GROSSETO. La giovane grossetana Ilenia Garofalo ha conseguito la laurea magistrale in Arti visive e moda all’IUAV di Venezia, curriculum Moda, ottenendo il massimo dei voti: 110 e lode, lo stesso prestigioso risultato che aveva raggiunto nella laurea triennale in Designer della Moda alla facoltà di Architettura di Firenze.
A Venezia ha discusso una tesi dal titolo Il mio segno diventa abito, con relatrice la professoressa Alessandra Vaccari e correlatori Gabriella Cartesio, Dimitar Dradi e Martina Alia Mascia.
Dal trauma alla rinascita: la moda come cura
Il percorso di Ilenia non è solo accademico, ma profondamente umano. Tutto nasce da un grave incidente nel febbraio 2019, che ha rotto equilibri e certezze, costringendola a ricominciare da zero: studiare, comunicare, disegnare, creare.
Da quel vuoto è nato un nuovo inizio: la progettazione è diventata terapia, prima sfida, poi chiave per riaccendere mente, creatività e vita. «Quando il corpo e il linguaggio si sgretolano – racconta – serve trovare nuove strade per ritrovarsi. Il design è stato la mia rinascita».
I primi segni, “scarabocchi” fragili e istintivi, si sono trasformati in abiti, collezioni, pezzi narrativi capaci di attraversare ferite e restituirle come valore visivo e simbolico. Moda come cura, come racconto, come guarigione.
Il gioiello come linguaggio: il segno diventa metallo
Nel suo percorso creativo, Garofalo ha affiancato alla moda un’altra forma di espressione: il gioiello. Un cammino cresciuto grazie alla collaborazione con la maestra orafa e designer Gabriella Anna Maria Cartella, del laboratorio orafo Cartesio di Grosseto.

Qui gli scarabocchi sono diventati forma incisa, argento modellato, memoria trasformata in metallo prezioso. Ogni gioiello un’opera unica, testimonianza di rinascita.
«Gli abiti raccontano le cicatrici, i gioielli le trasformano in luce – spiega –. Il trauma diventa materia, la fragilità si fa bellezza».
Una visione che unisce creatività e disciplina
Guidata dall’ispirazione di Bruno Munari e Nato Frascà, Ilenia ha costruito un linguaggio personale che combina progettazione, simbolo, estetica e narrazione. Moda come identità, come racconto collettivo e personale. Creatività come ponte tra ciò che è stato e ciò che può diventare.
«La moda non è solo tendenza – conclude – è cura, è vita nuova. Da cosa nasce cosa, e così dal trauma è nata la mia ricerca, e dalla ricerca una nuova me».
A Ilenia Garofalo le congratulazioni per questo importante risultato, con l’augurio che il suo talento continui a crescere, brillare e aprire nuovi orizzonti creativi.





