Metinvest Adria, l'accordo punto per punto. Si pensa anche all'idrogeno | MaremmaOggi Skip to content

Metinvest Adria, l’accordo punto per punto. Si pensa anche all’idrogeno

L’accordo sarà presentato alla città il 4 agosto. Ecco punto per punto cosa prevede: dalle acciaierie, all’ambiente fino all’alimentazione con l’idrogeno
Il rendering del progetto Metinvest a Piombino
Il rendering del progetto Metinvest a Piombino

PIOMBINO. Si terrà lunedì 4 agosto, alle 18.30, nella corte pentagonale del Castello, l’evento dedicato alla presentazione dell’accordo di programma sottoscritto lo scorso 10 luglio a Roma con la società Metinvest Adria per la riconversione del polo industriale di Piombino.

Il programma punto per punto

L’accordo di programma per l’attuazione del progetto integrato di messa in sicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico produttivo dell’area del polo siderurgico di Piombino è stato stipulato tra parti pubbliche e private, tra il ministero delle imprese e del made in Italy, il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il ministero del lavoro e delle politiche sociali e l’autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale e l’agenzia del demanio, d’intesa con la Regione toscana, la provincia di Livorno, il comune di Piombino, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa e Metinvest Adria.

Gli interventi sono realizzati in aree ricomprese nel sito di interesse nazionale (Sin) di Piombino, la macroarea nord, appartenente al demanio pubblico, ramo bonifica; l’area 36 ettari, anch’essa  indicata appartenente al demanio pubblico, ramo bonifica fatta eccezione per alcune sezioni, interessate dalla “Miso (messa in sicurezza operativa, ndr) pubblica”, le aree portuali appartenenti al demanio pubblico marittimo, e le aree di proprietà privata e le aree di proprietà delle società Jsw Steel Italy e Piombino Logistics Spa, interessate – per effetto dell’accordo tra la parte privata e tali società – dalla realizzazione dall’infrastruttura viaria e ferroviaria.

Infine, le aree appartenenti al demanio pubblico, ramo bonifica, interessate dalla realizzazione dell’infrastruttura viaria e ferroviaria.

Gli obiettivi dell’accordo di programma

Gli obiettivi degli interventi riguardano:

  • la riqualificazione ambientale e produttiva del sito produttivo di Piombino che prevede azioni di efficientamento energetico e miglioramento ambientale, nonché l’attuazione di un Progetto integrato di messa in sicurezza e di reindustrializzazione;
  •  la riconversione e riqualificazione produttiva dell’area di crisi industriale complessa di Piombino con interventi di potenziamento infrastrutturale e produttivo;
  • infine, la salvaguardia occupazionale con interventi per la riqualificazione della forza lavoro e il reimpiego.

Il piano industriale, un’acciaieria entro il 2028

Il piano industriale prevede la realizzazione, entro la fine del 2028, di un’acciaieria composta di due forni elettrici da 190 tonnellate ciascuno, affiancati dai necessari impianti di metallurgia secondaria per produrre la gamma di acciai prevista a piano, il cui output produttivo alimenta una colata continua collegata ad un laminatoio composto da 3+5 gabbie di laminazione, che permettono di produrre 2,7 milioni di tonnellate di coils in spessori da 0,8 a 25,4 mm, con una larghezza massima del nastro pari a 2134 mm.

Il piano industriale permette la realizzazione di lotti produttivi di limitate dimensioni, senza significative perdite di produttività, rispondendo alle esigenze del mercato composto principalmente da Pmi interessate a tali tipologie di forniture.

La realizzazione prevede anche un’ampia gamma produttiva come acciai per i rilaminatori, per la formatura a freddo – stampaggio e profondo stampaggio –, gli acciai strutturali, gli Hsla (acciaio a basso legato e alta resistenza) e gli Ahss/Uhss (acciai avanzati ad alta resistenza), e gli acciai per i serbatoi a pressione, destinata a soddisfare la domanda di tutti i settori produttivi dai tubifici alle industrie del settore della meccanica ai rilaminatori in grado di fornire il settore del bianco (grandi elettrodomestici come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forni e congelatori, ndr) e dell’automotive.

Le emissioni di CO₂ attese si attestano, in base ai principi della tassonomia definiti dalla Unione europea, su valori di poco superiori ai 200 kg per tonnellata di acciaio liquido, corrispondenti a quantità di 10 volte inferiore rispetto agli impianti precedentemente installati nel Polo siderurgico di Piombino e del 35% inferiore alla media degli impianti similari installati in Europa negli ultimi 10 anni.

La sicurezza ambientale

Previsti, anche gli interventi di rimozione e avvio al recupero o smaltimento dei cumuli di rifiuti nella macroarea nord, che competono al gruppo Jsw Steel Italy in coerenza con quanto disposto nell’accordo intervenuto tra la parte privata e il gruppo Jsw Steel Italy. 

Le parti pubbliche competenti in materia ambientale si impegnano ad assicurare, anche attraverso un’adeguata e costante attività di controllo, l’attuazione dei decreti e la concreta rimozione di detti cumuli nei tempi in essi stabiliti. La parte privata si impegna a garantire il massimo sforzo per  rispettare il piano cronologico.

Mentre le parti pubbliche competenti si impegnano a porre in essere con la massima celerità le attività istruttorie volte all’ampliamento delle discariche e al rilascio delle relative autorizzazioni. 

Per minimizzare gli impatti sull’ambiente e sulle comunità locali e dare al contempo impulso all’economia del territorio, le parti pubbliche si impegnano a favorire l’utilizzo da parte della parte privata di siti adiacenti o prossimi per lo stoccaggio, l’eventuale trattamento e/o lo smaltimento di materiali risultanti dalle attività di escavazione e demolizione e di ogni altro intervento realizzato per l’attuazione del progetto, nonché di quelli risultanti dai processi industriali, adoperandosi, inoltre, affinché sia assicurato che dette attività possano essere svolte a condizioni economiche sostenibili, in conformità a quanto previsto dal “Protocollo per la reindustrializzazione e la Miso (messa in sicurezza operativa, ndr)” .

Approvvigionamento delle acque e messa in sicurezza della falda acquifera

In conformità agli obiettivi di conservazione e risparmio delle risorse idriche, la parte privata valuterà nel progetto integrato il riutilizzo delle acque trattate dall’impianto Taf (impianto per il trattamento delle acque reflue, ndr), facendosi carico dell’effettuazione dei trattamenti necessari ai fini del loro utilizzo nel ciclo produttivo anche eventualmente tramite la gestione integrata del Taf.

Per il volume aggiuntivo necessario di acque funzionali alle esigenze produttive, le parti pubbliche si impegnano a garantire, anche attraverso il tempestivo rilascio dei necessari provvedimenti amministrativi, un adeguato approvvigionamento, prioritariamente attraverso l’utilizzo attraverso le condotte già presenti e dedicate all’uso industriale e/o tramite la presa di acqua di mare prevista nel progetto integrato.

Interventi infrastrutturali

Per assicurare il conseguimento delle finalità, verranno effettuati in accordo con l’autorità portuale, interventi di implementazione infrastrutturale del porto di Piombino, come lavori di tombamento degli specchi d’acqua e collegamenti ferroviari, attraverso un sistema ferroviario interno ed esterno al sito, connesso alla rete ferroviaria nazionale.

L’infrastruttura ferroviaria è realizzata secondo il progetto concordato tra le autorità competenti e i soggetti concessionari da gestire in forma condivisa/consortile tra la parte privata e Jsw o tramite il ricorso ad un gestore esterno, assicurando in ogni caso l’accesso di terzi a condizioni ragionevoli; per garantire la realizzazione di un collegamento viario e ferroviario tra l’area nord e le aree portuali, anche attraverso l’ampliamento del ponte delle Terre rosse; e per garantire l’adeguatezza del sistema viario interno ed esterno al sito, anche realizzando o potenziando le strutture esistenti, così da consentire l’accesso nei punti necessari. 

Verso l’alimentazione ad idrogeno

È garantito l’impegno delle parti pubbliche alla valutazione di iniziative della parte privata volte al soddisfacimento del fabbisogno di energia elettrica del piano industriale, nell’ambito dello sviluppo delle azioni della Strategia nazionale per l’idrogeno e  l’impegno delle parti pubbliche che promuovono la realizzazione del corridoio meridionale idrogeno a definire i tracciati della dorsale principale e delle reti di collegamento ai poli industriali, in modo da considerare il piano industriale quale primario grande utilizzatore di idrogeno verde, in ragione della sua predisposizione impiantistica all’utilizzo di tale vettore energetico nella produzione di acciaio.

 

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