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Gara dei traghetti salva: il Tar dà ragione alla Regione Toscana

Il Tar Toscana respinge il ricorso di Blu Navy: la gara regionale per il servizio di continuità territoriale con le isole toscane è legittima. Confermata la gestione unitaria in un lotto unico e la clausola sociale per i lavoratori
Un traghetto Toremar
Un traghetto della Toremar in navigazione

PIOMBINO. La gara per i collegamenti marittimi dell’Arcipelago toscano è salva. Il Tar Toscana ha respinto il ricorso presentato da Blu Navy di Navigazione, confermando la legittimità della scelta della Regione Toscana di bandire una gara unica per l’affidamento del servizio di continuità territoriale con le isole.

Una sentenza importante (n. 1829/2025) che chiude una lunga fase di incertezza e che garantisce la prosecuzione del servizio pubblico di trasporto marittimo tra il continente e le isole dell’Elba, Giglio, Capraia, Giannutri e Gorgona.


La vicenda: il ricorso di Blu Navy

Tutto nasce dal ricorso della società Blu Navy, che contestava la decisione della Regione di inserire anche la rotta Piombino–Portoferraio — dove operano anche compagnie private in concorrenza — all’interno del bando pubblico.

Secondo la compagnia, l’inclusione di quella tratta in un lotto unico avrebbe favorito l’attuale gestore, Toremar, riducendo la concorrenza e rendendo di fatto impossibile la partecipazione di altri operatori.

Il Tar, però, ha respinto nel merito tutte le censure, ritenendo che la scelta della Regione fosse motivata, proporzionata e conforme al diritto europeo.


La decisione del Tar: legittimo il lotto unico

Nella sentenza, il Tribunale ha riconosciuto la complessità del servizio pubblico marittimo e ha sottolineato che la Regione ha agito correttamente nel preferire una gestione unitaria delle linee.

Il raggruppamento delle tratte – spiegano i giudici – non è contrario al diritto dell’Unione europea, purché non introduca discriminazioni o distorsioni di mercato.

E nel caso toscano, il collegamento Piombino–Portoferraio potrà comunque continuare a essere servito anche da operatori privati, senza esclusiva per il futuro concessionario.

Una soluzione che consente, secondo la Regione, di assicurare stabilità ai collegamenti minori (come Giglio e Capraia) e allo stesso tempo mantenere aperto il mercato sulla tratta principale con l’Elba.


La soddisfazione dell’ex assessore Baccelli

L’ex assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli, che aveva seguito l’intera procedura, ha espresso soddisfazione per l’esito del giudizio: «Una gran bella notizia per il servizio pubblico della continuità territoriale dell’Arcipelago toscano. La gara è salva ed è in sicurezza. Non è stato facile coniugare la scelta di un lotto unico con le complesse norme europee, ma ci siamo riusciti e bene».

Baccelli ha ringraziato le professionalità della Regione e le organizzazioni sindacali per la collaborazione, oltre all’avvocata Lucia Bora, che ha seguito la causa anche dopo il pensionamento.


Cosa succede ora

Con la sentenza del Tar, la Regione può procedere con la gara per l’affidamento in concessione del servizio di trasporto pubblico marittimo in continuità territoriale.

Il contratto avrà una durata di dodici anni e comprenderà tutte le tratte, da Livorno a Capraia e Gorgona, da Piombino all’Elba e Pianosa, fino a Porto Santo Stefano – Giglio – Giannutri.

La sentenza conferma anche la clausola sociale a tutela dei lavoratori marittimi, garantendo il riassorbimento del personale del gestore uscente da parte del nuovo concessionario.

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