevedere circa la metà dei cassonetti oggi presenti, e solo grazie all’intervento del Comune si è ottenuto che il taglio non fosse così drastico. Riusciamo solo ad immaginare quale disastro sia stato evitato. In particolare i cassonetti di colore giallo del multimateriale vanno aumentati in almeno 9/10 postazioni».

Altro aspetto da rivedere sono i ritiri che, dalle segnalazioni pervenute agli uffici dell’ente, spesso saltano.
«Situazione – ha proseguito – che ci ha portato quasi ogni settimana a sollecitare l’azienda perché intervenisse. Non è il ruolo del Comune, il gestore ha il dovere di garantire il servizio nelle modalità previste, con particolare attenzione ai momenti di maggior criticità. È inoltre assolutamente necessario prevedere, almeno in questo periodo estivo, un’igienizzazione costante dei cassonetti dell’organico e dell’indifferenziato, per evitare il cattivo odore insopportabile che si crea molto velocemente con le temperature estive. Da parte nostra – ha sottolineato il sindaco -, come Amministrazione, nell’ottica di limitare i disagi a cittadini e turisti, abbiamo coinvolto l’azienda speciale San Vincenzo Servizi per lo svuotamento dei cestini, un servizio importante che ha un costo ulteriore per l’ente. Voglio anche ringraziare i volontari civici che, con grande dedizione e impegno, contribuiscono a segnalare situazioni di criticità. Senza il loro contributo posso ipotizzare che la situazione rifiuti sarebbe stata davvero disastrosa».
Sì al dialogo ma solo se è produttivo
«Ultimo aspetto da risolvere – ha sottolineato il sindaco – è la consegna delle tessere. Se con la tariffazione puntuale è stato possibile individuare molte utenze che usufruivano del servizio senza essere iscritte, e quindi senza pagare, pesando sugli altri, dall’altra parte sono ancora troppi gli utenti non hanno ritirato la loro card. Credo, pertanto, che il gestore del servizio debba provvedere a spedirle via raccomandata con ricevuta di ritorno, come avevamo già suggerito in precedenza, inascoltati. Per quanto ci riguarda – ha concluso il sindaco – affronteremo la questione delle attività che non utilizzano il servizio loro dedicato, per evitare che i cassonetti si riempiano in brevissimo tempo, creando non pochi disagi ai cittadini. Intendiamo restare collaborativi con Sei Toscana, a patto, però, che ci sia la volontà da parte dell’azienda di risolvere in modo tempestivo una situazione che, al momento, è diventata intollerabile oltre che indecente».