Sfalci in campagna: «Fino al 30 giugno abbruciamenti consentiti» | MaremmaOggi Skip to content

Sfalci in campagna: «Fino al 30 giugno abbruciamenti consentiti»

Via al periodo di potature degli olivi, un pensionato protesta: «Indicazioni poco chiare, Sei e il Comune si mettano d’accordo». Risponde la sindaca: ecco le regole da seguire
Le potature degli olivi
Un’oliveta

SCARLINO. Tempo di potature nelle campagne, soprattutto per l’olivo che dalle nostre parti non solo viene utilizzato per la produzione dell’olio, ma anche come albero decorativo in molti giardini.

La protesta di un pensionato

Le potature, rigorosamente da fare prima della Pasqua, saranno utili per ornare chiese e tavole imbandite, farne rametti da benedire, mentre nelle campagne la notte tra venerdì e il sabato è uso bruciarli richiamando la tradizione del “fuoco santo”.

Un cittadino ci segnala che da qualche anno nel comune di Scarlino sembra che non sia più così facile gestire le potature, almeno per quanto riguarda i proprietari di piccoli appezzamenti di terra.

«Sia due anni fa che l’anno scorso ho chiamato Sei Toscana per il ritiro degli sfalci – scrive il pensionato – ma la risposta è stata che non sarebbero potuti intervenire perché il servizio era riservato solo ai coltivatori diretti. Dissi loro che avrei bruciato gli sfalci. Ma mi risposero che non avrei potuto farlo nemmeno sul mio terreno».

Quest’anno il pensionato ha di nuovo fatto la richiesta a Sei. «Mi hanno dato il numero della pratica, mi hanno dato l’appuntamento – dice – sono venuti e hanno portato via la prima potatura – spiega – Quando mi si è riformato un po’ di scarto col finire delle potature ho rifatto tutto l’iter ma questa volta non hanno portato via niente. Personalmente credo che servirebbe un po’ di chiarezza tra amministrazione e Sei Toscana perché in questo modo per il cittadino diventa abbastanza complicato fare la cosa giusta».

La sindaca Travison: «Fino al 30 giugno abbruciamenti consentiti»

Una questione, quella del recupero degli sfalci, che riguarda tantissime persone. «La normativa prevede che, dal 1° settembre al 30 giugno, sia possibile bruciare potature, sfalci e residui di tagli boschivi purché nel rispetto di alcune precise misure di sicurezza – spiega la sindaca Francesca Travison – il divieto assoluto vige dal 1° luglio al 31 agosto, periodo in cui il rischio incendi è massimo, salvo eventuali proroghe stabilite dalla Regione».

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