ORBETELLO. La riapertura parziale della spiaggia del Cannone, avvenuta tra mille polemiche, non placa la rabbia dei cittadini. Dopo mesi di segnalazioni e proteste, l’accesso all’arenile è stato garantito solo per una porzione minima, appena dieci metri di litorale, lasciando irrisolti i nodi sulla gestione e le responsabilità della chiusura.
Una richiesta con 300 firme
Il 5 giugno, il Comitato Insieme per Talamone ha promosso una richiesta formale di informazioni indirizzata alla Regione Toscana e al Comune di Orbetello, con l’obiettivo di chiarire le competenze e trovare una soluzione definitiva.
Nella lettera si legge: «La spiaggia del Cannone è da anni un bene comune a disposizione di cittadini e turisti. Non comprendiamo le ragioni che ne hanno determinato l’interdizione e chiediamo di conoscere chi ha la titolarità delle decisioni e quali azioni si intendono intraprendere per la riapertura completa».
La petizione ha raccolto circa 300 firme tra residenti e frequentatori del borgo. Copia della richiesta è stata inoltrata anche al Difensore civico regionale, che ha immediatamente sollecitato gli enti competenti a fornire risposte.
La Regione risponde, il Comune tace
Il Difensore civico ha preso in carico la segnalazione e ha chiesto chiarimenti agli enti coinvolti. La Regione Toscana ha risposto in tempi rapidi, chiarendo che: «La competenza sulla gestione e manutenzione dell’arenile in questione ricade sul Comune di Orbetello, che deve provvedere agli interventi necessari per la fruibilità pubblica. La Regione, per quanto di propria competenza, è disponibile a supportare eventuali iniziative di messa in sicurezza o recupero ambientale».
Dal Comune di Orbetello, invece, nessuna risposta. Un silenzio che, secondo il Comitato, «è la prova della mancanza di volontà politica di risolvere una questione che riguarda il diritto di tutti di accedere al mare»
«Non basta una toppa, serve una soluzione definitiva»
Gli abitanti e i frequentatori di Talamone, sostenuti dal Comitato, non vogliono accontentarsi di un’apertura parziale che definiscono una toppa.
«Non possiamo e non vogliamo accettare che solo una striscia di spiaggia sia fruibile – spiegano i promotori dell’iniziativa – È un bene comune che deve tornare ad essere accessibile a tutti, senza ambiguità né scappatoie burocratiche. Il Comune non può continuare a ignorare le nostre richieste».
Il timore è che la vicenda finisca nel dimenticatoio, con una finta riapertura che non risolve le criticità né chiarisce le responsabilità.
La battaglia continua
La questione rimane aperta. I cittadini chiedono al Comune di Orbetello di fare la propria parte, rispondendo alle istanze e avviando un percorso condiviso con Regione e autorità competenti.
Nel frattempo, il Comitato Insieme per Talamone annuncia nuove iniziative pubbliche per tenere alta l’attenzione mediatica e politica sulla vicenda.
«Non ci fermeremo finché non avremo risposte concrete e finché la spiaggia non sarà davvero restituita alla collettività», ribadiscono.



