GROSSETO. Il Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai (SNAG) di Confcommercio torna a lanciare un grido d’allarme sulla profonda crisi che sta attanagliando le edicole, con il rischio concreto di una chiusura di massa che priverebbe le città e il Paese intero di un presidio informativo e di un servizio essenziale per la cittadinanza costituzionalmente garantito. La preoccupazione è palpabile e riflette un malcontento diffuso tra gli edicolanti, stremati da un mercato in costante mutamento e da politiche editoriali che mettono a dura prova la loro sopravvivenza.
L’incremento dei prezzi
L’incremento quasi quotidiano dei prezzi dei quotidiani, spesso accompagnato da inserti e supplementi non richiesti e percepiti come un costo aggiuntivo non gradito dai consumatori, sta allontanando i lettori che preferiscono rinunciare all’acquisto piuttosto che spendere soldi per prodotti ritenuti inutili.
I clienti si allontanano senza acquistare
«Vediamo i clienti allontanarsi senza acquistare i giornali, in particolare testate storiche come Il Tirreno, La Nazione, La Gazzetta, Corriere della Sera e La Repubblica – dichiara Roberto Cicaloni, presidente di SNAG Confcommercio Grosseto – stanno perdendo acquirenti e di conseguenza lettori ogni giorno che passa. Non possiamo più andare avanti così. Il cosiddetto ‘bonus edicole‘, seppur importantissimo contributo riconosciuto dal Governo non è sufficiente a risolvere i problemi strutturali che di anno in anno si stanno consolidando. Se è vero che le rivendite dei giornali sono un presidio sociale al quale non è possibile rinunciare, pena la disgregazione totale dei centri urbani e in particolare dei borghi rurali, allora è necessario spingersi ben oltre il ‘bonus edicole’. È necessario e urgente trovare e adottare strumenti efficaci che rappresentino soluzioni strutturali e definitive. Si deve uscire dalla logica degli aiuti-spot che anche se decisi con tutte le buone intenzioni del mondo, nella realtà non fanno altro che prolungare una silenziosa agonia. Servono – torna a ripetere Cicaloni – misure strutturali. Una fiscalità di vantaggio? Potrebbe essere un’idea. Quel che è certo è che non possiamo continuare così»
«Siamo di fronte ad una vera emergenza»
«Le edicole – aggiunge Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto – non sono solo punti vendita di giornali: rappresentano un baluardo sociale e culturale, un punto di riferimento per le comunità locali, specialmente nei piccoli centri. La loro chiusura comporterebbe una perdita inestimabile in termini di accesso all’informazione pluralista e di servizio al cittadino, in particolare per le fasce della popolazione meno abituate all’uso delle tecnologie digitali. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza – prosegue il direttore – che richiede un’attenzione immediata da parte di tutti gli attori coinvolti, dagli editori alle istituzioni. Le edicole sono una parte vitale del tessuto commerciale e sociale delle nostre città. Confcommercio Grosseto è al fianco di SNAG in questa battaglia per la sopravvivenza del settore e chiede interventi concreti che vadano oltre le soluzioni tampone».



