VAL DI CORNIA. Continua la protesta dei farmacisti, martedì 15 luglio, la mobilitazione arriverà anche in Toscana. Il presidio è organizzato presso la sede di Federfarma a Firenze, al fine di sensibilizzare tutte le lavoratrici ed i lavoratori, l’opinione pubblica ed effettuare una pressione su Federfarma Toscana in modo tale da poter riprendere le trattative al tavolo nazionale, riconsiderando l’importo offerto per il nuovo contratto. Sono molti i farmacisti che aderiscono, sia in Maremma che in Val di Cornia.
Il tavolo della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro dei farmacisti impiegati nelle farmacie private, scaduto il 31 agosto scorso, si è rotto il 13 maggio a causa dell’offerta di aumento salariale non idoneo alle mansioni richieste a questo tipo di figure professionali.
L’aumento contrattuale
Il ruolo del farmacista ricopre nella società di oggi è di fondamentale importanza, oramai questa figura è diventata una sostituzione dei servizi a carico della sanità pubblica che questa non offre più, basti pensare ai cambi del medico, alle misurazioni della pressione, alle prenotazioni sanitare, ai tamponi Covid.
A fronte di tutto questo Federfarma ha proposto un incremento di 120 euro mensili spalmato su tre anni, una cifra che i sindacati, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, giudicano “totalmente inadeguata” rispetto alla loro richiesta di 360 euro.
«L’offerta risulta ovviamente scandalosa ed irrispettosa della dignità dei farmacisti – scrive Fisascat in una nota – figure essenziali nella vita quotidiana di ciascuno di noi, di fronte a questa provocazione l’unica strada percorribile era quella della mobilitazione. Il 19 maggio si è tenuto il coordinamento unitario delle delegate e dei delegati Filcams -Fisascat – Uiltucs settore Farmacie Private, con la partecipazione delle strutture Territoriali e Regionali; al termine del quale è stato deciso di attivare la mobilitazione a livello nazionale, regionale e territoriale».
Il presidio davanti la sede toscana di Federfarma

«Il 4 giugno il tentativo di conciliazione, tenutosi tra le organizzazioni sindacali e Federfarma, si è concluso con un verbale di mancato accordo a causa della indisponibilità di Federfarma a modificare in aumento la proposta già formulata dei 120,00 euro, proposta come già denunciato assolutamente irricevibile per le Organizzazioni Sindacali».
«È stato, dunque deciso di tenere un presidio presso la sede di Federfarma Toscana per il giorno 15 luglio, al fine di riprendere le trattative al tavolo nazionale con la disponibilità a rivedere in aumento l’offerta economica. Sappiamo anche che ormai in pochi si iscrivono alla facoltà di Scienze Farmaceutiche, appare evidente che questo atteggiamento di Federfarma non invoglia i nostri giovani usciti dalla maturità ad intraprendere un percorso di laurea in Farmacia».