GROSSETO. Le alte temperature e il caldo di questa estate torrida sono tra i nemici più significativi dei lavoratori, in particolare di quelli in agricoltura, visto e considerato che la loro attività si svolge per la quasi totalità all’aperto.
In funzione di queste difficoltà che può riscontrare chi lavora nel settore, secondo quanto disposto dal ministero della Salute, il Fimiav EBA Grosseto – il Fondo integrativo malattie, infortuni e assistenze varie dell’Ente bilaterale agricolo – costituito da Confagricoltura, Coldiretti, Cia e dalle sigle di categoria di CGIL, CISL e UIL, ha inteso promuovere una attività di divulgazione delle linee guida per la protezione dei lavoratori dal calore e delle radiazioni solari.
“Difendiamoci dal caldo!”: la nuova campagna di informazione del Fimiav EBA
La campagna “Difendiamoci dal caldo!” si sostanzia nella pubblicazione di una tavola grafica e un video con protagonisti un agricoltore e uno spaventapasseri. Il primo, in una assolata giornata estiva, giunge in un campo di grano dove si trova lo spaventapasseri, immobile sotto un sole cocente e un caldo asfissiante.
L’agricoltore prontamente estrae un ombrello e con esso protegge entrambi, offrendo da bere al “collaboratore in campo”, che sorride soddisfatto. Un messaggio immediato, realizzato dalla illustratrice Dominga Tammone, che vuole informare chi opera sulla propria sicurezza e quella dei dipendenti con un fumetto simpatico e impattante.
«Con questa campagna vogliamo consentire a tutti di comprendere l’importanza di sapersi tutelare – spiega il presidente Paolo Rossi – soprattuto se si lavora nei campi a contatto diretto con il sole. Le indicazioni ministeriali consigliano di non uscire di casa nelle ore più calde della giornata, bere acqua frequentemente e preferire determinati alimenti rispetto ad altri per prevenire tutti quei possibili rischi derivanti dall’esposizione alle alte temperature».
Le parole del presidente Paolo Rossi
«Quando si lavora in condizioni di calore eccessivo non solo si espongono i lavoratori a rischi diretti per la salute, ma aumenta anche la probabilità di infortunio in ragione di condizioni fisiche e cognitive compromesse e della conseguente minore capacità di affrontare eventi inattesi. L’agricoltura è uno dei settori maggiormente colpiti dalle alte temperature e di conseguenza gli agricoltori sono tra i lavoratori maggiormente sottoposti ai rischi connessi al caldo. I danni alla salute possono essere di tipo diretto, come crampi, sincope da calore, colpo di calore, patologie a carico della pelle e delle ghiandole sudoripare; oppure indiretto, aggravando condizioni patologiche preesistenti, o creando condizioni di affaticamento che possono ridurre la capacità di attenzione del lavoratore e aumentare, come detto, il rischio di infortuni».




