GROSSETO. Nel cuore pulsante della Maremma, all’interno della grande fabbrica di via Senese, un tempo risuonava il ticchettio inconfondibile di decine di macchine da cucire. La Mabro, storica azienda fondata nel 1957 da Manlio Brozzi, era un luogo dove l’arte sartoriale incontrava la produzione industriale. Lì, abiti e cappotti in lana, cachemire e seta prendevano forma grazie all’esperienza di mani esperte e tecnologie tra le più moderne, per vestire uomini in Italia e all’estero.
Anni ’90. La Mabro cresce e supera i 400 dipendenti. Ma con l’avvento del nuovo millennio, si avvertono i primi scricchiolii: stagioni difficili, grandi perdite, numerosi tentativi di salvataggio che si susseguono senza successo. Nel 2010, le maestranze si mobilitano, e occupano la fabbrica per difendere la propria posizione. Ma il destino, talvolta, sa essere inesorabile. Dopo anni di incertezza, un tribunale decreta il fallimento definitivo della Mabro, lasciando nella disperazione centinaia di famiglie del grossetano. È il 28 dicembre 2016.
Nel frattempo, però, Marco Berti – imprenditore grossetano con esperienza trentennale nel settore dell’edilizia, dell’accoglienza e dell’energia green – di fronte al fallimento di un progetto imprenditoriale ed “umano” come quello della Mabro non sa darsi pace e comincia a studiare la situazione, nel tentativo di comprendere se e come la Mabro può essere salvata.
Nascerà così, di lì a poco, la Toscano Collezioni.
La rinascita sartoriale della Maremma
Nel momento in cui la storia della Mabro sembra destinata a concludersi per sempre, Marco Berti — imprenditore visionario, ma prima ancora uomo profondamente sensibile all’arte, alla cultura, alla bellezza — intuisce che dietro all’azienda in crisi si cela un patrimonio umano e artigianale inestimabile. Quando decide di salvarlo, il suo è un gesto quasi istintivo, mosso da un senso di responsabilità verso il territorio e le sue maestranze. «Ho sentito che potevo, e dunque dovevo fare qualcosa per impedire che una simile ricchezza andasse perduta. Ero certo che quelle persone, quelle mani, avessero ancora tanto da dare», racconta Marco Berti.
Così nasce Toscano Collezioni, con spirito pionieristico e la consapevolezza di gettarsi in un’impresa nuova, complessa ma entusiasmante: salvare il “capitale umano” della Mabro e restituire un futuro alla tradizione sartoriale grossetana. I primi passi vengono mossi con coraggio e semplicità, in un piccolo fondo in via Senegal, tra il 2018 e il 2019. Lì, in uno spazio raccolto ma pieno di entusiasmo, tornano a risuonare le macchine da cucire, e le voci di chi sa manovrarle alla perfezione.
Ma è nel 2020 che la visione di Marco Berti prende piena forma con il trasferimento nell’attuale sede di via Genova, ricavata da una porzione dell’ex Eurovinil: uno spazio ampio, luminoso, pensato non solo per produrre, ma per ispirare.
Un ambiente polivalente, dove ogni dettaglio dello show-room, degli uffici e dello straordinario laboratorio sartoriale riflette l’idea di bellezza che guida l’intero progetto. Non solo negli abiti, ma anche nelle relazioni e nell’ambiente di lavoro. «Volevamo creare un luogo bello, pulito, dove chi lavora si sentisse orgoglioso di far parte di qualcosa di importante», spiega Berti.

Toscano perché
D’altronde, il nome stesso del marchio – Toscano – racchiude tutta la filosofia dell’azienda e rappresenta una scelta tanto logica quanto affettiva. Una dichiarazione d’identità e d’intenti. Toscano è la Maremma, è la Toscana più autentica. È l’essenza di un progetto che affonda le sue radici in un territorio ricco di storia e di bellezza, e che guarda al futuro con l’ambizione di portare nel mondo i valori del buon gusto, del lavoro fatto con cura, dell’eleganza senza tempo. Ed è anche un segnale chiaro: la volontà di appartenere a un luogo, di renderlo vivo, produttivo.
È in quest’ottica che si inserisce anche la scelta dell’attuale sede di Toscano Collezioni, in via Genova. Un luogo simbolo della Grosseto industriale, oggi trasformato in uno spazio moderno e funzionale grazie a un intervento sapiente, che contribuisce a riqualificare la zona con il suo pregio architettonico. Ma non solo: nel caso di Toscano, recupero significa anche sostenibilità. Forte della propria esperienza nel settore dell’energia green, Marco Berti ha infatti voluto che il quartier generale di Toscano fosse dotato di un impianto fotovoltaico in grado di garantire l’autosufficienza energetica dell’azienda. «Per coltivare la bellezza, bisogna partire dall’ambiente in cui viviamo», afferma Berti. «Creare oggetti di valore in un luogo che produce energia pulita per sé stesso è, dal mio punto di vista, un sintomo importantissimo di coerenza».
La qualità secondo Toscano
Immediatamente, nei primi anni di attività, Marco Berti e il team di Toscano si pongono di fronte ad un’importante domanda. Che valore hanno davvero gli abiti che indossiamo? E, soprattutto, che valore vogliamo attribuire a ciò che produciamo? «Non volevamo realizzare abiti che fossero solo belli», spiega Berti. «Sentivamo il bisogno di dare al nostro lavoro un senso più profondo. Un abito, per noi, deve raccontare qualcosa: un sapere, una storia, una scelta».
Da questo approccio nasce un percorso rigoroso, fatto di studio e ricerca, in cui modellistica e tessuti vengono analizzati con la stessa cura di un laboratorio artistico. A seguire ogni passaggio creativo, con sensibilità e passione, è Gessica – moglie di Marco Berti e direttrice creativa di Toscano Collezioni. Una figura chiave, che ha saputo dare forma concreta a una visione condivisa e che, stagione dopo stagione, continua a tradurre i valori dell’azienda in capi che uniscono eleganza, funzionalità e stile senza tempo.
Tutto ha inizio dalla scelta dei materiali, certificati, sostenibili ed ecocompatibili oltre che rigorosamente Made in Italy. Gli abiti Toscano sono confezionati con tessuti d’eccellenza, gli stessi utilizzati dalle grandi maison italiane, selezionati tra le più prestigiose manifatture del biellese e realizzati utilizzando filati naturali come cotone, lana, seta, cammello, mohair e alpaca.
Anche gli accessori che li completano sono scelti con la stessa, meticolosa attenzione. Vengono impiegati esclusivamente fodere in cupro, cotone o viscosa e bottoni in corno, corozo, madreperla, provenienti tutti da fonti naturali e sostenibili.
Nulla è lasciato al caso, nemmeno il futuro del prodotto: ogni capo è pensato per durare nel tempo, per essere usato, amato e magari tramandato.
Nell’equilibrio tra manualità e innovazione, tra produzione industriale e artigianale, l’identità di Toscano prende forma e abiti pregiatissimi vengono confezionati secondo i metodi tradizionali della sartoria. Nel laboratorio di via Genova, la precisione dei macchinari di ultima generazione si sposa con il tocco degli operatori esperti, in un dialogo continuo tra uomo e tecnologia. «Ci piace pensare che ogni nostro abito sia un pezzo unico, anche se non porta un’etichetta d’arte», aggiunge Berti. «Perché dietro a ciascuno di essi esiste una cultura del lavoro, del tempo e della bellezza che oggi rischia di scomparire. Noi, invece, ci impegniamo a tenerla viva, un abito alla volta».

La Maremma nelle collezioni Toscano
Ogni collezione firmata Toscano nasce come atto d’amore per il territorio. Il processo creativo si apre con uno sguardo sulla Maremma, il luogo che accoglie l’azienda e la ispira. È da questa terra e dai suoi paesaggi che vengono tratti i colori, le atmosfere, le suggestioni. La palette cromatica si costruisce così, osservando il reale: il verde opaco di una pineta in controluce, l’azzurro del cielo e del mare d’estate, i marroni delle terre cotte dal sole…
Ma non è una Maremma rurale quella che Toscano cuce addosso ai suoi clienti. È una Maremma inedita, sofisticata, raffinata. Una Maremma che oltre la superficie restituisce la visione contemporanea di un’eleganza sobria, sussurrata. «C’è una Maremma che non si racconta, e che invece esiste», sottolinea Berti. «È una Maremma fatta di equilibrio, misura, buon gusto. Ed è quella che vogliamo celebrare, perché ci rappresenta fino in fondo».

L’esperienza sartoriale di un abito su misura
Acquistare un abito Toscano non è un mero gesto di consumo: è un’esperienza sartoriale unica, costruita intorno alla persona. Il servizio offerto da Toscano è esclusivo, ed è pensato per rispondere con attenzione e cura alle esigenze di ogni cliente. Per questo, è sempre preferibile prenotare un appuntamento. «Il nostro obiettivo – spiega Marco Berti – è far sentire ogni cliente protagonista, accompagnandolo in un processo che non ha nulla di standard. Ognuno dei nostri abiti deve parlare di chi lo indossa».
E infatti, gli abiti Toscano sono davvero su misura. Dopo aver scelto il proprio modello – giacca, pantalone, gilet, camicia, cravatta o qualsiasi altro complemento – il cliente può personalizzarlo in ogni aspetto, dal tessuto alla fodera, dai bottoni agli accessori. Nulla è lasciato al caso, tutto è pensato per aderire con precisione all’identità di chi acquista. Non solo: Toscano accompagna l’uomo in ogni momento, proponendo collezioni che spaziano dalla cerimonia all’abbigliamento professionale, fino a soluzioni più casual per il tempo libero. Eleganza e comfort convivono in ogni linea, per sostenere e valorizzare ogni attimo della quotidianità.
E l’impegno di Toscano non si esaurisce certo con l’acquisto. L’azienda segue i propri clienti anche dopo la consegna dell’abito, offrendo un servizio di post-vendita che assomiglia a una garanzia. Se il capo subisce un danno, ad esempio, Toscano interviene per ripristinarlo e restituirgli nuova vita. Un modo concreto per rimanere fedeli alla propria filosofia: realizzare abiti pensati per durare nel tempo, non solo nella qualità, ma anche nel legame con chi li indossa.
Con la stessa filosofia è stata predisposta in azienda un’area outlet. Una piccola selezione di capi con le stesse caratteristiche di qualità e di pregio, ma a prezzi vantaggiosi, che aspettano di trovare la persona giusta da vestire. «È un modo per evitare lo spreco, e al contempo per valorizzare ogni abito, e rispettare il lavoro che c’è dietro di esso», spiega Marco Berti.

Non solo uomo: la donna Toscano
Anche l’universo femminile ha trovato spazio nel mondo Toscano. La collezione donna nasce in modo spontaneo, quasi naturale, dalla curiosità e dal desiderio delle clienti che nel tempo hanno accompagnato i propri compagni nella scelta di un abito su misura. Colpite dalla qualità dei tessuti, dalla cura dei dettagli, dall’eleganza delle linee, quelle clienti hanno iniziato a desiderare qualcosa di analogo anche per sé.
Così, mettendosi in ascolto, Toscano ha dato vita a una collezione composta da pochi capi essenziali, ma fortemente identificativi, che reinterpretano in chiave femminile alcuni elementi tipici del guardaroba maschile. Abiti, pantaloni e giacche strutturate vengono così disegnati per vestire le forme della donna con eleganza. Come per l’uomo, anche ogni capo femminile è pensato per essere interamente personalizzabile. Dal taglio ai materiali, dai dettagli sartoriali agli accessori, tutto è modulato per raccontare l’identità e il gusto di chi lo indossa.
Oltre gli abiti, l’impresa si fa comunità
Ma l’impegno di Toscano non si esaurisce in laboratorio. L’azienda ha scelto, sin dalla sua nascita, di essere un presidio vivo e aperto al territorio ed ai bisogni della cittadinanza.
Nella sede di via Genova – accanto ai reparti produttivi e agli uffici – uno spazio nato come showroom si è evoluto nel tempo in una sala polifunzionale, destinata ad ospitare incontri, conferenze, mostre, presentazioni di libri, convegni. Veri e propri momenti di scambio dedicati a tematiche diverse ma sempre unite da una idea comune di bellezza, responsabilità sociale, condivisione.
Ed ecco che l’impegno assoluto e la sensibilità di Toscano verso i temi ambientali e sociali si riflette anche in iniziative simboliche ma profondamente concrete. Così, gli scarti di tessuto possono acquistare nuova vita, diventando ora palle di Natale, ora calze della befana, ora coloratissime coperte, create allo scopo di sostenere i numerosi progetti e le varie iniziative promosse dalle associazioni di volontariato operanti sul territorio.
«Crediamo che un’impresa non debba essere soltanto un luogo di produzione, ma anche un motore di relazioni, cultura e solidarietà», spiega Berti. A partire da questi presupposti, si capisce bene che Toscano non è solo un marchio. È un’idea di eleganza che si fa progetto collettivo. Uno spazio che accoglie, ascolta, restituisce, dove ogni capo prende forma non solo per vestire, ma per restare. Restare nel tempo, nella memoria di chi lo indossa, nel valore che costruisce. E quando una giacca, una camicia, un gesto artigiano riescono a generare bellezza anche oltre il tessuto, allora sì, vuol dire che l’obiettivo è stato raggiunto.

Via Genova, 5, 58100 Grosseto GR





