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Contributi alla Deceris, il Pd: «Inopportunità politica»

Non si placa il caso Deceris, i 7000 euro di contributo. Dopo i consiglieri di maggioranza Bragaglia e Vasellini e la replica di Tornusciolo interviene il gruppo consiliare del Pd
Il Comune di Grosseto e corso Carducci
Il Comune di Grosseto

GROSSETO. Non si placa il caso Deceris, il contributo di 7000 euro dato dal Comune, dopo un bando pubblico, all’associazione. Ne hanno parlato, nei giorni scorsi, i consiglieri di maggioranza Bragaglia e Vasellini. Loro ha risposto Gino Tornusciolo

Ora sulla vicenda interviene anche il gruppo del Partito Democratico in consiglio comunale.

Parlando, al di là del bando, di “inopportunità politica”.

Il Pd: «Denuciamo il caso Deceris da un anno»

«A distanza di un anno dalla nostra prima denuncia, – scrivono i consiglieri del Pd – torna alla ribalta il caso dei 7.000 euro di fondi comunali assegnati all’associazione Deceris, legata a posizioni di estrema destra e presieduta dal consigliere comunale della Lega Gino Tornusciolo».

«Il Partito Democratico di Grosseto è stato l’unico, già a gennaio 2024, a sollevare pubblicamente il problema del conflitto di interessi e della totale inopportunità politica di finanziare con soldi pubblici un’associazione che si ispira a valori nostalgici e guidata da un rappresentante istituzionale».

«Quello che oggi sorprende, o meglio indigna, è il risveglio improvviso dei due consiglieri comunali appartenenti alla corrente “vannacciana” della Lega, che denunciano la vicenda dopo oltre un anno di assoluto silenzio. Dove erano quando il Pd portava il caso all’attenzione dell’amministrazione e dell’opinione pubblica? Perché parlano solo ora, in pieno scontro interno alla Lega?»

«Il Comune se ne lava le mani»

«Lo stesso comunicato di risposta del Comune non chiarisce, ma confonde. È un testo politico, diffuso in fretta ad agosto, che prova a ridurre tutto a una normale procedura amministrativa, scaricando la responsabilità sulle strutture tecniche. Si rivendica la correttezza formale di un bando pubblico, ma non una parola viene spesa sul merito politico della scelta né sul conflitto di interessi».

«La verità è che la legittimità amministrativa non cancella l’inopportunità politica. L’Amministrazione si nasconde dietro i tecnicismi per non assumersi alcuna responsabilità. Dire che “è colpa della commissione” non basta a lavarsi le mani».

«Nel frattempo dentro la Lega si consumano scontri di corrente, e il caso Deceris diventa solo un’arma interna. Ma i cittadini vedono bene che qui non c’è trasparenza né responsabilità».

«Il Partito Democratico, al contrario, ha sempre tenuto alta l’attenzione su questa vicenda, con coerenza e senza calcoli politici. In questi 4 anni di opposizione abbiamo denunciato i contributi elargiti a pioggia, spesso con fondi dell’imposta di soggiorno, a iniziative senza ricadute per la città e utili soltanto a rafforzare il consenso di qualche assessore».

«Notiamo con interesse che adesso anche alcuni consiglieri di maggioranza iniziano ad accorgersi del problema. Meglio tardi che mai: li invitiamo a riprendere tutte le delibere di giunta approvate, visibili sull’albo pretorio, per verificare a chi e per cosa sono stati dati i contributi. L’azione politica di questa amministrazione prevalentemente è stata quella di dare contributi a iniziative a basso impatto turistico-sociale e poco altro».

«Chi governa deve rispondere politicamente delle scelte che compie. La politica ha bisogno di serietà e responsabilità, non di autoassoluzioni e giochi di corrente».

 

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